Sentenze ed ordinanze della Corte di Cassazione


La notifica diretta della cartella esattoriale secondo la corte di cassazione

3 Maggio 2013 - Annapaola Ferri


Cassazione  civile -  Sezione V » sentenza numero 8321 del 4 marzo 2013 Otto, fra ordinanze e sentenze della Suprema Corte, che rendono bene l'idea di come sia inutile e poco onesto indurre la gente ad impugnare gli atti solo in ragione della notifica diretta effettuata da Equitalia. Ma tant'è. Alla fine a rimetterci è sempre il contribuente che abbocca. La notifica della cartella di pagamento è specialmente disciplinata dall'articolo 26, DPR numero 602 del 1973 e può farsi direttamente dal concessionario mediante lettera raccomandata senza affidamento a soggetti abilitati, e, perciò senza che debba formarsi alcuna relata di notifica. Al concessionario viene fatto obbligo di conservare per anni cinque l'avviso di ricevimento della raccomandata, per cui lo stesso costituisce l'unica prova richiesta della avvenuta notifica a mezzo di spedizione postale. Cassazione civile - Sezione V » sentenza numero 1091 del 17 gennaio 2013 E' pienamente legittima la notifica "diretta" [ ... leggi tutto » ]


Notifica degli atti impositivi – domicilio fiscale e residenza anagrafica

30 Aprile 2013 - Ludmilla Karadzic


Prima che il contribuente abbia conoscenza degli atti che incidono sulla sua posizione debitoria o ereditaria nei confronti del fisco, gli atti stessi non possono produrre effetti (cfr. Cassazione 2001/4760 e soprattutto, con riguardo alla sanatoria dei possibili vizi della notifica e ai suoi effetti, Cassazione sezioni unite 2004/19854). Ora, è vero che, con la locuzione "effettiva conoscenza", il legislatore non ha inteso garantire al contribuente l'assoluta certezza della conoscenza, avendo la disciplina della notifica da sempre legato a essa la conoscibilità legale. E tuttavia resta inteso che a tutti gli atti dell'amministrazione destinati al contribuente (compresi, quindi, a quelli notificati) deve essere garantito un grado di conoscibilità il più elevato possibile. Ampia traccia di una simile lettura è possibile rinvenire, d'altronde, nella sentenza con cui la Corte costituzionale (sentenza 2003/360) ha dichiarato illegittimo l'articolo 60, ultimo comma, del dpr 29 settembre 1973 numero 600, nella parte in cui prevedeva [ ... leggi tutto » ]


Legittima la notifica della cartella esattoriale ad erede se atto richiama iscrizione a ruolo a carico del de cuius

28 Aprile 2013 - Ludmilla Karadzic


In tema di accertamento la circostanza che la cartella di pagamento sia stata notificata all'erede dell'originario contribuente, non ne fa venir meno la legittimità, quando emessa in conformità dell'articolo 25 d.p. r. numero 602 del 1913, come sostituito dall'articolo 11 d. lgs . numero 46 del 1999, poiché, secondo costante orientamento di questa Corte, a soddisfare la garanzia difensiva, è sufficiente che l'atto richiami l'iscrizione a ruolo, permettendo, cosi, di identificare l'accertamento divenuto definitivo da cui trae la riscossione (Cass. sez. Trib. numero 21140 del 2011; Cass o sez . Trib . numero 11466 del 20111). Lo ha chiarito la sezione tributaria della Cassazione con la sentenza 9583/2013, che ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle entrate nei confronti di una donna che aveva ricevuto una cartella esattoriale relativa a imposte del padre defunto. La Commissione Tributaria Regionale, su ricorso della contribuente, aveva, invece, annullato la cartella esattoriale perché espressa in [ ... leggi tutto » ]


Illegittima la notifica della cartella esattoriale mediante affissione al portone del condominio

28 Aprile 2013 - Ludmilla Karadzic


Per quanto ci sarebbe da approfondire anche l'aspetto riguardante la violazione del diritto di riservatezza e delle primarie esigenze di privacy del destinatario, dal punto di vista strettamente tributario rileva la circostanza che la notifica delle cartelle esattoriali affisse al portone del condominio non è da ritenersi valida. Questo l'orientamento assunto dalla Commissione tributaria regionale di Bari con una sentenza depositata il 22 aprile. Nello specifico, i giudici hanno annullato in appello l'efficacia di una cartella Equitalia di quasi 315 mila euro notificata con affissione al portone del condominio in cui risiedeva la destinataria, anziché alla porta della sua abitazione. La contribuente aveva proposto ricorso tributario contro il silenzio rifiuto riguardante una propria istanza di autotutela nella quale lamentava la mancata notifica dell'avviso di accertamento. Invocando l'articolo 140 del Codice di procedura civile, che riguarda proprio le modalità di notifica degli atti, l'avvocato della donna è riuscito a dimostrare che [ ... leggi tutto » ]


Successione e diritto di abitazione del coniuge superstite – con e senza testamento

28 Aprile 2013 - Annapaola Ferri


Successione e diritto di abitazione per coniuge superstite Indipendentemente dalla volontà espressa nel testamento, alcuni soggetti hanno il diritto di ricevere almeno una parte dell'eredità. Il testatore può disporre solo di una quota del proprio patrimonio, che varia tra un quarto e la metà, e viene definita quota disponibile. La parte rimanente dell'eredità è riservata necessariamente  al coniuge, ai figli e, in mancanza di figli, anche ai genitori del testatore (quota necessaria). Sono questi i cosiddetti legittimari, o successori necessari. Al coniuge superstite spetta sempre anche  il diritto di abitazione sulla casa di residenza della famiglia (se di proprietà del defunto o comune) e il diritto d'uso dei mobili che la arredano. Successione e diritto di abitazione per coniuge superstite in assenza di testamento Ora, supponiamo che il de cuius abbia lasciato beni in eredità per un valore di 100, ed ipotizziamo anche che la stima statistica (attesa l'età del coniuge [ ... leggi tutto » ]