recupero crediti - tutela privacy e dignità debitore


Recupero crediti – non sono leciti comportamenti lesivi della dignità del debitore

17 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Recupero crediti – non sono leciti comportamenti lesivi della dignità e della privacy del debitore Messaggi telefonici preregistrati che intimano a pagare, messaggi affissi sulla porta visibili a tutto il condominio. L'attività di recupero crediti ha assunto in Italia modalità più consone a scagnozzi e usurai che a società specializzate, operanti per conto di grandi aziende, finanziarie e/o fornitrici di servizi. Per porre freno a questo andazzo, l'Autorità per la tutela della privacy ha emanato un provvedimento a carattere generale che detta i principi a cui si devono attenere gli operatori del settore. L'intervento dell'Autorità per la tutela della privacy è giunto al termine di accertamenti avviati a seguito di numerose segnalazioni sull'uso illecito dei dati personali nell'attività'di recupero crediti. In particolare, veniva lamentato come attraverso gli incaricati venissero messe in atto modalità di ricerca, presa di contatto, sollecitazione al pagamento delle somme dovute, particolarmente invasive: visite a domicilio [ ... leggi tutto » ]


La privacy del debitore nel recupero crediti

17 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


Un decalogo per le società che si occupano di recupero crediti L'Autorità per il trattamento dei dati personali ha redatto un decalogo in riferimento a quelle società che si occupano prevalentemente dell'attività finanziaria dei recupero crediti, a seguito degli accertamenti compiuti sui ricorsi presentati da numerosi cittadini e associazioni a tutela dei consumatori, che avevano segnalato un uso illecito dei loro dati personali. Si tratta di un provvedimento a carattere generale che ha quali precisi destinatari finanziarie, banche, concessionari di pubblici servizi, che testualmente così recita: “chiunque svolga attività di recupero crediti non deve mettere in atto comportamenti che, sia nella fase di raccolta delle informazioni sul debitore sia nel tentativo di presa di contatto, possano ledere la riservatezza e la dignità personale”. In particolare vengono censurate tutte quelle attività che possono rivelarsi “invasive o lesive della dignità personale”: qualora si renda necessario il sollecito per la riscossione dei pagamento [ ... leggi tutto » ]


Debito non pagato » come opporsi alle scorrettezze dell’addetto al recupero crediti

16 Agosto 2013 - Simone di Saintjust


Debito non pagato » come opporsi alle scorrettezze dell'addetto al recupero crediti Quali sono gli strumenti di cui dispone il debitore per opporsi alle pratiche scorrette che gli addetti delle società di recupero crediti mettono spesso in atto per guadagnarsi la misera provvigione. Come reagire alle continue violazioni della privacy, ai reiterati comportamenti lesivi della dignità del debitore, alle richieste per interessi legali e moratori al limite dell'usura. Come contrastare la pretesa per spese di recupero del credito assolutamente ingiustificate e mettere fine alle invadenti vessazioni perpetrate attraverso contatti telefonici martellanti e senza soluzione di continuità. Inserite in una storia vissuta, le indicazioni utili per contrastare soprusi e prepotenze. Le domande Ho perso il lavoro a causa del trasferimento dell'impresa presso cui lavoravo, successivamente ho perso anche la famiglia, incluso mio figlio a causa di una tempestosa separazione giudiziale. Mi sono quindi ritrovato in un mare di debiti, maturati da [ ... leggi tutto » ]


Recupero crediti e stalking » i suggerimenti dei legali

31 Luglio 2013 - Andrea Ricciardi


I consigli degli avvocati contro le pratiche di stalking delle società di recupero crediti Anche le società di recupero crediti accusano le recente la crisi economica: le tasche dei cittadini, infatti, sono sempre più vuote, fatto che ha reso la riscossione molto complicata. Così, molto spesso, gli agenti recuperatori ricorrono a mezzi sempre meno ortodossi. Non si fanno scrupoli, ad alzare la voce, a minacciare l'intervento di esattori porta a porta o a preannunciare incombenti espropriazioni o pignoramenti immobiliari. Inoltre, quando lo stalking telefonico diventa più incalzante, la ricerca spasmodica del debitore avviene presso luoghi dove dovrebbe essere assolutamente rispettata la privacy, come il posto di lavoro o l'abitazione di congiunti. Per questo, per la difesa di ogni debitore e contro le l'ossessività delle società di recupero crediti, vogliamo offrirvi una serie di suggerimenti, redatti da avvocati, per poter cominciare a combattere la vostra battaglia senza ricorrere al pagamento di [ ... leggi tutto » ]


Recupero crediti e violazione della privacy » via libera al risarcimento danni

16 Luglio 2013 - Andrea Ricciardi


Via libera al risarcimento da pratiche aggressive nel recupero crediti. Deve essere riconosciuto il danno non patrimoniale al debitore braccato dalla società incaricata dalla banca affinché saldi il suo debito relativo a un prestito ottenuto dall'istituto. Lo ha stabilito il Tribunale di Chieti, il quale, con la pronuncia 883/12, ha sancito che: Deve essere liquidato in via equitativa il danno non patrimoniale per la violazione della riservatezza al consumatore che ha stipulato con la banca un contratto di finanziamento e, al mancato saldo di tutte le debenze, riceve telefonate e messaggi dalla società incaricata di recuperare il credito, anche presso utenze che non gli appartengono, come ad esempio sul luogo di lavoro o presso congiunti, costringendolo a dare imbarazzanti spiegazioni su questioni molto private, a nulla rilevando l'autorizzazione a suo tempo concessa all'istituto di credito relativamente al trattamento dei dati personali. Secondo il giudice di merito, quindi, deve essere riconosciuto [ ... leggi tutto » ]