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Equitalia » come ottenere il rimborso della cartella esattoriale

14 Marzo 2014 - Gennaro Andele


In questo articolo vi spiegheremo come fare per ottenere il rimborso delle somme non dovute dopo aver onorato il pagamento di una cartella esattoriale di equitalia. Il rimborso spetta al contribuente quando ha versato somme in più rispetto a quanto dovuto all'ente creditore oppure se ha ottenuto dall'ente lo sgravio successivamente al pagamento. Nel primo caso si parla di rimborso da eccedenza di pagamento, nel secondo di rimborso da eccedenza da sgravio. Vediamoli entrambi Il rimborso da eccedenza di pagamento avviene nel caso in cui il contribuente abbia versato somme in eccesso superiori a 50 euro. In questa fattispecie, Equitalia provvede a notificare una comunicazione di rimborso. Se entro 3 mesi dalla comunicazione il contribuente non ritira le somme presso uno degli sportelli indicati o non autorizza il bonifico, Equitalia versa tale importo all'ente cui si riferisce l'erroneo versamento. Da quel momento il contribuente che vuole ottenere il rimborso dovrà [ ... leggi tutto » ]


Equitalia e cartelle esattoriali » il riepilogo

12 Dicembre 2013 - Gennaro Andele


Dal 1° gennaio 2013, nei casi di riscossione coattiva di debiti fino a 1000 euro, la legge di stabilità 2013 ha previsto che non si può procedere alle azioni cautelari ed esecutive prima che siano trascorsi 120 giorni dall'invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio delle iscrizioni a ruolo. In sostanza, con questa nuova disposizione è stata abolita la disciplina contenuta nell'art. 7 del decreto legge n. 70/2011, che prevedeva, prima di intraprendere le misure cautelari ed esecutive sui debiti fino a 2.000 euro, l'obbligo di inviare al debitore due solleciti di pagamento, di cui il secondo a distanza di almeno sei mesi dal primo. [ ... leggi tutto » ]


L’annullamento di un atto di annullamento non comporta la riviviscenza dell’originario atto impositivo

15 Ottobre 2013 - Tullio Solinas


Una volta che l'Amministrazione finanziaria abbia disposto l'annullamento dì un atto di irrogazioni sanzioni, un successivo provvedimento della stessa Amministrazione che invalidi il precedente annullamento è idoneo a far rivivere l'originario atto impositivo annullato senza la necessità di adottare un nuovo avviso in sostituzione? A questo quesito ha risposto la Corte di Cassazione, sezione Tributaria, con sentenza numero 22827/13. Secondo gli ermellini, il potere della pubblica amministrazione di provvedere in via dì autotutela ad "annullamento di Ufficio" o alla "revoca" degli atti illegittimi od infondati è espressamente riconosciuto dalla legge vigente. Infatti, il decreto ministeriale 11 febbraio 1997 numero 37 articolo l, rimette a decreti del Ministero delle Finanze: l'indicazione degli organi dell'Amministrazione finanziaria competenti per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio o di revoca; i criteri di economicità sulla base dei quali si inizia o si abbandona l'attività dell'amministrazione. Peraltro, nessuna legge, nel sancire e disciplinare il potere d'ufficio [ ... leggi tutto » ]


Cartella esattoriale pazza e richiesta di sospensione » mini guida

11 Ottobre 2013 - Andrea Ricciardi


Cartella esattoriale pazza e richiesta di sospensione » Perchè pazza? A chi non è capitato di ricevere una cartella esattoriale da Equitalia a sorpresa? La classica cartella pazza per intenderci, che fa perdere molto tempo al contribuente che deve discolparsi agli occhi del Fisco per non dover pagare di più o ripetere un pagamento già effettuato. Ma perchè si dice appunto, cartella pazza? Accade ad esempio in caso di: errore di persona; evidente errore logico o di calcolo; errore sul presupposto dell'imposta; doppia imposizione; mancata considerazione di pagamenti regolarmente avvenuti; mancanza di documentazione successivamente sanata (non oltre i termini di decadenza); sussistenza dei requisiti per fruire di deduzioni, detrazioni o regimi agevolativi, precedentemente negati; errore materiale del contribuente facilmente riconoscibile dall'amministrazione; mancata notifica del cosiddetto atto presupposto (cioè preventiva richiesta di pagamento); prescrizione del termine per la notifica della cartella. Cos'è la sospensione di una cartella esattoriale Sospendere la cartella [ ... leggi tutto » ]


Sospensione della riscossione – semplice ed immediata se il creditore concede lo sgravio

27 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Sospensione della riscossione della cartella esattoriale - La direttiva Equitalia In base ad una direttiva emanata da Equitalia  il 6 maggio 2010, qualora il contribuente sia in grado di produrre un provvedimento di sgravio o di sospensione emesso dall'ente creditore in conseguenza della presentazione di un'istanza di autotutela, una sospensione giudiziale oppure una sentenza della magistratura, o anche un pagamento effettuato in data antecedente alla formazione del ruolo in favore dell'ente creditore, la riscossione sarà immediatamente sospesa. Entro i successivi dieci giorni, l'agente della riscossione porterà all'attenzione dell'ente creditore la documentazione consegnata dal debitore, al fine di ottenere conferma o meno dell'esistenza delle ragioni di quest'ultimo. In caso di silenzio degli enti, le azioni volte al recupero del credito rimarranno comunque sospese. Si legge infatti nella direttiva inoltrata dal direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, agli amministratori delegati ed ai direttori generali delle società partecipate: Qualora  il contribuente, in occasione [ ... leggi tutto » ]