tasse avviso di accertamento


Accertamento fiscale » nullo se l’interessato riesce a dimostrare di non aver potuto adempiere all’invito del fisco perché lontano per motivi di lavoro

20 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Se il contribuente dimostra di non aver potuto adempiere all'invito del fisco a comparire, poiché lontano dalla residenza per motivi di lavoro, il conseguente accertamento fiscale e la sanzione dell'agenzia delle entrate sono nulli. La sanzione dell'inutilizzabilità dei documenti non prodotti in sede amministrativa opera solamente se l'Amministrazione abbia rivolto al cittadino un invito specifico e puntuale, accompagnato dall'avvertimento circa le conseguenze della mancata ottemperanza: la preclusione probatoria prevista dall'articolo 32 del D.P.R. n. 600/1973 dev'essere applicata in modo da non comprimere il diritto alla difesa del contribuente, obbligandolo a pagamenti non dovuti. Ciò è quanto emerge dalla Sentenza 24595/14 della Corte di Cassazione. Da ciò che si apprende dalla suddetta pronuncia, qualora il contribuente ottemperi in ritardo all'invito del fisco di mostrare alcuni documenti e, da tale omissione, ne derivi poi una sanzione e un accertamento fiscale, gli atti sono nulli se l'interessato riesce a dimostrare di non aver [ ... leggi tutto » ]


Rigetto dell’autotutela per avviso di accertamento divenuto definitivo » come effettuare il ricorso contro il provvedimento

10 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Come effettuare il ricorso contro il provvedimento di rigetto dell'autotutela. Il contribuente che richiede all'Amministrazione finanziaria di ritirare, in via di autotutela, un avviso di accertamento divenuto definitivo, non può limitarsi a dedurre eventuali vizi dell'atto medesimo, la cui deduzione deve ritenersi definitivamente preclusa, ma deve prospettare l'esistenza di un interesse di rilevanza generale dell'Amministrazione alla rimozione dell'atto. Da quanto si apprende dalla pronuncia in epigrafe, chi presenta impugnazione, contro il rigetto del ricorso presentato in autotutela, deve evidenziare un interesse pubblico all'annullamento dell'atto e provare che, in mancanza di accoglimento, ne deriverebbe un danno all'amministrazione e, quindi, alla cittadinanza. Al contrario, il contribuente non si può limitare a contestare la sola fondatezza della propria originaria richiesta di autotutela. Dunque, nel caso di impugnazione di un atto tributario, il contribuente che richiede all'amministrazione finanziaria di ritirare, in via di autotutela, un avviso di accertamento divenuto definitivo deve prospettare l'esistenza di [ ... leggi tutto » ]


Accertamento fiscale con studi di settore » valido anche se il professionista ha clienti cattivi pagatori

4 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Professionista con clienti cattivi pagatori? Non è una giustificazione per evitare l'accertamento fiscale attraverso gli studi di settore. Per difendersi dall'accertamento fiscale fondato sui parametri, la strada è una sola: la prova contraria e decisiva. A tal fine, non si può ammettere, come giustificazione dello scostamento, la scarsa puntualità di pagamento dei clienti o col fatto che, i medesimi, non sempre corrispondono onorari conformi alle tabelle professionali. Tali circostanze, lungi dall'essere notorie, non superano la presunzione di maggiori ricavi e, soprattutto, non costituiscono nozioni di fatto che rientrano nella comune esperienza- Questo, riassunto brevemente, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 22950/14. Da quanto si deduce dalla suddetta pronuncia, è ugualmente valido l'accertamento fiscale, condotto attraverso gli studi di settore, nei confronti del professionista che ha clienti poco puntuali nei pagamenti, o che cercano sempre sconti rispetto a quanto, di regola, avviene nell'ambito del settore di riferimento. Secondo quanto [ ... leggi tutto » ]


Nullo l’avviso di accertamento se la pretesa impositiva non consente al contribuente il diritto di difesa

28 Agosto 2014 - Giorgio Valli


L'avviso di accertamento deve contenere l'indicazione non soltanto degli estremi del titolo e della pretesa impositiva, ma anche dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che lo giustificano, costituendone imprescindibile requisito di legittimità. Tali elementi devono sussistere al fine di porre il contribuente in condizione di conoscere la pretesa impositiva in modo tale da consentirgli di valutare l'opportunità di esperire l'impugnazione giudiziale; essi, inoltre, devono essere forniti non solo tempestivamente (e dunque contenuti nel provvedimento) ma anche con quel grado di determinatezza ed intellegibilità che permetta all'interessato un esercizio non difficoltoso del diritto di difesa. Quando si rileva non soltanto la mancata indicazione della norma violata ma anche la carenza nell'atto di accertamento di qualsiasi criterio normativo idoneo a giustificare il provvedimento, l'atto risulta privo delle ragioni giuridiche che costituiscono requisito imprescindibile della motivazione e, dunque, nullo. Così si sono espressi i giudici della Corte di Cassazione nella sentenza [ ... leggi tutto » ]


Accertamento fiscale a società » notifica valida solo presso la sede legale

6 Agosto 2014 - Gennaro Andele


Oggi affrontiamo uno dei temi più discussi in tema di notifica di accertamento fiscale ad una società: è valida o meno la notifica effettuata presso le sedi diverse dalla sede legale? In caso di accertamento fiscale notificato ad una società, questo è valido solo se la notifica degli atti tributari riguardanti la persone giuridica avviene presso la sede legale. Ciò è quanto disposto dalla CTR (Commissione Tributaria Regionale) della Lombardia, con sentenza 1679/14. Da quanto si evince dalla sentenza in esame, dunque, l'accertamento fiscale notificato ad una società è valido solo se la notifica degli atti tributari riguardanti la persone giuridica avviene presso la sede legale. Per completezza delle informazioni, il caso riguardava un'ingiunzione di pagamento ai fini TARSU, con notifica dell'atto di pignoramento recapitato non presso la sede legale. La società aveva impugnato l'atto di pignoramento e proposto ricorso in CTR richiamando l'invalidità degli atti non recapitati presso la [ ... leggi tutto » ]