Anatocismo bancario – Come si determina il saldo finale di conto corrente depurato dagli effetti della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi

Quando sia accertata la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale (divieto di anatocismo) si rende necessario rideterminare il saldo finale di conto corrente mediante la ricostruzione dell’intero andamento del rapporto, sulla base degli estratti conto a partire dall'apertura del medesimo.

Inoltre, nei rapporti bancari in conto corrente, la banca non può sottrarsi all'onere di provare il proprio credito invocando l’insussistenza dell’obbligo di conservare le scritture contabili oltre dieci anni dalla data dell’ultima registrazione, in quanto tale obbligo non può sollevarla dall'onere della prova piena del credito vantato anche per il periodo ulteriore.

In pratica, non si può confondere l’onere di conservazione della documentazione contabile con quello di prova del proprio credito, cui la banca risulta gravata. il termine decennale, infatti, è previsto solo come limite temporale ai fini dell’obbligo della banca di fornire ai clienti la documentazione da essi richiesta, ma non al fine di sottrarre la banca dall'onere di provare i propri crediti.

L’accertamento dell’indebito derivante dalla nullità delle clausole relative alla capitalizzazione trimestrale degli interessi, applicata fin dall'insorgere del rapporto di conto corrente, richiede, dunque, la ricostruzione dei movimenti del conto corrente fin dalla nascita del rapporto. Altrimenti sarebbe assunto un saldo iniziale non corrispondente al dovuto, in quanto non decurtato della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi relativamente agli anni non considerati.

Infine, per i rapporti di conto corrente chiusi entro il 2 aprile 2004, gli interessi a debito del correntista devono essere calcolati senza operare alcuna capitalizzazione. Per quelli conclusi successivamente a tale data, gli interessi a debito del correntista devono prevedere, invece, la stessa cadenza periodica applicata per la capitalizzazione degli interessi attivi.

Quelli appena sinteticamente indicati, sono i principi con cui si è espressa la Corte di cassazione nella sentenza 19696/14.

23 Settembre 2014 · Giovanni Napoletano




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