assegno - clausole e situazioni particolari


Compravendita automobile – anche un assegno circolare può nascondere la truffa

2 Aprile 2014 - Ornella De Bellis


Può accadere che si venda l'automobile e si pretenda, per evitare di incappare in una truffa, il pagamento con un assegno circolare. Per maggiore scrupolo, ci si reca anche in banca per chiedere all'impiegato allo sportello di verificare la validità del titolo. Solo dopo le rassicurazioni ricevute circa la regolarità dell'assegno circolare, si consegna il libretto di circolazione. Prudenza da manuale. Ma, purtroppo, non basta. Capita che il giorno seguente la banca ci comunichi che l'assegno circolare non sarebbe stato onorato in quanto oggetto di un tentativo di falsificazione ai danni della banca emittente. Il titolo, pur sottoposto all'esame del cassiere, infatti, si caratterizzava per la presenza di due significative grossolane anomalie. Per un verso, il circolare, apparentemente emesso da una notissima banca popolare, recava dattiloscritto l'articolo "la" anteposto al nome della banca. In secondo luogo il numero dell'assegno indicato nel corpo del titolo risultava palesemente difforme da quello stampigliato [ ... leggi tutto » ]


Assegno scoperto – la banca può pagarlo concedendo un fido e imputando a copertura i successivi ratei di pensione o stipendio accreditati

1 Aprile 2014 - Lilla De Angelis


Può accadere che la banca provveda al pagamento di un assegno parzialmente privo di fondi e che successivamente, per assicurarsi l'immediato rientro dall'esposizione debitoria così formatasi, la banca incameri i ratei del trattamento pensionistico o dello stipendio del traente, unici suoi redditi percepiti e mensilmente accreditati sul proprio conto corrente. La domanda che ci si pone è questa: può il cliente lamentarsi delle gravi difficoltà finanziarie e della situazione di indigenza conseguenti all'indisponibilità del reddito stipendiale o previdenziale, sostenendo che la banca avrebbe invece dovuto avviare le normali procedure di protesto dell'assegno e di segnalazione al CAI? Le istruzioni di vigilanza per le banche non escludono univocamente la possibilità che si possa procedere al pagamento nonostante l'incapienza del traente: Gli assegni tratti sulla banca possono essere pagati soltanto se emessi nei limiti delle disponibilità di conto ovvero nell'ambito del fido accordato al cliente o del margine di sconfinamento concedibile in [ ... leggi tutto » ]


Clonazione di un assegno – la banca è sempre responsabile

1 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Può capitare che, a seguito di una verifica on line del vostro estratto conto, vi accorgiate dell'addebito di un assegno mai emesso e che il titolo di credito addebitato risulti contrassegnato dallo stesso numero di matricola di un modulo del carnet ancora in vostro possesso. Correte trafelati in banca e vi sentite spiegare dal solito direttore tracotante che: la verifica del titolo prodotto è avvenuta in maniera conforme alla diligenza del buon banchiere, non essendo stato rilevato alcun segno d'alterazione, contraffazione o altre difformità; la sottoscrizione dell'assegno è conforme alla vostra firma, come rappresentata dal relativo specimen; sussiste, evidentemente, un difetto di custodia del carnet degli assegni da parte vostra. Insomma, secondo lui, il conto corrente si è alleggerito, l'assegno non è stato mai emesso, nè rubato o smarrito, ma la colpa di quanto accaduto è, inspiegabilmente, soltanto vostra! Siamo, evidentemente, di fronte al caso di una clonazione pressoché perfetta [ ... leggi tutto » ]


Un assegno circolare non può essere incassato presso una banca diversa da quella emittente

1 Aprile 2014 - Carla Benvenuto


In merito all'eventuale diritto alla negoziazione di un assegno circolare emesso da altra banca, occorre riferirsi alle norme contenute nel regio decreto 1933 numero 1736, che non impongono alle banche un siffatto obbligo. Certo, il titolo può essere negoziato anche presso una banca diversa da quella emittente; ma ciò avviene sulla base di specifiche convenzioni di corrispondenza, contenenti patti che vincolano le banche partecipanti alla reciproca negoziazione dei titoli rispettivamente emessi e ciò, al fine di favorirne la diffusione e moltiplicare gli sportelli presso i quali i titoli possono essere negoziati. In tale ipotesi sussisterebbe un vero e proprio obbligo di negoziazione a carico delle banche contraenti, anche se a rischio della banca che la effettua. In ogni caso è pacifico che, anche ove sussista una convenzione siffatta, il vincolo concerne unicamente i rapporti interni fra le banche e non il terzo portatore, che non potrebbe pretendere la negoziazione del [ ... leggi tutto » ]


Pagamento di assegno rubato o smarrito con firma falsa – può esserci concorso di responsabilità fra banca e cliente

1 Aprile 2014 - Ludmilla Karadzic


Ci occupiamo, in questo articolo, di incasso di assegni bancari con firma apocrifa, avvenuto in data antecedente alla denuncia sporta alle autorità competenti dal cliente a cui era stato consegnato il carmet. Verranno esaminati i comportamenti della banca e del cliente sotto il profilo della diligenza e della correttezza, al fine di individuare i profili di responsabilità delle parti. Ebbene, il pagamento dell'assegno da parte della banca trattaria si inquadra nell'ambito della convenzione d'assegno collegata al rapporto di conto corrente. La diligenza richiesta alla banca deve identificarsi con la diligenza tipica del buon banchiere, in relazione alla preparazione media esigibile da un operatore professionale del settore. La banca, dunque, deve essere ritenuta responsabile per aver pagato un assegno falsificato nella firma di traenza qualora la falsità sia riconoscibile dopo un diligente esame, ancorché a vista. Tali principi valgono non solo per l'ipotesi in cui l'assegno sia presentato dal prenditore direttamente [ ... leggi tutto » ]