risarcimento danni


Assicurazione rca e terzo danneggiato – il risarcimento è dovuto anche se il premio non è stato pagato ma il termine di tolleranza non è scaduto

16 Gennaio 2015 - Eleonora Figliolia


In tema di assicurazione per danni da circolazione di veicoli, il terzo danneggiato non è tenuto ad effettuare accertamenti se sia stato pagato il premio assicurativo o rilasciati solo il certificato ed il contrassegno, potendo fare ragionevole affidamento sull'apparenza della situazione, giacché quello che rileva per esercitare l'azione diretta nei confronti dell'assicuratore è l'autenticità del contrassegno e non la validità del rapporto assicurativo. Il contrassegno ed il certificato di assicurazione, infatti, operano nell'interesse ed a tutela del danneggiato in quanto assolvono alla funzione di comunicare ai terzi (segnatamente i terzi danneggiati e gli organi accertatori del traffico) la copertura assicurativa del veicolo, determinando in essi ragionevole affidamento sulla detta "comunicazione"; per l'effetto, il danneggiato che inoltri la sua richiesta di risarcimento danni all'assicuratore e che proponga contro il medesimo azione diretta, resta esonerato dall'onere di accertare se il contratto sia ancora vigente o sia stato sciolto. Pertanto, in presenza di [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale e risarcimento danni » non si può sommare indennizzo dell’inail a quello dell’assicurazione rc auto del danneggiante

10 Dicembre 2014 - Eleonora Figliolia


In tema di sinistro stradale e risarcimento danni, non si può sommare l'indennizzo corrisposto dall'Inail a quello convenuto dalla compagnia assicurativa con la polizza rc auto. Qualora l'Inail, a seguito di sinistro stradale, abbia provveduto a liquidare al danneggiato una rendita capitalizzata, le somme corrisposte dall'ente previdenziale devono essere detratte in base al principio indennitario dall'importo del risarcimento dovuto allo stesso titolo al danneggiato da parte del responsabile. Questo, riassunto brevemente, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 25733/14. Da quanto si evince dalla suddetta pronuncia, qualora l'Inail, a seguito di sinistro stradale, abbia provveduto a liquidare al danneggiato un indennizzo, le somme corrisposte devono essere detratte dall'importo del risarcimento danni, dovuto al danneggiato, da parte dell'assicurazione del responsabile. Ciò poiché, a parere degli Ermellini, il valore capitale della rendita dell'Inail corrisponde a valore patrimoniale già risarcito, non ulteriormente computabile, onde evitare duplicazione di risarcimento sia in favore del [ ... leggi tutto » ]


Nessun risarcimento danni patrimoniale alla casalinga

10 Dicembre 2014 - Piero Ciottoli


Il danno da riduzione della capacità di lavoro sofferto da una casalinga che provveda da sé al lavoro domestico, costituisce una ipotesi di danno patrimoniale. La casalinga ha, pertanto, l'onere di dimostrare che gli esiti permanenti residuati alla lesione della salute impediscono o rendono più oneroso (ovvero impediranno o renderanno più oneroso in futuro) lo svolgimento del lavoro domestico; in mancanza di tale dimostrazione nulla può essere liquidato a titolo di risarcimento di tale tipologia di danno patrimoniale. Oppure, la casalinga deve provare la perdita di occasioni lavorative per effetto della menomazione subita, e, quindi, il danno "per mancato guadagno in ragione della ridotta capacità lavorativa". Questo l'orientamento dei giudici della Corte di cassazione che si evince dalla lettura della sentenza 25726/14. [ ... leggi tutto » ]


Assicurazione contro i danni – la prescrizione del diritto al risarcimento decorre dalla conclusione delle operazioni peritali

10 Dicembre 2014 - Eleonora Figliolia


In tema di assicurazione contro i danni, salvo che l'assicuratore abbia contestato l'operatività della garanzia, la prescrizione del diritto dell'assicurato all'indennità decorre dalla data in cui il diritto stesso può essere esercitato e, cioè, dal momento del verificarsi del fatto ovvero, quando le parti abbiano previsto lo svolgimento di una perizia contrattuale per la quantificazione del danno, dal momento della conclusione di tale procedura. Infatti, poiché in caso di affidamento ai periti della quantificazione del danno la prestazione, non ancora determinata nel quantum, non è esigibile sino a quando non si compia il previsto iter delle operazioni peritali, all'esito delle quali soltanto si realizza il requisito dell'esigibilità della prestazione ormai determinata nella sua precisa entità. Questo l'orientamento espresso dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 10541/14. [ ... leggi tutto » ]


Danno da rifiuto di un finanziamento – se la banca induce inizialmente il cliente a confidare nella sua concessione

1 Dicembre 2014 - Giovanni Napoletano


Il danno da rifiuto di un finanziamento reso dalla banca dopo aver indotto il richiedente a confidare nella sua concessione può essere commisurato in un importo se non pari, almeno commisurato percentualmente all'ammontare del prestito atteso e non erogato? A parere dell'Arbitro Bancario Finanziario, così come emerge dalla decisione 1529/13, la tesi sopra esposta non possa essere seguita; e ciò per l'evidente ragione che se il finanziamento fosse stato erogato sarebbe, però, anche sorto, contestualmente, a carico del richiedente sia l'obbligo di restituzione del capitale erogato secondo il piano di ammortamento concordato con la banca, sia l'obbligo di corrispondere gli interessi pattuiti. Se dunque si identificasse il danno con l'ammontare netto del finanziamento si finirebbe per arrivare al paradossale risultato di porre il richiedente in una posizione addirittura migliore di quella in cui si sarebbe trovato se l'operazione si fosse perfezionata, ed anzi nella posizione invidiabile di chi era destinato [ ... leggi tutto » ]