Secondo quanto disposto dall'articolo 1224 del Codice civile, al creditore che dimostra di aver subito un danno per l'inadempimento del debitore, conseguente al ritardato rimborso rateale del prestito concesso, spetta un risarcimento che, tuttavia, non è dovuto se è stata convenuta contrattualmente la misura degli interessi moratori. Dunque, gli interessi moratori, che si aggiungono a quelli corrispettivi (o semplici) corrisposti per la concessione del prestito, fungono da risarcimento forfetario conseguente al ritardo nell'adempimento dell'obbligazione da parte del debitore, sulla base del presupposto che il ritardo nell'adempimento genera sempre un danno pecuniario al creditore (che di quel denaro non può disporre). Per aver diritto agli interessi moratori il creditore è esonerato dalla prova del danno, né il debitore può eccepire e dimostrare l'insussitenza del danno stesso. Come sappiamo, oltre agli interessi corrispettivi e moratori, esistono poi gli interessi legali, che decorrono dal momento in cui interviene la conversione del debito di ...
Le bollette della luce, gas o acqua continuano ad arrivare in ritardo e noi consumatori siamo costretti a pagare sempre di più a causa degli interessi moratori, scaturiti da pagamenti, per forza di cose, non puntuali. Ma non sarebbe più semplice inviare una data di spedizione sulla busta della bolletta in modo tale da valutare l'effettiva responsabilità e tutelare i consumatori? ...
Tempo fa, mi sono accorto di addebiti alla mia carta di credito per transazioni commerciali da me mai effettuate: ho tempestivamente allertato la banca per bloccare la carta di credito ormai evidentemente clonata, ho sporto regolare denuncia contro ignoti ai carabinieri e ho subito inoltrato reclamo alla mia banca per ottenere lo storno degli addebiti disconosciuti, tutti dettagliatamente indicati nel reclamo. Ma la banca, e sono ormai passati 4 mesi circa, non ha risposto ufficialmente al reclamo né ha stornato gli addebiti da me non autorizzati: l'impiegato allo sportello, più volte interpellato, ha giustificato, verbalmente, il comportamento della banca asserendo che tutte le operazioni erano state portate a termine con l'inserimento del PIN e che, quindi, si configurava la colpa grave del cliente intestatario della carta di credito. Come posso tutelarmi? ...