sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Assegno con firma falsa? » l’istituto di credito deve risarcire cliente

23 Aprile 2014 - Giovanni Napoletano


Assegno con firma falsa? » L'istituto di credito deve risarcire cliente La banca deve risarcire il proprio cliente nel caso in cui abbia pagato a vista un assegno, ad un truffatore, con la firma del correntista perfettamente contraffatta. Ai fini della valutazione della responsabilità della banca nel mancato riconoscimento di un assegno falso, infatti, è compito del giudice chiamato in causa indagare l'oggettiva difficoltà nel rilevamento secondo la diligenza dell'«accorto banchiere», attraverso una valutazione delle competenze che non possono essere «cristallizzate nel tempo» ma, al contrario, devono basarsi sulla «condotta esigibile, in quel dato momento storico e in quel particolare contesto», prescindendo dal possesso di particolari apparecchiature specialistiche. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 6513/14. La banca è tenuta a risarcire il correntista se ha pagato un assegno con la firma del proprio cliente falsificata La banca è tenuta al risarcimento danni anche se [ ... leggi tutto » ]


Assegno » cosa è il benefondi e cosa accade se l’informazione fornita dalla banca si rivela errata

31 Marzo 2014 - Ludmilla Karadzic


Assegno » Cosa è il benefondi Per benefondi si intende la prassi di richiedere e dare conferma dell'esistenza di una sufficiente copertura in relazione al pagamento di un assegno. Trattandosi di accertamento informale, il benefondi non può essere invocato allo scopo di farne discendere un obbligo immediato di accreditamento sul conto corrente. Tuttavia il benefondi rappresenta un dato affidabile per chi l'abbia richiesto e, come tale, può quindi costituire fonte di responsabilità. Va altresì ricordato che, per quanto attiene ai rapporti tra intermediari, si sono verificati casi in cui la banca trattaria, alla quale erano state chieste informazioni relativamente all'esistenza di una provvista sufficiente, abbia fornito all'istituto richiedente notizie non corrispondenti alla situazione esistente al momento della richiesta, garantendo magari provviste poi verificatesi inadeguate o inesistenti. In queste ipotesi la giurisprudenza prevalente ha considerato la banca autrice d'informazioni non veritiere (colpose o dolose), responsabile di un illecito extracontrattuale e, come [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni per furto gioielli in albergo » si della cassazione

10 Marzo 2014 - Giovanni Napoletano


Denaro ed oggetti di valore non consegnati alla reception dell'hotel e portati via dai ladri: il turista ha diritto al risarcimento danni da parte della struttura alberghiera. In tema di responsabilità per le cose portate in albergo, il cliente non ha l'obbligo di affidare gli oggetti di valore di sua proprietà in custodia all'albergatore, mancando una specifica previsione normativa in tale senso. Tuttavia, se non si avvalga di tale facoltà, corre il rischio di non poter ottenere, in caso di sottrazione, l'integrale risarcimento danni, come disposto dall'articolo 1783 del codice civile, a meno che non provi la colpa dell'albergatore o degli altri soggetti a lui legati da rapporto di parentela o collaborazione, ai sensi dell'articolo 1785 bis del codice civile In assenza di tale riscontro probatorio, la determinazione del “quantum” entro il limite massimo stabilito nell'ultimo comma dell'articolo 1783 del codice civile rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, [ ... leggi tutto » ]


Assicurazione rc auto » il preventivo di riparazione redatto da terzi non prova, da solo, il danno

4 Marzo 2014 - Eleonora Figliolia


Cause contro l'assicurazione: il preventivo di riparazione redatto da un terzo non prova, da solo, il danno. Nel giudizio di risarcimento del danno da sinistro stradale non ha valore di prova il preventivo di riparazione redatto da un soggetto estraneo alla controversia e non corroborato da altri elementi quali il listino prezzi relativo ai pezzi di ricambio del veicolo danneggiato e, soprattutto, dalle fotografie dello stesso. Questo, in sintesi, il principio espresso dalla Cassazione con sentenza 26693/13. Il preventivo di riparazione redatto da terzi non prova il danno all'autovettura Non basta il solo preventivo per la riparazione dell'autoveicolo, redatto dall'officina autorizzata in vista di una causa con l'assicurazione, per provare l'effettivo danno al mezzo. Ma non è tutto: potrebbe non servire neanche la testimonianza del meccanico che, di solito, produce l'asseverazione. A parere degli Ermellini, infatti, per provare l'effettivo danno prodotto all'autovettura, potrebbe essere necessario allegare, al preventivo di riparazione, [ ... leggi tutto » ]


Rc auto » come ottenere la liquidazione dell’indennizzo senza proporre domanda giudiziale

13 Febbraio 2014 - Giovanni Napoletano


Rc auto: basta mettere in mora il solo assicuratore per poter citare per danni il responsabile civile del sinistro stradale. In tema di responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, infatti, la preventiva richiesta risarcitoria,di cui all'articolo 22 legge numero 990 del 1969, poiché la ratio della disposizione è quella di favorire, nel cosiddetto spatium deliberandi, la possibilità della liquidazione dell'indennizzo senza far luogo alla domanda giudiziale, deve essere formulata nei confronti del solo assicuratore e come tale è idonea ai fini della proponibilità della domanda giudiziale di risarcimento del danno proposta nei confronti del solo responsabile civile, anche se nei confronti di costui nessuna richiesta preventiva sia stata inoltrata. Questo, espresso brevemente, l'orientamento della Corte di Cassazione con sentenza 2827/14. Rc auto: Basta mettere in mora il solo assicuratore per poter citare per danni il responsabile civile del sinistro Rc auto: In caso di incidente stradale è [ ... leggi tutto » ]