Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Marzia Ciunfrini

Azione revocatoria di un bonifico di conto corrente eseguito dal debitore sul conto corrente di un proprio familiare

Marzia Ciunfrini - 16 Ottobre 2022

Agenzia delle Entrate Riscossione (AdER) Ader può ottenere la revoca giudiziale di un bonifico fatto ad un familiare o danneggiarlo in qualche modo anche se quando é stato fatto non c'era nessuna procedura esecutiva in corso? O non si era ancora ricevuta l'intimazione a pagare entro 5 giorni? Chiariamo innanzitutto un aspetto: l'azione revocatoria ex articolo 2901 del codice civile può essere esercitata dal creditore solo in riferimento ad atti pubblici del debitore inadempiente che abbiano per oggetto beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri: in particolare, poi, l'articolo 2929 bis consente al creditore di espropriare direttamente (senza chiederne la revoca al giudice) i beni del debitore che siano stati trasferiti a terzi con un atto di donazione (atto compiuto a titolo gratuito). La donazione deve essere effettuata per atto notarile pubblico, come prescrive l'articolo 782 del codice civile. Il successivo articolo 783 stabilisce che la donazione di modico [ ... leggi tutto » ]

Terreno industriale detenuto in comunione e problematiche connesse all'abuso effettuato da uno dei comunisti

Marzia Ciunfrini - 15 Ottobre 2022

Due fratelli sono proprietari al 50% di un terreno industriale: su questo terreno uno dei due fratelli vi svolgeva un'attività industriale e nell'ambito di questa attività detto fratello aveva costruito un vano abusivo. Il Comune ha intimato ad entrambe i fratelli la demolizione di detto vano o fare il condono edilizio che è possibile. Ora il fratello che ha eseguito l'abuso edilizio è deceduto. Il fratello superstite non intende accettare il 50% di eredita del fratello defunto. La pratica di demolizione o di condono si ritiene sospesa fino a quando il 50% del defunto verrà assegnato ad altri eredi oppure tale pratica di demolizione/condono procede ugualmente contro il fratello superstite? Se il Comune per l'abuso di cui si è reso colpevole uno dei due fratelli ha intimato ad entrambi la demolizione o la sanatoria, si presume che si tratti di un terreno industriale detenuto dai due fratelli in comunione. In [ ... leggi tutto » ]

Convivenza di fatto (non anagrafica) e diritto di abitazione della convivente superstite

Marzia Ciunfrini - 24 Febbraio 2020

Il mio compagno, proprietario dell'appartamento in cui abbiamo convissuto negli ultimi dieci anni, è deceduto il mese scorso: io convivevo di fatto con lui, anche se ho residenza anagrafica in altro comune. I figli, eredi, pretendono che io lasci immediatamente libero l'appartamento. Posso oppormi a tale richiesta? La Suprema Corte di cassazione, con la sentenza 10377/2017, ha chiarito che la convivenza more uxorio, quale formazione sociale che dà vita ad un autentico consorzio familiare, determina, sulla casa di abitazione ove si svolge e si attua il programma di vita in comune, un potere di fatto basato su di un interesse proprio del convivente ben diverso da quello derivante da ragioni di mera ospitalità. tale da assumere i connotati tipici di una detenzione qualificata. h3 "class="evidenzia">Con riferimento al diritto di abitazione, in particolare, per il convivente di fatto superstite occorre far riferimento al comma 42 della legge 76/2016 secondo cui in [ ... leggi tutto » ]

Il patto di quota lite fra avvocato e cliente è legittimo e può essere sottoposto al vaglio di equità del giudice

Marzia Ciunfrini - 28 Novembre 2019

Il patto di quota lite fra avvocato e cliente è legittimo ed è stato qualificato dalla giurisprudenza come contratto aleatorio, posto che il compenso varia in funzione dei benefici ottenuti in conseguenza all'esito favorevole della lite, sebbene secondo il Consiglio Nazionale Forense (CNF), l'accordo volto a spartirsi il ricavato al termine dell'incarico, quando l'ammontare di ciò che percepirà il cliente è ben chiaro e determinato, sarebbe illecito. Il decreto legge 223/2006, infatti, ha disposto l'abolizione del divieto previsto dal codice civile, ammettendo le pattuizioni di quota lite fra avvocato e cliente, ovvero di compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti, purché redatte in forma scritta, . Inoltre, le Sezioni Unite della Corte di cassazione, con sentenza 25012/2014, resa in relazione ad una sanzione disciplinare comminata ad un avvocato, che aveva concluso con il proprio cliente un accordo, in virtù del quale il compenso del professionista era stato determinato in una [ ... leggi tutto » ]

Quando può essere revocata l'assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario del figlio divenuto maggiorenne, sebbene non economicamente autosufficiente

Marzia Ciunfrini - 21 Agosto 2019

Se l'unico figlio ormai maggiorenne, sebbene non autosufficiente economicamente, si iscrive ad una sede universitaria al di fuori della città dove si trova la casa familiare (di proprietà del coniuge obbligato, ma assegnata all'ex coniuge affidatario della prole) ivi facendo rientro solo raramente, quando gli impegni universitari - caratterizzati dalla frequenza obbligatoria e da periodi di tirocinio - glielo consentono, è possibile ottenere la revoca dell'assegnazione? Nella fattispecie, il figlio aveva consapevolmente reciso il legame con la casa familiare, intesa quale ambiente domestico necessario a garantire nella quotidianità quei riferimenti affettivi utili e di sostegno ad una crescita serena, costituendo in tal modo un autonomo habitat domestico distinto da quello originario, ormai disgregato (il ragazzo, peraltro, si era trasferita a casa della fidanzata). Alla domanda hanno risposto i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 16134/2019: la nozione di convivenza rilevante agli effetti dell'assegnazione della casa familiare richiede la stabile [ ... leggi tutto » ]