famiglia - affidamento e mantenimento dei figli


La rappresentanza e la difesa tecnica del minore

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


La rappresentanza e la difesa tecnica sono obbligatorie nel procedimento per la dichiarazione di adottabilità del minore. Nel procedimento finalizzato alla dichiarazione di adottabilità del minore, deve essere garantita l'assistenza legale del minore stesso. Quest'ultimo, infatti, è parte del procedimento a tutti gli effetti e, pertanto, devono applicarsi le regole generali sulla rappresentanza in giudizio, non essendoci disposizioni contrarie in tal senso. Il minore, quindi, sarà rappresentato in giudizio dal genitore esercente la potestà o dal tutore, oppure, in caso di conflitto di interessi, da un curatore speciale. Questi soggetti provvederanno alla nomina di un difensore per assicurare la rappresentanza tecnica in giudizio. In mancanza, il difensore sarà nominato dal Presidente del Tribunale. Ad ogni modo, la tardiva costituzione del difensore del minore o la sua mancata assistenza ad uno o più atti del processo non comporta automaticamente la nullità degli atti compiuti, a meno che non venga dimostrato un [ ... leggi tutto » ]


Obbligo del mantenimento verso i figli – l’articolo 148 del codice civile

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


Mantenimento dei figli - cosa prevede l'articolo 148 del codice civile e chi può ricorrervi L'articolo 148 del Codice civile prevede un procedimento speciale per ottenere in tempi rapidi la corresponsione del mantenimento per i figli. Questo procedimento può essere azionato da "chiunque vi abbia interesse". Potrebbero quindi ricorrere all'articolo 148 i seguenti soggetti: ciascuno dei genitori, legittimi o naturali; i figli maggiorenni, non ancora economicamente indipendenti (non per loro colpa); in genere, chi contribuisce materialmente al mantenimento, come ad esempio eventuali altri ascendenti o addirittura l'istituto che si è preso cura del minore ricoverato. Mantenimento dei figli - legittimazione a ricorrere del figlio maggiorenne e del coniuge non onerato che con questi convive Più precisamente, nell'ipotesi in cui sussistano i presupposti per l'assegno di mantenimento, ma il genitore onerato non vi provveda, possono agire in giudizio il figlio maggiorenne o l'altro genitore. In particolare, se il figlio maggiorenne non [ ... leggi tutto » ]


Mantenimento dei figli – obbligati i genitori e gli altri ascendenti

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


I nonni hanno l'obbligo di contribuire al mantenimento dei nipoti qualora i genitori non abbiano i mezzi necessari per provvedervi Al mantenimento dei figli devono provvedere in primo luogo i genitori. Ciò in forza dell'articolo 147 del Codice civile, secondo cui "i coniugi hanno l'obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli". Può accadere, tuttavia, che i genitori non abbiano i mezzi necessari per mantenere i figli. In tal caso subentrano gli ascendenti (ad esempio i nonni), in base al successivo articolo 148, che stabilisce: "Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli". In proposito bisogna chiarire quando esattamente può ritenersi che i genitori "non hanno mezzi sufficienti", perchè soltanto [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa familiare – è subordinata all’interesse della prole

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


In materia di separazione personale dei coniugi, l'assegnazione della casa familiare viene stabilita nell'interesse preminente dei figli L'articolo 155 quater del codice civile, introdotto dalla Legge numero 54/2006, stabilisce che "Il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli". Il riferimento all'interesse dei figli conferma che il godimento della casa familiare è generalmente finalizzato alla tutela della prole. Il provvedimento di assegnazione ha, infatti, una funzione prevalentemente conservativa, in quanto è volto a soddisfare il preminente interesse dei figli alla conservazione dell'ambiente domestico, inteso come centro degli affetti, interessi e consuetudini familiari. Lo scopo è dunque quello di salvaguardare le abitudini di vita, la rete di relazioni e la stabilità della prole, che dipendono certamente anche dal contesto spaziale in cui vive. In tal senso si è espresso il Tribunale di Aosta, con sentenza del 16 febbraio 2010, numero 77, con cui ha disposto l'assegnazione della [ ... leggi tutto » ]


Adozione in casi particolari ed opposizione dei genitori e del coniuge

19 Settembre 2010 - Antonella Pedone


In materia di adozione, nei casi particolari previsti dall'articolo 44 della Legge numero 184/83, è necessario che i genitori esercenti la potestà esprimano il proprio assenso all'adozione. Se l'adottando è coniugato, è necessario anche l'assenso del coniuge. Qualora i detti soggetti rifiutino di dare l'assenso, non sarà possibile in alcun modo procedere alla adozione (nei detti casi particolari), in quanto al giudice è preclusa ogni valutazione circa la giustificabilità o meno di tale rifiuto e la rispondenza di esso all'interesse del minore, ai sensi dell'articolo 46 della Legge numero 184/83. Tale valutazione è possibile solo se: i genitori siano decaduti dalla potestà genitoriale (Tribunale per i minorenni di Catania, sentenza del 13 gennaio 2010; Cassazione, sentenza del 26 luglio 2000, numero 9795); il coniuge non è convivente con l'adottando; il coniuge dell'adottando ed i genitori siano comunque incapaci o irreperibili. Per porre una domanda sull'adozione, accedi al forum. Clicca qui. [ ... leggi tutto » ]