tasse avviso di accertamento


Accertamento tributario nullo se non motiva applicabilità degli studi di settore

14 Maggio 2014 - Giorgio Valli


La procedura di accertamento tributario mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è “ex lege” determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli “standards” in sé considerati – meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività – ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell'accertamento, con il contribuente. In sede di contraddittorio, il contribuente ha l'onere di provare la sussistenza di condizioni che giustificano l'esclusione della propria impresa dall'area dei soggetti cui possono essere applicati gli “standards” o la specifica realtà dell'attività economica nel periodo di tempo in esame. D'alta parte, però, la motivazione dell'atto di accertamento non può esaurirsi nel rilievo dello scostamento, ma deve essere integrata con la dimostrazione dell'applicabilità in concreto dello “standard” prescelto e con le ragioni per le quali sono state disattese [ ... leggi tutto » ]


L’avviso di accertamento non può essere emesso prima di sessanta giorni dalla chiusura delle verifiche fiscali

28 Aprile 2014 - Giorgio Valli


In tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, la legge dispone che l'inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l'emanazione dell'avviso di accertamento – termine decorrente dal rilascio al contribuente, nei cui confronti sia stato effettuato un accesso, un'ispezione o una verifica nei locali destinati all'esercizio dell'attività, della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni – determina di per sé, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, la illegittimità dell'atto impositivo emesso. Infatti, il termine dilatorio di sessanta giorni è posto a garanzia dei principi di collaborazione e buona fede tra amministrazione e contribuente ed è diretto al migliore e più efficace esercizio della potestà impositiva. Le ragioni d'urgenza non possono consistere nella mera circostanza dell'approssimarsi della scadenza del termine di decadenza per l'accertamento relativo al periodo d'imposta, dal momento che, in tal modo, si verrebbero a convalidare, in via generalizzata, tutti gli atti [ ... leggi tutto » ]


Accertamento induttivo e studi di settore nel caso di gravi incongruenze

6 Febbraio 2014 - Giorgio Valli


Accertamento induttivo e studi di settore nel caso di gravi incongruenze L'accertamento induttivo rappresenta una modalità di accertamento dei redditi delle imprese. Esso si distingue in due tipi: accertamento analitico induttivo, previsto dall'articolo 39, comma 1, lettera d), del DPR numero 600/1973. L'Ufficio, in questo caso, può fondare l'accertamento solo in presenza di presunzioni gravi precise e concordanti; accertamento induttivo vero e proprio, previsto dall'articolo 39, comma 2, del DPR numero 600/1973. L'ufficio, in questo caso, in presenza di contabilità inattendibile, può prescindere in tutto o in parte dalle risultanze delle scritture contabili, ed accertare induttivamente il maggior reddito utilizzando presunzioni anche non dotate dei requisiti di precisione, gravità e concordanza di cui all'articolo 2729 del Codice civile. Pertanto, qualora il contribuente abbia tenuto una contabilità formalmente e sostanzialmente regolare, l'Ufficio può procedere all'accertamento analitico induttivo, ai sensi non già dell'articolo 39, comma 2, del DPR numero 600/1973, ma dell'articolo [ ... leggi tutto » ]


Ricorso del fisco » non è ammissibile se non riporta stralci dell’avviso di accertamento

27 Gennaio 2014 - Giorgio Valli


Nel ricorso del fisco contro il contribuente relativo a un avviso di accertamento è necessario che la richiesta riporti testualmente i passi della motivazione dell'atto erroneamente interpretati dal giudice di secondo grado. Qualora il ricorrente censuri la sentenza di una commissione tributaria regionale sotto il profilo della congruità del giudizio espresso in ordine alla motivazione di un avviso di accertamento, il quale non è atto processuale, bensì amministrativo, la cui motivazione, comprensiva dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che lo giustificano, costituisce imprescindibile requisito di legittimità dell'atto stesso, è necessario, a pena di inammissibilità, che il ricorso riporti testualmente i passi della motivazione di detto atto che si assumono erroneamente interpretati o pretermessi dal giudice di merito, al fine di consentire alla Corte di Cassazione di esprimere il suo giudizio in proposito esclusivamente in base al ricorso medesimo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Suprema Corte con sentenza [ ... leggi tutto » ]


Accertamento tarsu, ici, imu » come difendersi

22 Gennaio 2014 - Giorgio Valli


Il contribuente che riceve un avviso di accertamento per la TARSU (come anche per IMU e ICI), ha a disposizione molti mezzi di tutela: la definizione agevolata (o acquiescenza), l'Istanza in autotutela, l'accertamento con adesione, il ricorso in commissione tributaria. L'istanza di autotutela è una richiesta formale rivolta all'Ente (il Comune), con cui si richiede l'annullamento e/o la rettifica totale o parziale dell'avviso di accertamento, laddove vengano riscontrati errori o comunque motivi di illegittimità facilmente dimostrabili (ad esempio, nel caso di pagamento già effettuato). L'istanza di autotutela non sospende nè interrompe i termini per proporre ricorso in Commissione tributaria, nè l'efficacia esecutiva dell'avviso, laddove decorrano i sessanta giorni dalla notifica dello stesso. [ ... leggi tutto » ]