Cambiali ed assegni post datati - nelle mani delle società di recupero crediti nuocciono gravemente alla salute del debitore!


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Sono protestata da quasi un anno e mezzo e non sono riuscita ancora a saldare il mio debito. Dopo lettere intimidatorie da parte delle societa recupero crediti, visite di procuratori ed agenti esattoriali, ufficiali giudiziari, sono ancora col dubbio di quanto possa ancora resistere all’avviso di un pignoramento e quanto possa restare ancora protestata.

Il prestito è stato preso nel 2004, pagate solo 10 bolettini e basta. Quindi è stato cambializzato nel 2008, pagate 12 cambiali, scoperte 48 per un ammontare di 17000. Cosa ancora mi puo sucedere?

risponde il consigliere debiti

Intanto resta protestata per cinque anni dalla levata del protesto, dell’ultima cambiale che la società cercherà di farsi pagare. Poi, tutto dipenderà da cosa lei possiede.

I creditori potranno ipotecare casa o procedere al pignoramento del quinto dello stipendio. Lei ha commesso un errore gravissimo. E le spiego perchè.

Accettare di cambializzare un debito è un pò come mettersi la corda al collo, e non c’è alcuna differenza fra cambiali ed assegni post datati. Entrambi molto nocivi per un debitore.

Alcune società di recupero crediti propongono, all’accettazione del debitore, un accordo transattivo che prevede una ipotesi a saldo e stralcio delle posizioni debitorie pregresse, con un abbattimento degli importi a capitale e una riduzione degli interessi maturati.

All’accordo transattivo si aggiunge, non di rado, un piano di rientro del debito basato su una rimodulazione degli importi e delle scadenze convenute nel contratto originario. Si tratta, in pratica, di un piano di rateazione tipico di una operazione di consolidamento dell’esposizione debitoria: rate di importo più contenuto a fronte di un periodo di ammortamento di durata maggiore.

Ecco, dunque, pronto il piano di rientro a saldo e stralcio dei debiti pregressi. E’ a questo punto che, il più delle volte, viene servita la polpetta avvelenata. Si chiama “cambializzazione del debito”.

Si propone, cioè, l’accettazione del “vantaggioso” accordo subordinandolo alla sola condizione che il debitore emetta cambiali, a beneficio della società di recupero crediti, in numero, importo e scadenze temporali che ricalcano quanto previsto nel piano di rientro a saldo e stralcio dei debiti pregressi.

17 Agosto 2013 · Chiara Nicolai

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Commenti e domande

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  • Anonimo 7 Gennaio 2019 at 18:34

    Ho un debito con Findomestic. Non pago da sei mesi allora a me sono arrivate lettere dove mi dicevano che il credito era decaduto Loro dicono ne hanno mandate 3. Ora il recupero crediti vuole cambiali firmate. Non so se conviene firmarle . Come mi devo comportare?
    Firmo o aspetto per lo stralcio, perchè recupero crediti dice che io non ho diritto allo stralcio.

    • Ludmilla Karadzic 8 Gennaio 2019 at 02:08

      Lo stralcio non è un diritto del debitore: si arriva a questa soluzione quando il creditore capisce che non può escutere il debitore perché questi è nullatenente e non ha un lavoro e decide di accontentarsi di pochi soldi, maledetti e subito.

      Se può aspettare, le conviene non firmare cambiali ed attendere che il creditore decida di accettare una soluzione transattiva a saldo stralcio del contenzioso.

  • Anonimo 3 Gennaio 2019 at 09:34

    Buongiorno e grazie per la risposta.
    A riguardo dei beni aggredibili non ho immobili a mio nome, vivo in una casa affittata , per ciò che riguarda stipendi sono un agente di commercio a partita i.v.a.
    Grazie.

    • Simone di Saintjust 3 Gennaio 2019 at 11:16

      E allora ha tutte le carte in regola per dettare le condizioni e non firmare cambiali, se vogliono la restituzione dell’importo a debito: a tale proposito si ricordi di richiedere un sostanzioso sconto (almeno il 70%) su quanto dovuto.

      In pratica, offra 4.800 euro (saldo stralcio), da restituire con bollettini postali in 60 rate (cinque anni) di 80 euro cadauna.

  • Anonimo 3 Gennaio 2019 at 00:10

    Ho 2 debiti con Agos, per un conto pin e una carta di credito per un totale di 16 mila euro.

    Non pagando da più di 6 mesi per il conto pin, mi è arrivata raccomandata da Agos con decadenza beneficio; per la carta arriverà a breve.

    Per rientrare dal debito sono stato contattato da un’agenzia di recupero che mi propone cambiali.
    Sono consapevole di avere un debito, non pagato non per malavoglia ma per problemi, ma cambiali non ne voglio firmare perché vuol dire avere un atto esecutivo sulla testa.

    Come posso comportarmi?.

    • Ludmilla Karadzic 3 Gennaio 2019 at 06:19

      Può tentare la sorte, rifiutandosi di firmare cambiali e concordando un piano di rientro con versamenti volontari tramite bollettino postale.

      Lei nulla riferisce riguardi i beni aggredibili (immobili, stipendio, pensione, conto corrente), ma se proprio le va male le pignoreranno lo stipendio, o la pensione. Che è lo scopo per cui le chiedono di sottoscrivere le cambiali.