Sfuggire ai piccoli debiti


Sì, le possono pignorare lo stipendio in ragione di massimo un quinto anche con un contratto part time.





Vorrei essere informato cortesemente se esiste un modo legale o se esiste una legge dove io posso almeno per il momento sfuggire ai piccoli debiti che non riesco più a pagare.

La mia situazione è la seguente; prendo uno stipendio di 1000 euro al mese dove pago una cessione volontaria di euro 187 e ora mi stanno pignorando un quinto dello stipendio per un insolvenza fatta anni fa verso una finanziaria che ha venduto il mio debito a una società di recupero crediti.

Poi ho il mutuo di 630 euro e in più sto rientrando in banca con delle rate arretrate di mutuo di 350 al mese fino a maggio.

Mia moglie ha un contratto di un anno apena rinnovato.

Cosa mi consigliate di fare? Ho l udienza il 10 di febbraio col giudice per il pignoramento dello stipendio.

Le mie domande sono queste: possono pignorarmi il quinto con questa situazione che ho? come posso fare che questo non accade? a quale finanziamento posso ricorrere per fare una rata sola di tutto?

Se riesco a farmi fare dal datore di lavoro un contratto par time sono lo stesso pignorabile?

Sì, le possono pignorare lo stipendio in ragione di massimo un quinto anche con un contratto part time.

La sua situazione è davvero critica. Inutile nasconderselo, nemmeno sostenibile nel medio termine.

Paradossalmente il punto debole sta nella sua proprietà immobiliare per la quale paga il mutuo. Praticamente, qualora riuscisse a rimborsare le rate in futuro, immagino con immensi sacrifici, non avrà fatto altro che lavorare per il “re di Prussia”, ovvero per i suoi creditori. I quali attenderanno tranquillamente che “l’arrosto sia cotto al punto giusto”.

Senza proprietà immobiliare, il consolidamento del debito (il finanziamento con una sola rata) che cerca l’avrebbe già trovato. Consiste nel pignoramento del quinto. Dopo il primo pignoramento, per debiti con banche, finanziarie ed eventuali privati (esclusi i debiti con Equitalia) tutti i creditori dovrebbero pazientemente attendere il rimborso di coloro che li hanno preceduti, ed accodarsi.

Ma con la proprietà immobiliare di mezzo, possono anche propendere per l’iscrizione di ipoteca di secondo, terzo ed ennesimo grado, e per l’espropriazione, non appena si sarà formata la necessaria capienza (grazie a lei).

Nell’immediato veda, se può, di rappresentare al giudice la sua situazione, cercando di spuntare un pignoramento minore del 20% (il 20% è il massimo, ma il giudice potrebbe anche decidere per il 10%, in presenza di condizioni particolari come la sua).

Nel breve termine, le consiglio di vendere casa, rimborsare la banca che le ha erogato il mutuo e mettere in cascina l’eventuale plusvalenza. Senza attendere che gliela portino via e senza fare i salti mortali per pagare un mutuo che non la condurrà ad altro se non alla formazione di quella capienza utile al creditore per poter vantaggiosamente procedere con l’espropriazione.

9 Gennaio 2012 · Genny Manfredi


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