assegni scoperti e protestati - ricorso ingiunzione prefettizia ed esercizio azione regresso


Traente impone all’istituto di credito di non pagare l’assegno » sussiste rischio di protesto

4 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Nel caso in cui il traente imponga al proprio istituto di credito di non pagare un assegno bancario, esiste il pericolo di protesto. Pensateci due volte prima di ordinare alla vostra banca di non pagare un assegno già emesso. In questa fattispecie si rischia, infatti, di subire un protesto. Il pericolo sussiste anche se si ritiene che il soggetto a cui è stato consegnato il titolo non abbia più ragioni di credito nei confronti del traente. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione, con sentenza 23077/14. A parere degli Ermellini il traente che, dopo aver emesso il titolo, ordini alla propria banca di non pagarlo più si assume il rischio del protesto: inoltre, se provvede a ritirare tutti i soldi dal conto o lo estingua del tutto è anche soggetto a una sanzione amministrativa. Questa prassi non può essere tollerata, sempre a detta dei Giudici Supremi, neanche dall'intento di prevenire [ ... leggi tutto » ]


Condominio: assegno non pagato » a chi deve essere elevato il protesto?

2 Settembre 2014 - Stefano Iambrenghi


In caso di mancato pagamento di un assegno del condominio, a chi va elevato il protesto: all'amministratore condominiale, al condominio in se per se o ai singoli inquilini? Chiariamo la questione. Come chiarito in nostri precedenti interventi, la riforma del condominio ha obbligato l'amministratore condominiale a far transitare tutte le somme, incassate e spese, in un conto corrente unico intestato al condominio. Ma cosa avviene e se un assegno emesso dallo stesso amministratore non viene pagato? In questi casi, la normativa vigente dispone che nell'elenco dei protesti deve indicarsi, in caso di persona fisica, il nome e il domicilio del soggetto destinatario del protesto mentre, in caso di persona giuridica, la denominazione e la sede. Pertanto, il problema va risolto andando a guardare la firma apposta sopra l'assegno. Le opzioni sono due: l'amministratore ha firmato l'assegno apponendo il timbro del condominio l'amministratore ha firmato l'assegno senza apporre il timbro condominiale [ ... leggi tutto » ]


L’illegittima levata del protesto determina un danno che va risarcito

1 Settembre 2014 - Ludmilla Karadzic


L'illegittima levata di un protesto crea nell'attuale regime di mercato, che si fonda, in via principale, sul credito, un'inevitabile lesione dell'immagine del soggetto protestato, comportando una maggiore difficoltà di accesso al credito, idonea a tradursi nella negazione o riduzione di futuri prestiti ovvero nella richiesta immediata di esazione di crediti, e determinando un danno, la cui liquidazione può essere effettuata dal giudice anche in via equitativa. Questo il principio ribadito dalla Corte di cassazione nella sentenza numero 17288/14. [ ... leggi tutto » ]


Protesto di assegno rubato o smarrito – la denuncia non salva dalla segnalazione al rip

24 Agosto 2014 - Genny Manfredi


Il protesto di assegno rubato, smarrito o sottratto, presentato all'incasso, è un atto pienamente legittimo e corrispondente alle regole del diritto cartolare, anche se: il titolare del conto corrente ha sporto regolare denuncia all'Autorità Giudiziaria, trasmettendone tempestivamente copia prima della presentazione dell'assegno allo sportello; il conto corrente è provvisto della liquidità necessaria a coprire l'importo cartolare e l'assegno è sottoscritto con firma conforme conforme a quella depositata presso la banca dal correntista; l'assegno reca una firma di traenza illeggibile e/o non corrispondente a quella depositata presso la banca dal correntista. Infatti, la banca non ha altra possibilità di condotta se non protestare l'assegno, posto che, in presenza della denuncia di furto, sottrazione o smarrimento, la banca trattaria non può comunque onorare l'assegno a fronte della sua presentazione per l'incasso. Le causali con cui viene elevato il protesto possono essere, a seconda dei casi: codice 34 - Assegno recante una firma [ ... leggi tutto » ]


Assegno non trasferibile scoperto » protesto obbligato?

30 Marzo 2014 - Ludmilla Karadzic


Parte della giurisprudenza sulla tematica indicata nel titolo ritiene che il protesto è presupposto necessario dell'azione che si esercita contro gli obbligati in via di regresso e pertanto, quando l'assegno non presenta altre girate oltre quella del diretto beneficiario (è sicuramente il caso degli assegni di importo superiore a mille euro, non trasferibili in base alle norme antiriciclaggio) la levata del protesto non è necessaria al fine di salvaguardare i diritti del portatore del titolo, in quanto egli mantiene i suoi diritti contro il traente, sebbene l'assegno bancario non sia stato presentato tempestivamente o non sia stato fatto il protesto o la constatazione equivalente (articolo 45, comma 2, regio decreto 21.12.1933, numero 1736). La levata del protesto, nell'ipotesi considerata, non è doverosa per la banca trattaria, a carico della quale sussiste, come riconosciuto dalla Corte d'Appello di Milano con sentenza del 12 marzo 2005, un dovere di protezione che le [ ... leggi tutto » ]