sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Assicurazione rc auto e sinistro stradale – ammissibile l’indennizzo diretto anche se nella collisione sono stati coinvolti più di due veicoli

22 Febbraio 2017 - Eleonora Figliolia


Com'è noto, la speciale procedura dell'indennizzo diretto semplifica gli adempimenti ai fini della liquidazione del risarcimento in caso di sinistri stradali in cui si siano verificati esclusivamente danni a cose e/o danni lievi alle persone, prevedendo che i danneggiati possano rivolgersi alla propria compagnia di assicurazione, la quale gestisce la pratica per conto della compagnia del soggetto responsabile, per poi regolare i rapporti con quest’ultima attraverso una stanza di compensazione. Il meccanismo di rappresentanza e di compensazione tra le due compagnie di assicurazione interessate risulta articolato in modo tale da poter operare non solo in caso di sinistro con unico responsabile, ma anche laddove sussista la corresponsabilità del danneggiato istante, indipendentemente dall'esistenza di altri danneggiati, mentre resta escluso nel caso in cui, essendovi ulteriori soggetti responsabili, si avrebbe il coinvolgimento di una ulteriore compagnia di assicurazione. Dunque, la procedura di indennizzo diretto, prevista dal codice delle assicurazioni private, è ammissibile [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale causato da veicolo non identificato – la denuncia all’auorità non è prerequisito per ottenere il risarcimento da parte dell’impresa designata per conto del fondo di garanzia vittime della strada (fgvs)

28 Gennaio 2017 - Giuseppe Pennuto


Nel caso di sinistro stradale causato da veicolo non identificato, l'omessa denuncia dell'accaduto all'autorità di polizia od inquirente non è sufficiente, in sé, a rigettare la domanda di risarcimento proposta, nei confronti dell'impresa designata dal Fondo di Garanzia per le vittime della strada. Allo stesso modo, la presentazione di denuncia o querela contro ignoti non vale, in sé stessa, a dimostrare che il sinistro sia senz'altro accaduto. Entrambe le suddette circostanze possono, al più, costituire meri indizi dell'effettivo avveramento del sinistro. Dunque, la vittima di un sinistro stradale causato da un veicolo non identificato non ha alcun obbligo, per ottenere il risarcimento da parte dell'impresa designata per conto del Fondo di garanzia vittime della strada, di presentare una denuncia od una querela contro ignoti, la cui sussistenza o meno non è che un mero indizio e che l'accertamento non deve concernere il profilo della diligenza della vittima nel consentire l'individuazione [ ... leggi tutto » ]


L’assicurazione deve risarcire i danni per i sinistri verificatisi nei 15 giorni successivi alla scadenza del premio anche se l’assicurato non paga la rata o non rinnova la polizza

2 Gennaio 2017 - Eleonora Figliolia


Il mancato pagamento, da parte dell'assicurato, di un premio successivo al primo determina (ai sensi dell'art 1901, secondo comma, codice civile) la sospensione della garanzia assicurativa non immediatamente, ma dopo il decorso del cosiddetto periodo di tolleranza o di rispetto e, cioè, di quindici giorni dalla scadenza del premio medesimo. Questo principio opera indipendentemente dal verificarsi del pagamento del premio dovuto entro l'indicato periodo, ed anche in caso di protrarsi dell'inadempienza dell'assicurato e di eventuale successiva risoluzione di diritto del contratto, nel senso che l'effetto retroattivo di tale risoluzione si produrrà non dalla scadenza del premio, ma dallo spirare del periodo di tolleranza. Questo il principio di diritto ribadito dalla Suprema Corte nella sentenza 26104/2016. [ ... leggi tutto » ]


Evizione – cosa succede quando il bene pignorato è oggetto di vendita giudiziale ma non appartiene al debitore

19 Novembre 2016 - Piero Ciottoli


Come è noto, se un terzo fa valere il suo diritto di proprietà sulla cosa venduta e la sottrae a colui che l'ha comprata, si parla di evizione: in particolare, l'acquirente della cosa espropriata, se ne subisce l'evizione, può riottenere l'importo non ancora distribuito, mentre, se la distribuzione è già avvenuta può ottenere da ciascun creditore la parte che ha riscossa e dal debitore l'eventuale residuo, salva la responsabilità del creditore procedente per i danni e per le spese. Nell'ipotesi di evizione totale, il venditore deve normalmente risarcire al compratore il danno, costituito dalla restituzione del prezzo, dal rimborso delle spese della vendita e dai frutti, che l'acquirente abbia dovuto corrispondere a colui dal quale sia stato evitto, oltre gli accessori e le spese giudiziali; Tuttavia, qualora si accerti che il creditore procedente abbia agito con dolo o con colpa, questi è obbligato al risarcimento integrale del danno, comprensivo anche [ ... leggi tutto » ]


Risoluzione del preliminare di compravendita per inadempimento del promissario acquirente – il promittente venditore ha diritto al risarcimento del danno per il mancato pagamento del prezzo e per l’eventuale illegittima occupazione dell’immobile

12 Novembre 2016 - Piero Ciottoli


La somma di denaro che, all'atto della conclusione di un contratto preliminare di compravendita, l'acquirente consegna al venditore a titolo di caparra confirmatoria, assolve la funzione, in caso di successiva risoluzione del contratto per inadempimento, di preventiva liquidazione del danno per il mancato pagamento del prezzo, mentre il danno da illegittima occupazione dell'immobile, frattanto consegnato all'acquirente, discendendo da un distinto fatto illecito, costituito dal mancato rilascio del bene dopo il recesso dal contratto del venditore, legittima quest’ultimo a richiedere un autonomo risarcimento. Ne consegue che il venditore ha diritto non solo a recedere dal contratto ed ad incamerare la caparra, ma anche ad ottenere dall'acquirente inadempiente 11 pagamento dell'indennità di occupazione dalla data di immissione dello stesso nella detenzione del bene sino al momento della restituzione, attesa l'efficacia retroattiva del recesso tra le parti. L'acquirente di un immobile, che, immesso nel possesso all'atto della firma del preliminare, si renda inadempiente [ ... leggi tutto » ]