Chiariamo, innanzitutto, che il creditore procedente può accedere legalmente alle banche dati pubbliche gestite da Agenzia delle Entrate e conoscere il saldo di conto corrente del proprio debitore (articolo 492 bis del codice di procedura civile).
Tuttavia, il creditore potrebbe venire a conoscenza, tramite indagini patrimoniali commissionate a terzi (attraverso, ad esempio, la complicità di un funzionario di banca) delle operazioni (in particolare dei bonifici) effettuati a favore di parenti stretti, quali coniuge, figli o genitori del creditore.
In questo caso, bisognerà distinguere fra trasferimento di un importo modico di denaro o di importo non modico, laddove l’aggettivo modico è relativo alla situazione economico patrimoniale del disponente: infatti, come già chiarito dalla Corte di cassazione con la sentenza 3858/2020, ai fini del riconoscimento del modico valore di una donazione, l’articolo 783 del codice civile non detta criteri rigidi cui ancorare la relativa valutazione, dovendosi essa apprezzare alla stregua di due elementi di valutazione la cui ricorrenza, involgendo un giudizio di fatto ed imponendo il contemperamento di dati analitici, è rimessa all’apprezzamento del giudice: quello obiettivo, correlato al valore del bene che ne è oggetto, e quello soggettivo, per il quale si tiene conto delle condizioni economiche del donante. Ne consegue che l’atto di liberalità, per essere considerato di modico valore, non deve mai incidere in modo apprezzabile sul patrimonio del donante.
Ora se l’importo del bonifico viene riconosciuto di modico valore, nulla potrebbe essere eccepito dal creditore procedente che dovesse venire a conoscenza del movimento bancario.
Qualora, invece, l’importo del bonifico venisse riconosciuto di non modico valore, il creditore procedente, che fosse venuto a conoscenza del bonifico, potrebbe chiedere al giudice la declaratoria di nullità della donazione, avendo dovuto essa essere stata perfezionata con atto notarile. A questo punto il creditore procedente potrebbe escutere direttamente, per la somma bonificata, il beneficiario del trasferimento.
Infine, qualora la donazione pecuniaria di non modico valore fosse perfezionata con atto pubblico notarile, il creditore procedente potrebbe chiederne la revocatoria ex articolo 2901 del codice civile, entro cinque anni dalla data dell’atto. Oppure, il creditore potrebbe muoversi ex articolo 2929 bis del codice civile, secondo il quale quando egli fosse stato pregiudicato da un atto del debitore, di costituzione di vincolo di indisponibilità o di alienazione, che ha per oggetto beni mobili, compiuto a titolo gratuito (donazione) successivamente al sorgere del credito, può procedere, munito di titolo esecutivo, a esecuzione forzata, ancorché non abbia preventivamente ottenuto sentenza dichiarativa di inefficacia (revocatoria ex articolo 2901 cc), se trascrive il pignoramento nel termine di un anno dalla data in cui l’atto è stato trascritto.
12 Marzo 2024 · Simonetta Folliero
