risarcimento danni


Prestiti facili a chi non può rimborsarli? l’induzione al sovraindebitamento è un danno risarcibile

28 Novembre 2014 - Carla Benvenuto


Prima della conclusione del contratto di credito, la banca (o la finanziaria o Poste Italiane) ha l'obbligo di valutare il merito creditizio di chi richiede il prestito sulla base di informazioni adeguate, fornite dal consumatore stesso e, ove necessario, ottenute consultando una banca dati pertinente. La valutazione del merito creditizio del richiedente non va riportata esclusivamente all'esigenza di tutelare il mercato del credito, evitando che il denaro ottenuto dalle banche mediante la raccolta del risparmio sia vincolato in impieghi troppo rischiosi e che il mancato rimborso da parte dei soggetti beneficiati possa aggravare irragionevolmente il rischio assunto da eventuali terzi garanti. La valutazione del merito creditizio va inquadrata anche nella necessità di comprendere se il contratto di credito proposto sia adatto alle esigenze e alla situazione finanziaria di chi richiede il prestito e, dunque, in un'ottica non soltanto prudenziale, ma anche di tutela di colui che ha formulato la richiesta [ ... leggi tutto » ]


Mutuo – la banca non può ritardare la stipula oltre il termine di un’offerta promozionale vantaggiosa

28 Novembre 2014 - Stefano Iambrenghi


La violazione dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto assume rilievo anche se il contratto concluso è valido, ma risulta pregiudizievole per la parte rimasta vittima del comportamento scorretto. In tale ipotesi, il risarcimento del danno deve essere commisurato al maggior aggravio economico prodotto dal comportamento tenuto in violazione dell'obbligo di buona fede, salvo che sia dimostrata l'esistenza di ulteriori danni che risultino collegati a detto comportamento da un rapporto rigorosamente consequenziale e diretto. Quello appena enunciato è un principio più volte ribadito dalla Corte di cassazione, a cui ha fatto riferimento l'Arbitro bancario Finanziario, nella decisione 4976/13, per sanzionare la banca responsabile del ritardo nella consegna, da parte del tecnico da essa stessa incaricato, della perizia sull'immobile oggetto di mutuo ipotecario. Circostanza che aveva comportato la scadenza di un'offerta promozionale, con conseguente applicazione di condizioni più gravose per il mutuatario. All'accoglimento [ ... leggi tutto » ]


Effetti della mora del debitore nel risarcimento del danno

28 Novembre 2014 - Chiara Nicolai


Il debitore del risarcimento del danno è in mora dal giorno in cui il danno si verifica. La mora dell'obbligo di risarcire il danno, com'è noto, non produce interessi legali, in quanto il debito riconducibile al risarcimento del danno ha natura di obbligazione di valore e non di valuta. Come sappiamo, nel debito di valuta il rischio di svalutazione monetaria grava sul creditore, mentre nei debiti di valore esso grava sul debitore. Se oggi Tizio contrae un debito di 100 euro (debito di valuta) con Caio e il saldo del debito avverrà dopo dieci anni, Tizio dovrà restituire a Caio, trascorsi i dieci anni, ancora 100 euro, oltre agli interessi legali. L'eventuale svalutazione della moneta euro andrà a gravare su Caio, anche se compensata in parte dagli interessi legali. Se oggi Tizio si rende responsabile di un incidente stradale che determina la distruzione del veicolo di proprietà di Caio e [ ... leggi tutto » ]


Criteri di valutazione equitativa del danno non patrimoniale alla salute

27 Novembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Il codice civile prescrive che, qualora il danno non possa essere provato nel suo preciso ammontare, esso deve essere liquidato dal giudice con valutazione equitativa. Ma, quali sono, in particolare, i criteri cui deve ispirarsi il giudice nella valutazione equitativa del danno non patrimoniale alla salute? Innanzitutto, il giudice chiamato a liquidare il danno non patrimoniale alla salute, deve adottare un criterio in grado di garantire due principi: da un lato, assicurare la parità di trattamento a parità di danno, attraverso l'adozione di un criterio standard uniforme; dall'altro, garantire adeguata considerazione alle specificità del caso concreto, attraverso la variazione in più od in meno del parametro standard Nel motivare le ragioni della propria decisione, pertanto, il giudice di merito deve: indicare quale sia il parametro standard adottato; come sia stato individuato e quali ne siano i criteri ispiratori e le modalità di calcolo; indicare se nel caso di specie, per [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale con ambulanza » il veicolo in servizio di emergenza ha sempre ragione: nessun risarcimento per il danneggiato

27 Novembre 2014 - Gennaro Andele


Quando arriva l'ambulanza a tutta velocità, mai farsi trovare sulla sua traiettoria: in caso di sinistro stradale non avrete mai ragione e nessun risarcimento danni, sia per il mezzo che per la persona, sarà dovuto. In tema di responsabilità da circolazione stradale, anche se i conducenti di veicoli in servizio di emergenza, incluso quando procedono con la sirena attivata, non sono comunque esonerati dal dovere di osservare la generale prudenza nell'approssimarsi al crocevia, è anche vero che la violazione di tale generale obbligo di prudenza non esonera gli altri conducenti dall'obbligo di arrestare immediatamente la marcia nel momento in cui percepiscono il segnale di emergenza. Questo, riassunto brevemente, è l'orientamento espresso dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza 24990/2014. Da quanto si apprende dalla sentenza appena esaminata, viene sempre negato il risarcimento dei danni subiti dal mezzo e dalla persona che si sono messi di traverso durante il passaggio [ ... leggi tutto » ]