In riferimento a questa domanda voi scrivete In caso di persistente inadempimento da parte del debitore, il creditore potrà adire il giudice per avviare azione esecutiva o cautelare (pignoramento conto corrente, pignoramento stipendio/pensione, ipoteca su immobile, espropriazione immobiliare).
Il problema è che la firma di garanzia era stata fatta da mio padre che è deceduto 9 anni fa. I suoi eredi, che non hanno mai ricevuto comunicazioni dalla banca in tutti questi anni, saranno chiamati a rispondere nel caso io non riesca a pagare le rate (sono nullatenente) anche se il conto è chiuso? Grazie ancora
Che il conto sia chiuso non costituisce una esimente dall’obbligo di dover comunque corrispondere il rimborso del credito.
Detto questo, ancora per un altro anno (la prescrizione del diritto del creditore ad ottenere il rimborso di un prestito è decennale) gli eredi di suo padre potranno essere chiamati ad adempiere all’obbligazione contratta dal defunto.
Inoltre, gli eredi che non hanno accettato l’eredità o che pur accettando, non sono entrati in possesso dei bani lasciati dal defunto, potranno comunque esercitare il diritto di rinunciare all’eredità, sottraendosi così all’obbligo di pagare il debito.
9 Maggio 2018 · Patrizio Oliva
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