assegno - clausole e situazioni particolari


Girata in bianco e girata piena di assegno trasferibile – implicazioni per il beneficiario

4 Ottobre 2014 - Simonetta Folliero


Com'è noto, la girata di un assegno trasferibile (quindi con importo facciale minore di mille euro) può essere piena o in bianco. Si dice piena se insieme alla firma di colui che gira l'assegno (girante) viene apposta anche l'indicazione del giratario, ovvero del nuovo beneficiario. E' in bianco, qualora il girante non indichi il giratario, ovvero il nuovo soggetto beneficiario legittimato ad incassare l'assegno. Quest'ultimo, in caso di girata piena, deve essere univocamente identificabile con nome, cognome e data di nascita. Esempio di girata in bianco è quella che il beneficiario dell'assegno (indicato direttamente dal traente che emette l'assegno o indirettamente dal girante) appone nel momento in cui presenta l'assegno all'incasso, essendo tale adempimento necessario per esimere il trattario (la banca, o l'ufficio postale) che effettua il pagamento, da ogni responsabilità al riguardo. Dopo questa breve premessa, supponiamo che un assegno trasferibile venga emesso dal traente a favore del soggetto [ ... leggi tutto » ]


Pagamento con assegno » il creditore può rifiutarlo esclusivamente per giustificato motivo

2 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


Il creditore può rifiutare il pagamento di una pendenza, da parte del debitore, tramite assegno? Si, ma solo se sussiste un giustificato motivo. Il creditore può rifiutare il pagamento del prezzo mediante assegni bancari, solo per giustificato motivo. Tale giustificazione può risiedere nell'incertezza circa la provenienza dei titoli e nella difficoltà di verificarne la copertura degli stessi. Questo l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 20643/14. La questione è particolarmente spinosa: qualora il debitore pretenda di corrispondere il dovuto al proprio creditore con un assegno, quest'ultimo può rifiutarsi di accettare questo tipo di pagamento? Ebbene, da quanto si evince dalla pronuncia esaminata, il creditore può rifiutare il pagamento del prezzo mediante assegni bancari, ma solo se ha un giustificato motivo per farlo. Per giustificato motivo può intendersi, ad esempio, il dubbio sulla provenienza del titolo o la difficoltà di verificarne la copertura. Nell'emanare il verdetto, piazza Cavour si è [ ... leggi tutto » ]


Il pagamento del debito con assegno non circolare spedito al creditore estingue l’obbligazione salvo buon fine

1 Ottobre 2014 - Ludmilla Karadzic


L'assegno bancario o postale inviato tempestivamente al creditore e avente ad oggetto un importo corrispondente alle somme capitali e ai relativi interessi come dovute all'epoca del pagamento, costituisce, secondo la più recente giurisprudenza di legittimità, idoneo modo di estinguere l'obbligazione, senza che occorra un preventivo accordo tra le parti. Peraltro, l'eventuale rifiuto del creditore a ricevere ed incassare l'assegno bancario e ad avviare azione esecutiva, costituisce comportamento contrario a buona fede laddove il motivo addotto sia individuato solo nella circostanza che il pagamento del debito sia avvenuto tramite un assegno non circolare. L'estinzione dell'obbligazione, con l'effetto liberatorio del debitore, si verifica quando il creditore acquista concretamente la disponibilità giuridica della somma di denaro ricadendo eventualmente sul debitore il rischio del mancato pagamento dell'assegno bancario o postale (quindi, salvo buon fine). Per di più, poiché il concetto di domicilio del creditore non coincide con il domicilio anagrafico riconducìbile alla persona fisica, [ ... leggi tutto » ]


Assegno bancario – legittimo il rifiuto al pagamento opposto dalla banca in situazione di palese conflitto di interesse

15 Settembre 2014 - Simonetta Folliero


La sottoscrizione apposta sull'assegno deve contenere, fra l'altro, il nome e il cognome di colui che si obbliga. E' pertanto evidente che, quando la sottoscrizione viene apposta in nome altrui, la qualità di rappresentante del sottoscrittore deve essere esplicitata sul titolo con indicazioni idonee a rendere evidente ai terzi l'identità del soggetto rappresentato. Supponiamo, adesso, che il legale rappresentante della società A, che indicheremo con C, ponga all'incasso un assegno bancario da lui sottoscritto, emesso sul conto corrente di detta società in favore della società B, della quale C è socio unico e legale rappresentante. La domanda che ci si pone è se la banca possa rifiutarsi di pagare l'assegno nel caso in cui chi firma (C) risultasse essere in palese conflitto di interessi con il soggetto giuridico (la società A) sul conto corrente del quale l'assegno viene emesso. La risposta è affermativa: la banca è tenuta a verificare, in [ ... leggi tutto » ]


Falsificazione di assegni postali rilevabile ad occhio nudo – per il pagamento è responsabile poste italiane anche se il cliente omette la denuncia tempestiva

4 Luglio 2014 - Ornella De Bellis


In ipotesi di pagamento di assegni postali a firma apocrifa, Poste Italiane è da ritenersi responsabile quando l'alterazione del titolo sia rilevabile ad occhio nudo, in base alle conoscenze del soggetto professionale di diligenza media, che non possiede, al momento della presentazione del titolo, particolari attrezzature strumentali o chimiche per rilevare la falsificazione, né è tenuto a mostrare le qualità di un esperto grafologo. Inoltre, se la falsità dell'assegno postale è visibilmente rilevabile dal confronto tra la firma apposta sui titoli e quella depositata dal cliente all'apertura del conto corrente, l'eventuale omessa denuncia tempestiva del furto del libretto degli assegni postali da parte del cliente è assorbita dalla negligenza di Poste Italiane. Così si sono espressi i giudici di legittimità con la sentenza numero 15145/14. [ ... leggi tutto » ]