Se un assegno viene protestato per difetto di autorizzazione, allora vuol dire che chi lo ha emesso (il traente) è correntemente oggetto di un provvedimento di revoca di sistema che gli vieterebbe, appunto, la sottoscrizione di titoli di pagamento. Qualora il carnet, da cui è stato tratto l'assegno protestato, fosse stato consegnato dalla banca (trattaria) al cliente, in epoca successiva a quella in cui era già operante la revoca di sistema, allora l'istituto di credito risulterebbe aver contravvenuto ad una regola di diligenza su di esso indiscutibilmente gravante, che caratterizza obiettivamente l'esercizio della propria attività: appunto verificare la perdurante legittimazione del proprio cliente a poter emettere assegni. Nelle ipotesi appena descritte, l'Arbitro Bancario Finanziario, con la decisione 2067/2015, ha condannato la banca trattaria a risarcire il beneficiario dell'assegno protestato con un importo pari al suo valore nominale. Secondo l'Arbitro, infatti, chi riceve in pagamento l'assegno, legittimamente confida sulla circostanza che ...
Isee e reddito di cittadinanza per soggetto convivente con compagna, padre e fratello della compagna
Sono invalido 100%, disoccupato, ho trasferito la mia residenza a casa della mia compagna (convivente di fatto) per farle usufruire della 104: ora avendo esaurito la NASpI vorrei chiedere il reddito di cittadinanza ma avendo la stessa residenza anche mio suocero ed mio cognato i loro redditi si sommano al mio? E se si che alternative ho per avere un sostentamento in quanto il mio assegno di invalidità ammonta a 287 euro. ...
Apertura conto corrente e carnet assegni per soggetto con pregiudizievoli
Tempo fa ero socio di una società di cui non ero l'amministratore: la società aveva un mutuo e questo mutuo non è stato pagato. Adesso vorrei aprire una nuova società e vorrei sapere visto che esistono a mio nome dei pregiudizievoli gravi ma non dei protesti, posso aprire un conto corrente ed ottenere un carnet assegni. ...