sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di tutela dei consumatori


Contatore di energia elettrica » manca il sigillo? il reato di furto non sussiste

30 Settembre 2014 - Gennaro Andele


Non vi è furto di energia elettrica se l'erogazione del servizio non viene interrotta: in caso manchi materialmente l'interruzione del servizio, che si manifesta con l'apposizione del sigillo, consentire all'utente la possibilità di prelevare ancora energia non fa scattare il reato. Il delitto di furto è caratterizzato dal punto di vista dell'elemento soggettivo dal dolo specifico, costituito da una specifica finalità che l'agente mira a perseguire che, tuttavia, non è necessario si debba realizzare sul piano oggettivo per perfezionare il reato. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 39809/14. Furto di energia elettrica: da ciò che si evince dalla pronuncia in esame, in mancanza di rottura di sigillo non può essere contestato il furto. A parere degli Ermellini, non si può avere furto se, nonostante la disdetta del contratto di fornitura di energia elettrica, l'erogazione non viene materialmente bloccata con sigilli e/o altri meccanismi. Pertanto, se per incuria [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo: acquisto tramite finanziaria? » se il bene non è stato consegnato il consumatore non deve rimborsare il prestito

30 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Acquisto di un bene tramite prestito con finanziaria: se l'oggetto non è stato consegnato o presenta differenze da quello effettivamente richiesto il consumatore ha diritto a non pagare il debito. In caso di credito al consumo la finanziaria non può agire contro l'acquirente del bene finanziato se questo non è stato mai consegnato Questo, in estrema sintesi, il concetto espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 20477/14. Da quanto si evince dalla suddetta pronuncia, in caso di acquisto di un bene tramite prestito con una finanziaria, se per qualche ragione il bene o il servizio non è stato consegnato o presenta qualità diverse da quelle prospettate, il consumatore ha diritto a non corrispondere l'onere. A parere degli Ermellini, infatti, esiste il collegamento negoziale tra il contratto di credito al consumo e il contratto di compravendita. In pratica, posta l'interdipendenza tra il finanziamento e la vendita, se quest’ultima non va in [ ... leggi tutto » ]


Sinistri stradali » a causa dell’incidente soffri di attacchi d’ansia? hai diritto al risarcimento danni

24 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Sinistri stradali: sì al risarcimento danni per l'automobilista che dopo l'incidente stradale è afflitto da attacchi di ansia. Ai fini della determinazione del lucro cessante e, dunque, dell'entità del risarcimento danni dovuto, si deve guardare alla «realtà di fatto» che si è concretamente determinata a seguito dell'incidente. Per cui anche se la Ctu, fatta nei precedenti gradi di giudizio, ha attestato la mancata riduzione della capacità lavorativa, ciò non è sufficiente per negare il maggior indennizzo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di cassazione con la sentenza 20003/14. Molto spesso capita che, dopo essere stati coinvolti in un sinistro stradale, si venga colpiti da un disturbo post traumatico. Successivamente crisi d'ansia ed attacchi di panico portano, sovente, ad abbandonare la guida. Ebbene, gli attacchi d'ansia, a parere degli Ermellini, costituiscono quella componente di danno non patrimoniale che è suscettibile ad essere autonomamente risarcita insieme a tutte le altre voci [ ... leggi tutto » ]


Anatocismo bancario – come si determina il saldo finale di conto corrente depurato dagli effetti della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi

23 Settembre 2014 - Giovanni Napoletano


Quando sia accertata la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale (divieto di anatocismo) si rende necessario rideterminare il saldo finale di conto corrente mediante la ricostruzione dell'intero andamento del rapporto, sulla base degli estratti conto a partire dall'apertura del medesimo. Inoltre, nei rapporti bancari in conto corrente, la banca non può sottrarsi all'onere di provare il proprio credito invocando l'insussistenza dell'obbligo di conservare le scritture contabili oltre dieci anni dalla data dell'ultima registrazione, in quanto tale obbligo non può sollevarla dall'onere della prova piena del credito vantato anche per il periodo ulteriore. In pratica, non si può confondere l'onere di conservazione della documentazione contabile con quello di prova del proprio credito, cui la banca risulta gravata. il termine decennale, infatti, è previsto solo come limite temporale ai fini dell'obbligo della banca di fornire ai clienti la documentazione da essi richiesta, ma non al fine di sottrarre la banca dall'onere di [ ... leggi tutto » ]


Sinistri e danni causati da strade dissestate » nella causa per risarcimento è competente il tribunale e non il giudice di pace per importi superiori a 5 mila euro

23 Settembre 2014 - Giovanni Napoletano


A chi rivolgersi se si vuole intentare una causa di risarcimento per danni derivanti da sinistri causati da macchie d'olio presenti sull'asfalto, strade dissestate o ostacoli presenti sulla carreggiata? La causa contro il Comune o la società autostradale promossa dall'autista di un veicolo, il quale circola su una strada pubblica, che ha subito un danno, sia personale che all'automobile, a causa delle pessime condizioni della strada è di competenza del Giudice di pace per le richieste di risarcimento di valore fino a cinquemila euro. Per quelle superiori, invece, scatta la competenza del Tribunale. Infatti, anche se il codice di procedura civile specifica che le cause per il risarcimento danni prodotti dalla circolazione rientrano nella competenza del giudice di Pace fino a un importo massimo di 20 mila euro, è di diverso avviso la giurisprudenza. L'ordinanza 18813/14 della Corte di Cassazione, infatti, chiarisce che la controversia, introdotta dal conducente di un [ ... leggi tutto » ]