bonus prima casa


Agevolazioni prima casa » separazione consensuale e attribuzione della proprietà al coniuge dopo il quinquennio: il beneficio resta, ancorché il beneficiario sia titolare di altro immobile

6 Marzo 2014 - Giorgio Valli


Il coniuge cui viene attribuita la proprietà della casa coniugale, in sede di separazione personale, non perde il diritto alle agevolazioni prima casa anche se è già proprietario di un'altro immobile. L'attribuzione al coniuge della proprietà della casa coniugale, infatti, in adempimento di una condizione inserita nell'atto di separazione consensuale non costituisce una forma di alienazione dell'immobile rilevante ai fini della decadenza del beneficio «prima casa», rilevante ai fini dell'imposta di registro e delle imposte ipo-catastali. Questo quanto deciso dalla Corte di Cassazione con l'ordinanza 3573/14. Diritto alle agevolazioni prima casa dopo la separazione consensuale Presupposto della pronuncia in esame è che l'attribuzione della proprietà, stabilita dai coniugi, come clausola, all'interno del verbale di separazione, personale, consensuale non costituisce una alienazione dell'immobile in oggetto, ma un accordo mirato a regolamentare la mera utilizzazione dello stesso. Ne consegue, quindi, che al coniuge, che a seguito di separazione personale, riceva in assegnazione [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni fiscali prima casa con vendita entro cinque anni dall’acquisto

15 Ottobre 2013 - Giorgio Valli


Secondo la consolidata giurisprudenza (Cass. SU. numero 1196 del 2000; numero 9149 del 2000; numero 3608 del 2003; numero 18300 del 2004; numero 20066 del 2005; nn. 20376 e 21718 del 2006; numero 13491 del 2008) i benefici fiscali prima casa sono subordinati al raggiungimento dello scopo per il quale vengono concessi: in caso di vendita entro cinque anni dall'acquisto di un immobile beneficiando delle agevolazioni prima casa, il mantenimento dell'agevolazione è accordato se il contribuente entro il successivo anno proceda all'acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale. La dichiarazione di volontà, in tal senso espressa dell'acquirente, non è riferita ad una qualità astratta del bene, né costituisce una mera "dichiarazione di intenti" ma comporta l'assunzione di un vero e proprio obbligo verso il fisco, e, cioè, quello di adibire la casa acquistata a propria abitazione principale. Deve, perciò, affermarsi che il beneficio fiscale, concesso al momento [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni prima casa » si se residenza è trasferita oltre limite causa forza maggiore

26 Luglio 2013 - Giorgio Valli


Si alle agevolazioni fiscali prima casa se la residenza non viene trasferita entro diciotto mesi per causa di forza maggiore » Sentenza Cassazione Il contribuente ha diritto a usufruire delle agevolazioni fiscali per la prima casa qualora il trasferimento della residenza entro i diciotto mesi previsti dalle norme non sia avvenuto per causa di forza maggiore. Questo principio è stato sancito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 17442/13, ha stabilito che: Il mancato stabilimento nel termine di legge della residenza nel comune ove è ubicato l'immobile acquistato con l'agevolazione prima casa non comporta la decadenza dall'agevolazione qualora tale evento sia dovuto ad una causa di forza maggiore, sopraggiunta in un momento successivo rispetto a quello di stipula dell'atto di acquisto dell'immobile stesso. A parere dei supremi Giudici, quindi illegittimo il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate che nega il beneficio al contribuente che, nonostante si sia impegnato al trasferimento [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni fiscali prima casa » no se c’è restauro senza cambiare residenza

23 Luglio 2013 - Giorgio Valli


Niente agevolazioni fiscali per la prima casa se il contribuente trasferisce la residenza finita la ristrutturazione a oltre un anno dall'acquisto Il contribuente che trasferisce la residenza nell'abitazione a oltre un anno dall'acquisto non può usufruire delle agevolazioni fiscali sulla prima casa anche se si è stabilito nell'immobile appena finita la ristrutturazione, e quindi non appena disponibile effettivamente. Lo ha sancito la Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 17249/13, ha stabilito che: Il contribuente che trasferisce la residenza nell'abitazione a oltre un anno dall'acquisto non può usufruire delle agevolazioni fiscali sulla prima casa anche se si è stabilito nell'immobile appena finita la ristrutturazione, e quindi non appena disponibile effettivamente. Infatti, il Testo Unico sull'imposta di registro, la fruizione dell'agevolazione fiscale connessa all'acquisto della prima casa postula che, in base alle risultanze anagrafiche, l'acquirente abbia la residenza (o presti attività lavorativa) nel comune in cui e ubicato l'immobile ovvero [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni prima casa e irrilevanza del trasferimento solo fattuale della residenza

15 Giugno 2013 - Giorgio Valli


La Corte di Cassazione, in più occasioni, si è pronunciata sulle agevolazioni prima casa, ribadendo il principio per cui "in tema di imposta di registro la fruizione dell'agevolazione fiscale per l'acquisto della prima casa richiede che l'immobile sia ubicato nel comune ove l'acquirente ha la residenza. Attesa la lettera e la formulazione della norma, nessuna rilevanza giuridica può essere riconosciuta alla realtà fattuale, ove questa contrasti con il dato anagrafico, o all'eventuale successivo ottenimento della residenza, essendo quest’ultima presupposto per la concessione del beneficio che deve sussistere alla data dell'acquisto" (Corte di Cassazione sentenza numero 14399 del 15 giugno 2010) Per porre una domanda agli esperti, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]