Sentenze ed ordinanze della Corte di Cassazione


Cartella esattoriale nulla se la relata non indica la data di eseguita notifica

22 Febbraio 2012 - Anonimo


In tema di notifica di cartelle di pagamento da parte di Equitalia la Corte di Cassazione ha di recente ribadito un indirizzo già affermatosi nella giurisprudenza di legittimità che, nonostante faccia ancora fatica a trovare spazio tra le Commissioni di primo e secondo grado, rappresenta sicuramente una buona notizia per tutti i contribuenti soggetti all'azione dell'esattore. Si fa particolare riferimento alla sentenza numero 398/2012 del 13 gennaio 2012, che ha affrontato nuovamente il tema della relazione di notifica che deve accompagnare tutti gli atti soggetti a notifica. Il caso affrontato dai giudici era relativo a una cartella la cui relazione di notifica contenuta nella copia consegnata al contribuente, sebbene compilata, risultava carente di alcuni elementi e, cioè, della indicazione della data dell'eseguita notifica. A tal proposito i giudici, richiamando un proprio precedente, hanno esplicitamente affermato che “ai fini della validità della notifica ai sensi dell'articolo 148 codice di procedura civile, [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale per contributi previdenziali – termini per il ricorso e fatti estintivi

20 Febbraio 2012 - Antonella Pedone


Cartella esattoriale per contributi previdenziali - Mezzi di tutela In materia di cartelle esattoriali aventi ad oggetto contributi previdenziali si riporta l'orientamento del Tribunale di Roma, sezione lavoro, espresso con la recentissima sentenza del 9 febbraio 2012. Il vigente sistema di tutela giurisdizionale per entrate relative a contributi previdenziali (ed in genere per quelli non tributari) prevede le seguenti possibilità di tutela per il contribuente: proposizione di opposizione al ruolo esattoriale per motivi attinenti al merito della pretesa contributiva ai sensi dell'articolo 24, comma 6, del Decreto Legislativo numero 46 del 1999, ovverosia nel termine di giorni quaranta dalla notifica della cartella di pagamento, davanti al giudice del lavoro; proposizione di opposizione ai sensi dell'articolo 615 del codice di procedura civile per questioni attinenti non solo alla pignorabilità dei beni, ma anche a fatti estintivi del credito sopravvenuti alla formazione del titolo (quali ad esempio la prescrizione del credito, la [ ... leggi tutto » ]


Il preavviso di fermo amministrativo è atto impugnabile (e, forse, anche risarcibile se illegittimo)

13 Febbraio 2012 - Ludmilla Karadzic


Il preavviso di fermo amministrativo originato da sanzioni amministrative è impugnabile Così si espressa la Corte di Cassazione nella sentenza numero 22088 del 25 ottobre 2011. In particolare i giudici di Piazza Cavour hanno osservato che le opposizioni, se proposte in funzione recuperatoria del mezzo di impugnazione dell'atto amministrativo che la parte non abbia potuto proporre per un allegato vizio della notifica, devono essere proposte in un termine decorrente dalla data di notifica del primo atto con cui la parte è venuta a conoscenza del provvedimento originario. Detto termine era pertanto, nella specie, di sessanta giorni (articolo 204 bis CdS) dalla notifica del preavviso di fermo amministrativo (Cass. 17312/07) e deve tener conto anche della eventuale sospensione feriale. Hanno poi rilevato che l'opposizione al preavviso di fermo amministrativo, in quanto finalizzata a eccepire i vizi degli atti di accertamento presupposti, non ha natura di atto di opposizione all'esecuzione forzata, ma di [ ... leggi tutto » ]


Intimazione di pagamento per tributi – è competente la commissione tributaria

23 Gennaio 2012 - Giorgio Valli


Se l'intimazione di pagamento ha per oggetto i tributi,  il ricorso deve essere proposto dinanzi alla Commissione tributaria La Cassazione a Sezioni Unite ha ribadito il principio per il quale  le intimazioni di pagamento aventi ad oggetto tributi devono essere impugnate dinanzi alla Commissione tributaria (Cassazione, Sezioni Unite, sentenza numero 1865/2011) Questo indipendentemente dal tipo di vizio eccepito dal ricorrente. Il dubbio si poneva in quanto l'articolo 2 del Decreto legislativo 31 dicembre 1992, numero 546, come modificato dall'articolo 12 della Legge 26 dicembre 2001, numero 448, sottrae alla giurisdizione del giudice tributario le controversie attinenti alla fase dell'esecuzione forzata. Il ricorrente aveva erroneamente dedotto che l'intimazione di pagamento fosse riconducibile a questa fase e, conseguentemente, sottratta alla giurisdizione della Commissione tributaria. Invero l'intimazione di pagamento, come anche la cartella esattoriale e l'avviso di mora, non è un atto esecutivo, bensì un atto prodromico, antecedente alla fase esecutiva. E l'impugnazione [ ... leggi tutto » ]


Ipoteca illegittima – risarcimento del danno

23 Gennaio 2012 - Antonella Pedone


Se l'iscrizione di ipoteca è illegittima, il proprietario ha diritto al risarcimento dei danni subiti La Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno subito dal proprietario di un immobile a causa di un'illegittima e imprudente iscrizione di ipoteca giudiziale poiché è possibile la compromissione della “commerciabilità” del bene stesso (Cassazione, sentenza del 2 novembre 2010, numero 22267: "ove risulti accertata la illegittimità dell'iscrizione e, quindi, venga meno la sua fattispecie costitutiva, si deve rilevare anzitutto che tale danno evento non risulta automaticamente eliminato, perché, se è vero che dal punto di vista del proprietario del bene ipotecato, è possibile far valere il venir meno di quella fattispecie, finché dura la presenza dell'iscrizione ipotecaria, sussiste … una situazione apparente che può creare difficoltà alla commerciabilità del bene, sia scongiurando eventuali proposte di acquisto di terzi sia imponendo un onere di dimostrazione al terzo che voglia acquistare il bene o [ ... leggi tutto » ]