successione eredità donazioni » mini guide


Debiti tributari del defunto – ripartizione fra gli eredi e procedura di notifica

14 Ottobre 2017 - Giorgio Valli


Va innanzitutto premesso che in caso di successione di più eredi, per quanto riguarda i debiti acquisiti in vita dal defunto, si determina un frazionamento pro quota ereditaria dell'originario debito. Per l'avviso di accertamento intestato e diretto ad un contribuente deceduto, l'articolo 65 del dpr 600/1973 stabilisce che gli eredi del contribuente hanno l'obbligo di comunicare il decesso ed i propri nominativi, in modo che gli Uffici finanziari possano azionare direttamente nei confronti degli eredi le obbligazioni tributarie, il cui presupposto si sia verificato anteriormente alla morte del contribuente deceduto. Se tale comunicazione viene effettuata, gli atti impositivi devono essere notificati personalmente e nominativamente agli eredi nel domicilio fiscale da costoro comunicato; se, invece, tale comunicazione non viene effettuata, gli atti intestati al contribuente deceduto possono essere notificati nell'ultimo domicilio dello stesso, ma devono essere diretti agli eredi collettivamente e impersonalmente e tale notifica sarà efficace nei confronti degli eredi [ ... leggi tutto » ]


Anche l’usufrutto può essere suscettibile di successione ereditaria

13 Ottobre 2017 - Genny Manfredi


La durata dell'usufrutto non può eccedere la vita dell'usufruttuario, il quale, peraltro, può cedere il suo diritto per un certo tempo o per tutta la sua durata. La temporaneità del diritto certo esclude che esso possa formare oggetto di disposizione testamentaria o ricadere nell'ambito di una successione mortis causa. Tuttavia, una volta che l'usufrutto sia stato ceduto, esso, fino alla morte dell'originario e primo usufruttuario, diviene suscettibile di successione mortis causa ove l'originario cessionario deceda prima del cedente, e, se il cessionario in questione non ne abbia disposto per atto di ultima volontà, esso si trasmette per legge agli eredi dello stesso (essendo suscettibile di successive trasmissioni mortis causa), non venendo ad estinguersi e continuando a far parte del patrimonio relitto fino alla sua cessazione per morte del primo usufruttuario. La regola trova applicazione anche nell'ipotesi di cessione pro quota del diritto di usufrutto vitalizio: il diritto di usufrutto concesso [ ... leggi tutto » ]


Al pagamento delle spese funebri del defunto sono obbligati gli eredi – chi anticipa l’importo ha diritto al rimborso

13 Ottobre 2017 - Annapaola Ferri


Per quanto riguarda il pagamento dei debiti e pesi ereditari (Cassazione sentenza 1994/2016) le spese per onoranze funebri rientrano tra i pesi ereditari, con la conseguenza che, colui che ha anticipato tali spese ha diritto ad ottenerne il rimborso da parte degli eredi, sempre che non si tratti di spese eccessive, sostenute contro la loro volontà. Le spese funerarie, infatti, sono comprese tra i pesi ereditari, cioè tra quegli oneri che sorgono in conseguenza dell'apertura della successione e che, pur dovendo essere distinti dai debiti ereditari, cioè dai debiti esistenti in capo al de cuius e che si trasmettono, con il patrimonio del medesimo, a coloro che gli succedono per legge o per testamento-, gravano sugli eredi per effetto dell'acquisto dell'eredità, concorrendo a costituire il passivo ereditario, che è composto sia dai debiti del defunto sia dai debiti dell'eredità. Ne consegue che colui che ha anticipato tali spese ha diritto [ ... leggi tutto » ]


Donazione diretta e donazione indiretta » differenze ed eventuali conseguenze giuridiche

30 Luglio 2017 - Marzia Ciunfrini


Esiste una rilevante differenza tra il contratto tipico di donazione (donazione diretta), che deve essere necessariamente concluso con la forma di atto pubblico (a meno che l'attribuzione patrimoniale che ne consegue non sia di modico valore) e le liberalità diverse dalla donazione (dette anche donazioni indirette o liberalità atipiche non donative). Senza perderci in disquisizioni dottrinali e di diritto, procederemo con alcuni esempi, basandoci esclusivamente sulle più recenti risultanze giurisprudenziali. Costituisce donazione indiretta la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora detta somma, all'atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari, rilevandosi che, in tal caso, con il mezzo del contratto di deposito bancario, si realizza l'arricchimento senza corrispettivo dell'altro cointestatario. Anche la cointestazione di buoni postali fruttiferi, ad esempio, operata da un genitore per ripartire fra i figli anticipatamente le proprie sostanze, può configurare una [ ... leggi tutto » ]


Successione ereditaria: i debiti del defunto si dividono fra i coeredi in ragione delle rispettive quote mentre i crediti cadono in comunione

23 Luglio 2017 - Roberto Petrella


Nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi si registrano, in giurisprudenza e in dottrina, due diversi orientamenti. Secondo alcuni, i crediti del defunto dovrebbero seguire lo stesso destino dei debiti, conseguentemente dividendosi automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote. Secondo altri, invece, i crediti del defunto, a differenza dei debiti, non si dividerebbero automaticamente, ma entrerebbero a far parte della comunione ereditaria. La prevalente giurisprudenza di legittimità (da ultimo Cassazione 12192/2007) ha optato per la seconda ipotesi, argomentando che, in tema di divisione di beni ereditari, i crediti del defunto non si dividono automaticamente ma vengono ripartiti tra i coeredi con la divisione di tutta la massa ereditaria: e, poiché il mantenimento della comunione ereditaria dei crediti sino alla divisione soddisfa l'esigenza di conservare l'integrità della massa e di evitare qualsiasi iniziativa individuale idonea a compromettere l'esito della divisione stessa, è vietato al singolo coerede di [ ... leggi tutto » ]