Secondo pignoramento presso terzi e tempi per l’accodamento della seconda trattenuta


In base alla norma vigente il datore di lavoro deve accantonare il quinto dello stipendio netto: solo il giudice può decidere circa la natura dei crediti





Ho ricevuto un decreto ingiuntivo da IFIS NPL: ho già in corso un pignoramento in busta paga per un credito della stessa natura che so che verrà messo in coda e diventerà efficace al termina del primo.
Un’altra al cosa mi preoccupa: quando arriverà il precetto e quest’ultimo diventare esecutivo il datore di lavoro dovrà accantonare un secondo quinto in attesa della sentenza di accodamento. Solitamente quanto tempo passa per arrivare alla sentenza? esiste un limite minimo sotto cui lo stipendio non può scendere? sò che c’è un limite di pignorabilità del 50% ma se uno prende 1000 euro di stipendio lo lasciano con 500 euro al mese?

Il datore di lavoro deve, per legge (articolo 546 del codice civile – obblighi del terzo pignorato) accantonare il quinto dello stipendio, al netto degli oneri fiscali e contributivi, ma al lordo della trattenuta in corso per pignoramento, che verrà poi restituito al debitore inadempiente qualora il giudice decida di propendere per l’accodamento della seconda trattenute per pignoramento reputando entrambi i crediti azionati della medesima natura: si tratta di una decisione che non può essere assunta dal datore di lavoro, ma che spetta esclusivamente al giudice.

La trattenuta complessiva gravante sullo stipendio per pignoramenti pregressi e rimborso di un eventuale prestito dietro cessione del quinto, non può superare, per legge, il 50% dello stipendio (sempre al netto degli oneri fiscali e contributivi, ma al lordo delle trattenute in corso per pignoramento, e per il rimborso di un eventuale prestito dietro cessione del quinto): nella fattispecie, dalla data di notifica del pignoramento dello stipendio a quella del decreto di assegnazione giudiziale che sancirà l’accodamento della seconda trattenuta, la riduzione stipendiale arriverà al 40%.

Purtroppo i termini temporali che intercorrono dalla notifica al terzo del pignoramento fino alla pubblicazione del decreto di assegnazione non sono definibili a priori ma dipendono dai carichi di lavoro del tribunale e del giudice designato, nonché dalla cura e attenzione che un eventuale legale, assunto dal debitore esecutato, porrà in atto affinché la legge faccia il proprio corso in tempi accettabili per il debitore.

In sostanza, nel caso preso in esame. il debitore inadempiente con due pignoramenti notificati, per crediti della medesima natura, il quale percepisse mille euro di stipendio netto, dovrà tirare avanti con 600 euro/mese fino alla pubblicazione del decreto di accodamento del tribunale.

17 Marzo 2024 · Patrizio Oliva


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