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Eredità riservata e disponibile – eredi e legatari

10 Dicembre 2020 - Rosaria Proietti


Eredità riservata e disponibile - il grado di parentela Costruito l'albero genealogico, il grado di parentela fra due individui dell'albero è dato dalla lunghezza del percorso che li unisce; essendo 1 la lunghezza fra due elementi contigui. Abbiamo così che due fratelli sono legati da un vincolo di parentela di secondo grado; genitore e figlio sono legati da un vincolo di parentela di primo grado; due cugini (figli di fratelli) sono parenti di quarto grado. Nell'illustrazione in alto,  il capostipite Marco ed il suo discendente Luigi (in basso a sinistra) sono parenti di quarto grado. Fra Luigi e Marzia (in basso a destra) intercorre un vincolo di parentela di ottavo grado. Michela e Giuditta, entrambe nipoti di Marco, sono fra loro "cugine" e legate da un grado di parentela pari a 4. Lorenzo e Giovanna, fratello e sorella, sono parenti di secondo grado. In pratica, sono parenti in linea retta [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato fra il defunto ed uno dei coeredi – come prelevare l’intero saldo

16 Marzo 2020 - Simonetta Folliero


Com'è noto, i crediti del de cuius non si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria. Ciascuno dei partecipanti alla comunione ereditaria può agire singolarmente per far valere l'intero credito ereditario comune o anche la sola parte di credito proporzionale alla quota ereditaria, senza necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri coeredi. La partecipazione al giudizio di tutti i coeredi può essere richiesta dal convenuto debitore in relazione ad un concreto interesse all'accertamento nei confronti di tutti della sussistenza o meno del credito (questi sono i principi di diritto formulati dalla Corte di cassazione nella sentenza 24657/2007. Pertanto, ciascun coerede ha il potere di agire nei confronti del debitore del de cuius (nella fattispecie la banca o Poste italiane) per la riscossione dell'intero credito, ovvero della quota proporzionale a quella ereditaria vantata. L'avvenuta riscossione da [ ... leggi tutto » ]


Soggetti che possono succedere per rappresentazione ereditaria in caso di rinuncia dei chiamati

15 Marzo 2020 - Lilla De Angelis


Se un uomo muore e la moglie rifiuta l'eredità, i figli pure, i nipoti pure, vanno a chiedere anche alle sorelle del defunto? A quale livello di parentela si ferma la catena delle rinuncie delle eredità? Alla sua domanda risponde l'articolo 468 del codice civile, secondo il quale la rappresentazione ha luogo, nella linea retta a favore dei discendenti dei figli anche adottivi e naturali del defunto, e, nella linea collaterale a favore dei discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto. [ ... leggi tutto » ]


Eredità con beneficio di inventario – azione dei creditori che non hanno potuto presentare la dichiarazione di credito nel corso della liquidazione dell’eredità beneficiata

24 Febbraio 2020 - Giorgio Martini


Il figlio accetta l'eredità del padre con beneficio di inventario e, pagati i creditori noti e chiusa la procedura, tiene per sé l'importo restante. Tre anni dopo il signor XY avvia una causa civile contro l'erede per un fatto colposo commesso dal padre dell'erede un anno prima di morire (responsabilità civile professionale non coperta da assicurazione). Il signor XY ha il diritto di aggredire il patrimonio dell'erede? Oppure l'avere accettato con beneficio di inventario e il fatto che la procedura si sia chiusa mette l'erede al riparo? Scaduto il termine fissato entro il quale devono presentarsi le dichiarazioni di credito, l'erede provvede, con l'assistenza del notaio, a liquidare le attività ereditarie facendosi autorizzare alle alienazioni necessarie: l'erede forma, sempre con l'assistenza del notaio, lo stato di graduazione ovvero una graduatoria dei creditori ereditari, in base alla quale gli stessi verranno soddisfatti. Divenuto definitivo lo stato di graduazione o passata in [ ... leggi tutto » ]


Accettazione eredità con beneficio di inventario o rinuncia a favore di un minore?

24 Febbraio 2020 - Lilla De Angelis


Siamo quattro sorelle e intendiamo accettare con beneficio di inventario l'eredità di nostro padre: si tratta di un capannone e il 50% di un appartamento, entrambi gravati da pignoramento cartelle Equitalia. Vorremmo poter vendere il capannone e liquidare le cartelle e salvare il 50% dell'appartamento dove da anni vive una delle sorelle. il mercato immobiliare però è in crisi e temiamo di non riuscire a vendere il capannone subito e con il passare degli anni doverci accollare le tasse IMU, TARI, TASI. Se invece noi rinunciamo e avendo figli minori il giudice trasferisce a loro l'eredità avremmo più tempo per gestire la vendita e l'estinzione del debito? Anche il minore deve accettare con beneficio di inventario? E al raggiungimento della maggiore età se nulla è stato ancora venduto può rinunciare all'eredità? Per un minore, l'accettazione dell'eredità deve essere necessariamente effettuata con beneficio di inventario ai sensi dell'articolo 471 del codice [ ... leggi tutto » ]