Recupero crediti vuole cambializzare il debito e minaccia di pignorare lo stipendio a mio marito non debitore – Mi conviene accettare?


Se i coniugi hanno adottato il regime di comunione legale dei beni, il debito del coniuge debitore può essere richiesto al coniuge non debitore.





Ho un debito con la banca ma purtroppo io ho perso il lavoro e sta lavorando solo mio marito che ha già una cessione del quinto in busta paga e un affitto da pagare. Non ho proprietà. Da giorni mi contatta un recupero crediti: vuole fare le cambiali.

Oggi ancora mi hanno contattato ancora. Vogliono che firmi le cambiali a tutti i costi entro il 22 ma io non voglio firmare e mi hanno detto che ci citeranno in tribunale.

Poi mi ha aggiunto che se non pago, faranno il prelievo sullo stipendio di mio marito.

Se i coniugi hanno adottato il regime di comunione legale dei beni, il debito del coniuge debitore può essere richiesto al coniuge non debitore.

Se i coniugi hanno adottato il regime di separazione legale dei beni, il debito del coniuge debitore può essere richiesto al coniuge non debitore se il creditore dimostra che il prestito è servito a soddisfare esigenze familiari. Ma l’azione esecutiva finalizzata ad escutere il coniuge non debitore non è affatto semplice.

Comunque, non bisogna firmare cambiali se non si ha la certezza di poterle onorare: in caso di mancato pagamento il creditore potrebbe pignorare lo stipendio di suo marito senza chiedere un decreto ingiuntivo al giudice, ma solo sulla base delle cambiali protestate. Insomma, firmando le cambiali e non pagandole non si guadagna tempo come potrebbe sembrare, ma, al contrario, si rende più rapida e agevole l’azione esecutiva promossa dal creditore.

Infine, non è detto che la società di recupero crediti proceda giudizialmente. Spesso si tratta solo di minacce: perché bisogna anticipare le spese legali e di solito le società di recupero crediti cessionarie (quelle che hanno acquistato il credito dalla banca – non incaricate solamente di gestirlo) non sono sempre disposte ad instaurare un contenzioso in tribunale.

Concludendo, nel caso esposto, giocano un ruolo fondamentale la propensione al rischio del debitore, il regime legale di separazione o comunione dei beni, il sapere se la società di recupero crediti è cessionaria o solo affidataria.

16 Novembre 2017 · Ludmilla Karadzic


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