Una storia da incubo – Abbiamo pagato un debito a saldo stralcio ma non sappiamo a chi









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Sono la convivente di un indebitato e vorrei sapere se il nuovo creditore cessionario B (e se si, come procedono queste cose) può pignorare le mie cose mobili dato che il contratto di affitto e intestato a tutti e due, risultiamo nello stato famigliare insieme ed ora si è aggiunto anche il nostro piccolissimo figlio.

Dunque, il credito di 12 mila euro risale al 2009 fatto con una finanziaria A per acquisto di 2 moto(che sono state rubate ed irrecuperabili). Il mio compagno non ha pagato nessuna rata perché si è trovato agli arresti domiciliari con perdita dell’attività autonoma. Nel 2013 ha stipulato un piano di rientro di 9 mila euro (che per scritto non c’è) firmando 12 cambiali (tutte onorate) con una terza società di recupero crediti C. Scadute le 12 cambiali, nessuno l’ha più contattato. Dopo 2 mesi siamo riusciti a recuperare un numero di telefono e ho contattato il creditore originario A.

Ovviamente la finanziaria A “non sapeva nulla del piano di rientro” e mi hanno riferito che il credito è stato ceduto alla cessionaria B. Contatto la cessionaria B e mi trovo con la “bella notizia ” del saldo aggiornato: 17.890. Dopo una consulenza sul Vostro sito, abbiamo chiesto la possibilità di un accordo saldo a stralcio di un importo pari a 5 mila euro, ma la cessionaria B non ha accettato di prestargli i soldi. Era l’unica soluzione perché non abbiamo nessuno su cui appoggiarci. Ovvio che l’accordo verbale è saltato e subito hanno mandato la carta con il nuovo importo, da pagare entro tot gg. dopo di che a distanza di 2 settimane è arrivato un “sig.X” rappresentando una società” Y”(non essersi presentato) che voleva fare rateizzare il debito per 10 anni 117 rate ad in circa 150 euro al mese.

Premetto che lavora solo il mio compagno, e sta già pagando altro debito con Equitalia per 6 anni,e abbiamo affitto da pagare, le utilità, mantenimento del piccolo appena nato. POSSONO PORTARE VIA I MIEI MOBILI DI POCA VALORE VISTO CHE IL DEBITO RISALE A 5 ANNI PRIMA DI CONOSCERCI E NON HO NESSUN COINVOLGIMENTO?

COME POSSO FARE PER NON TROVARMI SENZA NULLA IN CASA A CAUSA DI QUESTO DEBITO? A CHI DEVO RIVOLGERMI PER AIUTARCI A SISTEMARE QUESTE COSE? QUANTO % POSSONO PIGNORARE IL STIPENDIO ESSENDO IN 3 A DIPENDERE? NON POSSO NEMMENO CANCELLARE LA RESIDENZA PERCHE’ ORA SI TROVA A SCONTARE IL RESTO DELLA PENA IN AFFIDAMENTO IN PROVA

POSSONO LASCIARCI SENZA NULLA ANCHE’ CON IL BIMBO PICCOLO? POSSONO TOCCARE LE COSE DEL BAMBINO ANCHE SE REGALATE (LETTINO, CULLA, FASCIATOIO ECC). SCUSATE SE SEMBRO FUORI DI TESTA MA NON SO PIU’ DOVE ANDARE A SBATTERE LA TESTA. NON SAPEVO NULLA DI QUESTO FINO A QUALCHE MESE FA.

Non per mettere il dito nella piaga, ma un qualsiasi documento che rivelasse l’interposizione della società C nella pretesa di riscuotere il credito vantato dal creditore originario A (a parte l’emissione di cambiali a beneficio di C che potrebbe integrare il reato di truffa) risulterebbe utile a risolvere la questione.

E’ difficile pensare, infatti, che il soggetto C potesse conoscere l’entità del credito vantato da A e le coordinate del debitore, senza la fattiva partecipazione di A. E non sarebbe la prima volta che il creditore originario A cede lo stesso credito a due società diverse (nella specie B e C).

Certo, sarebbe stato onere del debitore esigere da C la comunicazione dell’intervenuta cessione del credito, ma ciò non assolve affatto l’attuale comportamento della società cedente A da eventuali responsabilità nella questione; il creditore originario cedente A non può lavarsene le mani adducendo completa ignoranza della intervenuta transazione stipulata fra il debitore e la società fantasma C (presunta e sedicente cessionaria del credito vantato da A).

A questo punto, non resta altro da fare che contattare il creditore originario A ed indurlo e pretendere ed ottenere una quietanza liberatoria dalla società C. In mancanza, questa la minaccia da riferire in modo esplicito e determinato, il debitore procederà a sporgere denuncia per truffa nei confronti del soggetto C all’Autorità giudiziaria, con tutte le conseguenza che potrebbero derivare ad A qualora i PM accertassero legami commerciali fra A e C, nonché violazioni penali di A nella gestione del credito ai consumatori e nella plurima attività di cessione a società diverse (B e C) dello stesso contratto di credito.

Gli altri quesiti restano assorbiti dalle indicazioni appena fornite. Se decidesse comunque di documentarsi in tal senso, la invito a leggere gli articoli contenuti in questa sezione, ed in quest’altra.

STOPPISH

8 Luglio 2015 · Loredana Pavolini

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