ABF – Arbitro Bancario Finanziario


Ricorso all’arbitro bancario finanziario nelle controversie con gli istituti di credito » più conveniente di una causa civile

20 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


Il ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario da parte dei consumatori Sempre più usato lo strumento del ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario da parte dei consumatori che devono contestare un comportamento illecito ad una banca: oneri minori, più velocità nelle sentenze e non obbligatorietà della difesa di un legale. Non si ferma il successo dell'Arbitro bancario finanziario presso il pubblico dei risparmiatori. Nel 2013 infatti l'Arbitro bancario finanziario ha ricevuto migliaia di ricorsi, il 39% in più rispetto al 2012: circa il 70% le decisioni favorevoli ai clienti delle banche. A segnalarlo è la relazione sulla gestione della Banca d'Italia. Da quanto emerge dalla ricerca, dal 2010 in poi il numero dei ricorsi è andato continuamente crescendo e rispetto a quell'anno i numeri del 2013 sono ben oltre il doppio. Nella relazione emergono anche altri elementi interessanti per capire il fenomeno dell'arbitro bancario finanziario. Se boom c'è stato per i ricorsi arrivati, la [ ... leggi tutto » ]


Cattivi pagatori e preavviso di segnalazione con posta ordinaria – non sempre illegittima l’iscrizione in centrale rischi

16 Giugno 2014 - Ludmilla Karadzic


Il preavviso di segnalazione di iscrizione in centrale rischi deve essere inviato con lettera raccomandata - la mancata osservanza di tale disposizione rende illegittima la segnalazione Secondo la normativa vigente i requisiti di legittimità della iscrizione di un nominativo in una Centrale Rischi, sono due: la veridicità sostanziale dei fatti di inadempimento segnalati; il rispetto delle garanzie procedurali che impongono al segnalante di preavvisare il segnalando della prossima sua iscrizione in una centrale rischi. Tuttavia circa gli effetti dell'inadempimento dell'obbligo di preavviso sussistono orientamenti diversi. Più specificatamente il Collegio di Roma dell'Arbitro Bancario Finanziario, sulla base dell'assunto che quello di preavviso è un obbligo ex lege che incombe sul segnalante e che l'adempimento di tale obbligo è condizione di legittimità della susseguente segnalazione del cliente in Centrale Rischi, ritiene che gravi sulla banca l'onere della prova di avervi adempiuto. Si precisa al riguardo che perché il preavviso adempia alle funzioni [ ... leggi tutto » ]


Vaglia circolare non incassato e prescritto – come il richiedente può ottenere la restituzione dell’importo

2 Giugno 2014 - Simonetta Folliero


Il regolamento recante le norme sui servizi di Bancoposta stabilisce che: Il trasferimento di fondi mediante vaglia postale si perfeziona con la consegna del vaglia postale al beneficiario; Il credito incorporato nel vaglia postale si prescrive il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione; Ai vaglia postali si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni applicabili all'assegno circolare. Se il vaglia è nominativo (non trasferibile) colui che, a suo tempo, ne ha richiesto l'emissione può chiedere a Poste Italiane il rimborso della somma di denaro servita per formare la provvista necessaria all'emissione del titolo che si sia successivamente prescritto (31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione) senza che il beneficiario lo abbia incassato. Se, invece, si tratta di un vaglia circolare, è necessario far riferimento alla legge 266/2005, secondo la quale gli importi degli assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione del relativo diritto [ ... leggi tutto » ]


Vaglia postale non trasferibile – prescrizione per beneficiario e richiedente

2 Giugno 2014 - Simonetta Folliero


Il credito incorporato nel vaglia postale si prescrive il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione. Va tuttavia precisato che detta prescrizione opera con riguardo al titolo ed al credito del beneficiario del vaglia, ma non nei confronti del richiedente il vaglia. Rispetto all'azione di quest’ultimo opera invece il termine ordinario di prescrizione decennale. La restituzione dei vaglia all'emittente è ovviamente condizione necessaria per ottenere da questo la restituzione dei fondi. Così ha stabilito l'Arbitro Bancario finanziario con la decisione N. 3559 del 04 luglio 2013. [ ... leggi tutto » ]


Chiusura del conto corrente – la banca non può condizionarla alla restituzione di un debito del cliente

14 Maggio 2014 - Simonetta Folliero


Può accadere che la banca opponga rifiuto alla richiesta di chiusura del conto formulata dal cliente, giustificando tale rifiuto con il mancato rimborso di somme indebitamente versate al correntista a titolo di stipendio e tredicesima mensilità. Può accadere anche che, dopo il rifiuto di chiudere il conto corrente, trascorrano degli anni e che la banca proceda alla chiusura del conto corrente solo dopo la presentazione, da parte del cliente, di un esposto alla Banca d'Italia. Nel frattempo, pur in assenza di movimentazioni in conto corrente, le spese di gestione continuano a lievitare. La domanda che ci si pone è se il cliente sia tenuto a rimborsare alla banca le spese di gestione del conto corrente maturate nel periodo che intercorre dalla richiesta iniziale di chiusura a quella effettiva. Orbene, in tema di rapporti di conto corrente, la richiesta di chiusura non può essere disattesa dalla banca in ragione della supposta [ ... leggi tutto » ]