domande e risposte


Cartella esattoriale non pagata e iscrizione ipotecaria

4 Marzo 2020 - Annapaola Ferri


Cartella notificata nel maggio 2007, non vi sono stati atti interruttivi nè iniziata alcuna procedura esecutiva, sono stati inviati i Modelli RD1 E SL1 barrando la casella "prescrizione" e in relazione al Modello SL1 è pervenuto dall'Agenzia di Udine un avviso di iscrizione ipotecaria. Gli enti creditori sono tutti siciliani. Conviene attendere l'iscrizione ipotecaria e impugnarla? Dove si impugna? Si può presentare un reclamo-mediazione tributaria e dove? La competenza è del giudice tributario siciliano o visto che la cartella proviene da Udine la competenza territoriale è di quella Agenzia e del giudice di Udine? La Corte di cassazione a sezioni unite ha sancito che l'ipoteca esattoriale (prevista dall'articolo 77 del Decreto del Presidente della Repubblica 602/1973) pur non essendo atto di esecuzione, è tuttavia strettamente preordinata e strumentale all'espropriazione immobiliare. Pertanto, il ricorso ex articolo 615 del codice di procedura civile (opposizione all'esecuzione) va presentato innanzi al tribunale civile territorialmente [ ... leggi tutto » ]


Cessione del quinto e delega di pagamento – come funziona quando si va in pensione?

1 Marzo 2020 - Chiara Nicolai


Sono un lavoratore Ente pubblico, anni fa ho contratto per necessità un prestito con cessione del quinto dello stipendio e una delega di pagamento con ulteriore un quinto. Cosa accade quando vado in pensione? l'INPS effettuerà tutte e due le trattenute o solo la cessione del quinto dello stipendio? Come verrà o può essere regolarizzata la delega di pagamento? Se lei è un dipendente pubblico statale la cessione del quinto sarà traslata all'INPS: si parte, comunque, dal presupposto che se il prestito dietro cessione del quinto è stato correttamente contratto secondo la normativa vigente, può formarsi un residuo solo in occasione di dimissioni anticipate del lavoratore dipendente. Con la messa in quiescenza (a meno di uscite anticipate, ad esempio quota 100, o riduzioni della rata di rimborso originaria per eventi contingenti e sopravvenuti) il prestito dietro cessione del quinto dovrebbe essere stato estinto. Per quanto attiene il prestito delega, una [ ... leggi tutto » ]


La decadenza dal beneficio del termine (dbt) nel contratto di mutuo

28 Febbraio 2020 - Chiara Nicolai


Volevo sapere cosa vuol dire nello specifico la seguente condizione del capitolato del mutuo: Articolo 1 » Al verificarsi di una delle ipotesi di cui all'articolo 1186 del codice civile - alle quali vanno equiparati eventi tali da incidere sostanzialmente in senso negativo sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Parte Mutuataria, nonché la circostanza che la Parte Mutuataria stessa o uno dei garanti subisca protesti, procedimenti concorsuali, conservativi, esecutivi o ipoteche giudiziali – la Banca potrà far decadere la Parte Mutuataria dal beneficio del termine, ai sensi del medesimo articolo. Un soggetto richiede un mutuo ipotecario per l'acquisto di una casa: la banca glielo concede dopo che il mutuatario ha offerto garanzie come una busta paga e ha dimostrato di essere, ad esempio, proprietario di una altro bene immobile. Ottenuto il prestito ipotecario il debitore si licenzia, oppure vende l'immobile (in un contesto di mercato con prezzi in discesa) [ ... leggi tutto » ]


Diritto ad assegno sociale

26 Febbraio 2020 - Carla Benvenuto


Ho 74 anni, dai 66 ai 68 anni ho percepito un assegno sociale poi, in seguito a un eredità, non ne ho avuto più diritto. Sei anni fa ho quindi comprato una modesta casa di due locali (valore acquisto 135 mila euro). Due anni fa mi sono sposato con persona che non percepisce alcun reddito e quindi sono coniugato. Io non lavoro. I miei fondi bancari sono ora scesi a venti mila euro. Posso quindi richiedere l'assegno, o devo aspettare a non avere più niente in banca? L'assegno sociale spetta ai cittadini italiani e stranieri (questi ultimi con particolari requisiti) con età superiore a 66 anni e 7 mesi: i beneficiari devono percepire un reddito al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge. L'importo base dell'assegno sociale è pari a 453 euro per tredici mensilità: dal compimento dei 70 anni in poi si ha diritto ad una maggiorazione (qualche [ ... leggi tutto » ]


Assegni per il nucleo familiare (anf) – non è necessaria la dichiarazione sostitutiva unica dsu/isee

26 Febbraio 2020 - Genny Manfredi


Nella documentazione per chiedere l'assegno per il nucleo familiare figli o nipoti a carico si deve presentare l'isee? Per ottenere il beneficio per i nipoti a carico del richiedente (nonno/a) bisogna allegare alla domanda di concessione dell'assegno per il nucleo familiare, la preventiva autorizzazione rilasciata dall'INPS. Non è necessario, invece, presentare la DSU/ISEE: i redditi del nucleo familiare da dichiarare per la concessione dell'assegno sono quelli assoggettabili all'Irpef al lordo delle detrazioni d'imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali. Sono da prendere in considerazione anche i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta, se superiori complessivamente a € 1.032,91, prodotti nell'anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno e hanno valore fino al 30 giugno dell'anno successivo. Pertanto, se la richiesta di assegno per il nucleo familiare riguarda periodi compresi nel 1° semestre, da gennaio a giugno, i redditi da dichiarare [ ... leggi tutto » ]