Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Paolo Rastelli

Imposta di registro non pagata dal de cuius » per gli eredi non c'è solidarietà tributaria

Paolo Rastelli - 23 Ottobre 2014

Imposta di registro: per i debiti del de cuius gli eredi rispondono solo pro quota. Gli eredi rispondono dei debiti del de cuius, ai fini dell'imposta di registro, solo pro quota. Negata, quindi, la corresponsabilità solidale. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 22426/14. La Cassazione conferma che per gli eredi non c'è sempre solidarietà tributaria. Innanzitutto, cominciamo dicendo che l'imposta di registro è una particolare tassa richiesta dallo Stato Italiano quando si registrano alcuni atti all'Agenzia delle entrate. In particolare si presenta come una tassa quando l'erogazione riguarda un servizio, mentre si presenta come un imposta se l'erogazione è calcolata in una percentuale del valore economico dell'atto o del negozio. Successivamente, per capire l'importanza della pronuncia facciamo un passo indietro, chiarendo un particolare aspetto: in base alla regola della solidarietà tributaria, a ciascun erede può essere richiesto l'integrale pagamento di tutto il debito, salvo poi [ ... leggi tutto » ]

Obbligo di preavviso di iscrizione di fermo amministrativo e di ipoteca esattoriale

Paolo Rastelli - 21 Ottobre 2014

L'iscrizione di fermo amministrativo e l'iscrizione di ipoteca esattoriale devono essere preventivamente comunicati al debitore Sia l'iscrizione del fermo amministrativo sul veicolo del debitore che l'iscrizione di ipoteca esattoriale sull'immobile del debitore sono atti impugnabili. Pertanto, le iscrizioni di fermo amministrativo e di ipoteca esattoriale devono essere rese note al contribuente sulla base di un principio generale che assume l'obbligo della comunicazione di tutti gli atti lesivi della sfera giuridica del cittadino. Tali comunicazioni non vanno notificate ex post, ma devono necessariamente precedere la concreta effettuazione dell'iscrizione ipotecaria e del fermo amministrativo, e ciò perché esse sono strutturalmente funzionali a consentire e a promuovere il reale ed effettivo esercizio del diritto di difesa del contribuente a tutela dei propri interessi. Si tratta, d'altra parte, di una specifica attuazione del principio generale di trasparenza amministrativa, secondo il quale è d'obbligo la comunicazione dell'avvio del procedimento ai soggetti nei cui confronti il [ ... leggi tutto » ]

Accertamento fiscale tramite redditometro » illegittimo se si prova la simulazione nell'acquisto del bene

Paolo Rastelli - 13 Ottobre 2014

No all'accertamento tramite lo strumento del redditometro se si prova la simulazione nell'acquisto del bene: per il contribuente è sufficiente la dimostrazione del mancato passaggio di denaro. È illegittimo l'accertamento da redditometro fondato su un incremento patrimoniale che il contribuente ha dimostrato essere solo simulato. Tra le prove contrarie, infatti, è ammessa anche la dimostrazione che l'esborso non è avvenuto e che pertanto non sussisteva una reale disponibilità economica. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 21442/14. Da quanto si evince dalla suddetta pronuncia, al fine di contestare l'avviso di accertamento tramite redditometro, fondato sul metodo sintetico, il contribuente può far valere la simulazione degli atti da lui stipulati. In parole semplici, per smontare il redditometro, è possibile dimostrare che l'acquisto del bene è, in realtà, simulato e non vi è stato un reale passaggio di denaro. Praticamente, il contribuente deve provare che l'incremento patrimoniale è [ ... leggi tutto » ]

L'ente previdenziale può notificare la cartella esattoriale al debitore anche se ha già ottenuto un decreto ingiuntivo

Paolo Rastelli - 10 Ottobre 2014

Nessuna norma impedisce all'ente previdenziale di avviare la procedura di riscossione mediante iscrizione a ruolo ed emanazione della relativa cartella esattoriale, ancorché l'ente previdenziale abbia già ottenuto un titolo esecutivo giudiziale. Il principio è stato affermato dalla Corte di Cassazione, con sentenza 21239/14. Secondo quanto disposto dai giudici della Suprema Corte, la giurisprudenza di legittimità individua dettagliatamente quali sono i crediti degli enti previdenziali sottoposti al regime dell'iscrizione a ruolo e fissa una specifica disciplina della materia. La stessa, pertanto, è complementare rispetto alla disposizione legislativa, che pone una regolamentazione specifica relativa agli enti previdenziali. Dunque, gli Ermellini affermano che nessuna norma impedisce all'ente previdenziale di scegliere di avviare la procedura di riscossione mediante iscrizione a ruolo ed emanazione della relativa cartella esattoriale, ancorché l'ente previdenziale abbia già ottenuto un titolo esecutivo giudiziale, né contempla sanzioni sul piano della validità della cartella esattoriale [ ... leggi tutto » ]

Accertamento fiscale » occhio ai consumi di energia: l'agenzia delle entrate può servirsene

Paolo Rastelli - 7 Ottobre 2014

Accertamento fiscale: i consumi di energia in soccorso dell'Agenzia delle Entrate. Il fisco può ricorrere alle cosiddette presunzioni supersemplici per accertare l'esistenza di ricavi superiori a quelli contabilizzati dal contribuente. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 20897/14. Non è illegittimo presumere maggiori ricavi non dichiarati sulla base dei consumi di energia elettrica: l'accertamento fiscale induttivo operato dall'Amministrazione nei confronti di una ditta, per la Cassazione, non merita di essere dichiarato illegittimo perché il contribuente è incapace di fornire la prova dei fatti a fondamento della pretesa tributaria. A parere degli Ermellini, infatti, in tema di valutazione della prova presuntiva in ordine all'esistenza di maggiori ricavi, il Fisco può utilizzare qualsiasi elemento probatorio e può fare ricorso al metodo induttivo. Ciò, avvalendosi anche di presunzioni supersemplici, ovvero presunzioni prive dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, le quali determinano un'inversione dell'onere della prova. In tale fattispecie, [ ... leggi tutto » ]