sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di condominio


Infortunio per mancata illuminazione nello stabile » quando il condominio è obbligato al risarcimento danni?

28 Ottobre 2014 - Tullio Solinas


Quando il condominio è responsabile, nell'ottica di un risarcimento danni, per un infortunio subito da un inquilino ed avvenuto all'interno dello stabile? Nessun risarcimento danni all'infortunato, da parte del condominio, se manca l'elemento decisivo, ossia la prova provata che la dinamica dell'episodio abbia avuto il ‘là nel malfunzionamento dell'impianto di illuminazione dello stabile. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 22787/14. Da quanto si evince dalla pronuncia in esame, per un infortunio avvenuto all'interno dello stabile il condominio è tenuto al risarcimento del danno dell'inquilino, a condizione che abbia colpa nell'incidente e tale colpa venga dimostrata dall'infortunato. Ad esempio, come nella fattispecie, nell'eventualità di un infortunio causato dalla scarsità di illuminazione nello stabile, l'inquilino deve dimostrare che il repentino spegnimento delle luci nell'area delle scale condominiali non è stato dovuto al timer che ne regola la chiusura automatica, ma a un difetto di funzionamento. Praticamente, solo [ ... leggi tutto » ]


Condominio » se tutti gli aventi diritto non sono stati convocati alla riunione la delibera è illegittima

27 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


E' da considerarsi nulla la delibera condominiale se non risulta la convocazione di tutti gli aventi diritto. Qualora non risulti che che tutti gli aventi diritto sono stati inviati alla riunione, la delibera condominiale è da ritenersi illegittima. Inoltre, la dimostrazione della corretta spedizione della convocazione a tutti gli aventi diritto spetta all'amministratore condominiale e non al singolo proprietario che, non potrebbe mai fornire una tale prova negativa. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 22685/14. Da quanto si evince dalla suddetta pronuncia, è illegittima la delibera del condominio se non risulta che tutti gli aventi diritto sono stati inviati alla riunione. Tuttavia, a parere degli Ermellini, l'omessa verifica della convocazione di tutti, da parte dell'assemblea in sede di riunione, non è ragione sufficiente per far dichiarare invalida la delibera. In tale fattispecie, infatti, non si può assimilare l'omesso controllo al vizio di mancata convocazione di [ ... leggi tutto » ]


Condominio » avviso utenti morosi affisso al portone condominiale? e’ diffamazione

30 Settembre 2014 - Gennaro Andele


Importantissima sentenza della Suprema Corte in materia di condominio: apporre l'avviso degli utenti morosi nel portone condominiale implica il reato di diffamazione. La comunicazione contenente i nominativi dei condomini morosi, affissa al portone condominiale, nonostante la morosità degli stessi fosse effettiva, costituisce una condotta diffamante, non essendoci nessun interesse da parte dei terzi alla conoscenza di quei fatti, anche se veri. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 39986/14. Da quanto si evince dalla pronuncia in esame, la diffusione dei nominativi dei condomini morosi, attraverso l'affissione sul portone di ingresso del condominio di una nota, integra il delitto di diffamazione essendo potenzialmente conoscibile da un numero indeterminato di persone e non essendoci alcun interesse alla conoscenza della circostanza relativa alla morosità di alcuni condomini. A parere degli Ermellini, infatti, ai fini della configurabilità del reato di diffamazione è sufficiente il dolo generico, che può assumere anche [ ... leggi tutto » ]


Anche al condominio spetta la qualifica di consumatore

15 Settembre 2014 - Chiara Nicolai


Pur avendo affermato a più riprese che la qualifica di consumatore spetta alle sole persone fisiche, la Corte di cassazione (sentenze 10086/01 e 452/04) ha tuttavia ritenuto estensibili al condominio le norme poste a tutela dei consumatori, sul rilievo che si tratterebbe di un ente di gestione privo di personalità giuridica, il cui amministratore agirebbe in nome e per conto (non già di un'autonoma parte negoziale rappresentativa della collettività dei soggetti riuniti in condominio, ma dei singoli condomini. Il riconoscimento della qualifica di consumatore al condominio rappresenterebbe pertanto il riflesso di quella spettante ai condomini, in quanto persone fisiche operanti per scopi estranei ad attività imprenditoriale o professionale. Appare evidente che, secondo questa tesi, il condominio può essere riconosciuto come consumatore solo se tutti i condomini possono essere qualificati come tali: in caso contrario non sarebbe infatti possibile individuare un criterio certo per procedere all'attribuzione di tale qualifica. [ ... leggi tutto » ]


I condomini devono metterselo in testa – alle spese per la manutenzione del lastrico solare devono contribuire tutti anche se la proprietà è esclusiva

10 Settembre 2014 - Rosaria Proietti


Il lastrico solare dell'edificio svolge la funzione di copertura del fabbricato anche se appartiene in proprietà superficiaria o se è attribuito in uso esclusivo ad uno dei condomini: pertanto, all'obbligo di provvedere alla sua riparazione o alla sua ricostruzione sono tenuti tutti i condomini, in concorso con il proprietario superficiario o con il titolare del diritto di uso esclusivo. Ne consegue che dei danni cagionati all'appartamento sottostante per le infiltrazioni d'acqua provenienti dal lastrico, deteriorato per difetto di manutenzione, rispondono tutti gli obbligati, inadempienti alla funzione di conservazione, secondo le proporzioni stabilite dall'articolo 1126 del codice civile). L'obbligo dei condomini cui il lastrico solare serve di copertura di concorrere in dette spese trova infatti fondamento non già nel diritto di proprietà del lastrico medesimo, ma nel principio in base al quale i condomini sono tenuti a contribuire alle spese in ragione dell'utilità che la cosa da riparare o ricostruire è [ ... leggi tutto » ]