assegno - clausole e situazioni particolari


Vaglia circolare non incassato e prescritto – come il richiedente può ottenere la restituzione dell’importo

2 Giugno 2014 - Simonetta Folliero


Il regolamento recante le norme sui servizi di Bancoposta stabilisce che: Il trasferimento di fondi mediante vaglia postale si perfeziona con la consegna del vaglia postale al beneficiario; Il credito incorporato nel vaglia postale si prescrive il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione; Ai vaglia postali si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni applicabili all'assegno circolare. Se il vaglia è nominativo (non trasferibile) colui che, a suo tempo, ne ha richiesto l'emissione può chiedere a Poste Italiane il rimborso della somma di denaro servita per formare la provvista necessaria all'emissione del titolo che si sia successivamente prescritto (31 dicembre del secondo anno successivo a quello di emissione) senza che il beneficiario lo abbia incassato. Se, invece, si tratta di un vaglia circolare, è necessario far riferimento alla legge 266/2005, secondo la quale gli importi degli assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione del relativo diritto [ ... leggi tutto » ]


Assegno non trasferibile pagato a soggetto diverso dal beneficiario

30 Maggio 2014 - Simonetta Folliero


Assegno non trasferibile pagato a soggetto diverso dal beneficiario - la banca deve effettuare nuovo pagamento a beneficiario Come è noto, la legge assegni precisa che la banca che paga un assegno non trasferibile a persona diversa dal beneficiario risponde del pagamento. Per giurisprudenza consolidata, ove la banca girataria per incasso di assegno, munito di clausola di intrasferibilità, abbia eseguito il pagamento nei confronti di un soggetto non creditore, pur legittimato in modo apparente (ad esempio, un fiduciario) essa è tenuta ad un nuovo pagamento nei confronti dell'effettivo e legittimo beneficiario. Infatti, per poter essere pagato a persona diversa dal beneficiario, l'assegno non trasferibile deve presentare il mandato all'incasso apposto sul titolo stesso, con l'indicazione del soggetto e della sua qualità di rappresentante del beneficiario. Assegno non trasferibile - l'approvazione tacita dell'estratto di conto corrente non si estende al pagamento effettuato a soggetto diverso dal destinatario È, infine, la presunzione [ ... leggi tutto » ]


Assegno con firma falsa? » l’istituto di credito deve risarcire cliente

23 Aprile 2014 - Giovanni Napoletano


Assegno con firma falsa? » L'istituto di credito deve risarcire cliente La banca deve risarcire il proprio cliente nel caso in cui abbia pagato a vista un assegno, ad un truffatore, con la firma del correntista perfettamente contraffatta. Ai fini della valutazione della responsabilità della banca nel mancato riconoscimento di un assegno falso, infatti, è compito del giudice chiamato in causa indagare l'oggettiva difficoltà nel rilevamento secondo la diligenza dell'«accorto banchiere», attraverso una valutazione delle competenze che non possono essere «cristallizzate nel tempo» ma, al contrario, devono basarsi sulla «condotta esigibile, in quel dato momento storico e in quel particolare contesto», prescindendo dal possesso di particolari apparecchiature specialistiche. Questo, riassunto in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 6513/14. La banca è tenuta a risarcire il correntista se ha pagato un assegno con la firma del proprio cliente falsificata La banca è tenuta al risarcimento danni anche se [ ... leggi tutto » ]


Assegno già emesso » si può chiedere all’istituto di credito di non pagarlo più?

17 Aprile 2014 - Gennaro Andele


Una banca deve eseguire l'ordine impartito dal proprio cliente di non pagare più l'assegno già emesso. Purtroppo, però, dell'eventuale protesto resta unicamente responsabile il correntista. Chi ha già emesso un assegno può, in un momento seguente alla consegna, ordinare al proprio istituto di credito di non pagarlo più? Se si, quali sono le conseguenze? Cosa succede nell'eventualità di un protesto? Scopriamolo nel prosieguo dell'articolo. Si può chiedere alla banca di non pagare un assegno già emesso? Partiamo da un piccolo esempio: il signor Rossi ha dato al signor Bianchi un assegno, a titolo di pagamento per una prestazione che questi avrebbe dovuto compiere, ma poi, resosi conto dell'inadempimento di quest’ultimo, ha ordinato al direttore della propria banca di non pagare più il titolo. È fattibile questa pratica? Certamente si, ma con alcune riserve. Per cominciare, bisogna fare una distinzione a seconda del momento in cui il cliente chiede al proprio [ ... leggi tutto » ]


Assegno » la banca può rifiutarsi di cambiarlo se non siete correntisti?

7 Aprile 2014 - Andrea Ricciardi


Una banca non può rifiutarsi di cambiare un assegno bancario a vista solo perché il beneficiario è sprovvisto di conto corrente presso l'istituto di credito. La normativa vigente, regolarizzata dall'articolo 31 del Regio Decreto 1736/1933, chiarisce che ogni assegno bancario è pagabile a vista. Ma, sebbene la legge disponga ciò, può capitare che, a volte, il personale dell'istituto di credito possa opporre resistenza all'immediato cambio del titolo in denaro. Questo accade, in particolare, quando la filiale non conosca personalmente il presentatore dell'assegno o, ancora più spesso, se quest’ultimo non abbia aperto un conto corrente presso la banca. La ragione di questa, scomoda, prassi sta nel fatto che la banca è responsabile direttamente se paga l'assegno a una persona non legittimata a riscuoterlo. Bisogna dire, però, che questa non è una valida motivazione per impedire il pagamento del titolo, visto, appunto, il diritto del beneficiario di ricevere il denaro. Al massimo [ ... leggi tutto » ]