lavoro e pensioni


Recupero tfr – ecco come ottenerlo tramite il fondo di garanzia inps quando l’azienda presso cui lavori presenta domanda di concordato preventivo

15 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


E' possibile recuperare il TFR (trattamento di fine rapporto) tramite il fondo di garanzia dell'INPS nel caso in cui la vostra azienda abbia presentato domanda di concordato preventivo. Quando l'azienda presso cui lavorate manifesta dei segnali di rischio potenziale come pagamenti insoluti, è bene cominciare a drizzare le antenne. Dunque, se il vostro datore di lavoro ha presentato domanda di concordato preventivo, per evitare il fallimento, come fare per recuperare il TFR? Innanzitutto, chiariamo che il concordato preventivo è uno strumento di soluzione della crisi d'impresa che si attua attraverso un accordo di natura negoziale tra l'impresa debitrice e i creditori, la cui volontà è espressa per maggioranze di credito, finalizzato al risanamento aziendale e alla ristrutturazione del debito. In parole povere, il concordato preventivo è la procedura concorsuale, prevista dalla legge fallimentare, grazie alla quale l'imprenditore per evitare il fallimento cerca di trovare un accordo con i creditori. In [ ... leggi tutto » ]


Licenziamento illegittimo » quantificazione del risarcimento danni al lavoratore

3 Ottobre 2014 - Genny Manfredi


Accertato il licenziamento illegittimo, come stabilire quanto è dovuto al lavoratore? La sentenza di condanna del datore di lavoro al pagamento di quanto dovuto al lavoratore, a seguito dell'accertamento della illegittimità del licenziamento, costituisce valido titolo esecutivo che non richiede ulteriori interventi del giudice per la quantificazione del credito, sicché la reintegrazione e la condanna al pagamento di un determinato numero di mensilità oppure delle retribuzioni dovutegli in virtù del rapporto non può chiedere in separato giudizio che tale condanna sia espressa in termini monetari più precisi. In questi casi, il requisito della liquidità è sufficiente a determinare il credito attraverso un calcolo aritmetico sulla base di elementi certi e positivi contenuti tutti nel titolo fatto valere, da identificarsi nei dati, assunti dal giudice come certi oggettivamente, già determinati quantitativamente, perché così presupposti dalle parti e pertanto acquisiti al processo, e non da elementi esterni ancorché presenti nel processo che [ ... leggi tutto » ]


Lavoro e periodo di comporto » nel calcolo vanno inclusi anche i giorni festivi

26 Settembre 2014 - Gennaro Andele


Lavoro e licenziamento: Il periodo di comporto include i giorni festivi. Nel calcolo del periodo di comporto vanno considerati anche i giorni festivi, se in quelli antecedenti o successivi il lavoratore è rimasto in malattia, in quanto si presume che la situazione clinica sia rimasta inalterata. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 20106/14. Per chi non lo sapesse, per comporto si intende quel periodo, la cui durata massima è fissata dai contratti collettivi, durante il quale il lavoratore assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro. Ebbene, a parere degli Ermellini, nel calcolo dei giorni di assenza utili a determinare il periodo di comporto devono essere conteggiati anche quelli non lavorativi, se questi ricadono all'interno di periodi di assenza di malattia. Per questi giorni, infatti, opera una presunzione di continuità della malattia, che può essere superata solo mediante una prova specifica contraria. [ ... leggi tutto » ]


Tfr: ogni mese in busta paga il 50% al lavoratore » ecco la nuova ipotesi del governo

26 Settembre 2014 - Patrizio Oliva


Subito metà Tfr in busta paga: nuovo piano del governo per risollevare i consumi. Ma quali possono essere le ricadute per le famiglie quando il lavoro termina? Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), detto anche liquidazione, viene di volta in volta chiamato in causa come la soluzione possibile di fronte alle difficoltà dei conti pubblici e i problemi delle singoli persone. Il Tfr vale ogni anno per tutti i lavoratori dipendenti nel complesso tra i 25 e i 26 miliardi. La novità che l'esecutivo vorrebbe portare a breve è quella di corrispondere ai lavoratori, ogni mese, il 50% del Tfr direttamente nelle loro buste paga. L'altra metà sarà invece lasciata alle imprese come è avvenuto sino ad ora. La misura, che dovrebbe durare due o tre anni, servirà a rilanciare i consumi e garantire agli italiani maggiore liquidità per spendere. Quali sarebbero gli effetti sulle retribuzioni? I potenziali aumenti dipendono [ ... leggi tutto » ]


Mobbing: pochi e sporadici atti persecutori non sorretti dall’intenzione di causare danni al lavoratore? » il reato non sussiste

23 Settembre 2014 - Andrea Ricciardi


Non sussiste il reato di mobbing se sul posto di lavoro sono stati effettuati pochi e sporadici atti persecutori non sorretti dall'intenzione di causare danni al dipendente. Il mobbing designa un complesso fenomeno consistente in una serie di atti o comportamenti vessatori, protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di un lavoratore da parte dei componenti del gruppo di lavoro in cui è inserito o dal suo capo, caratterizzati da un intento di persecuzione ed emarginazione finalizzato all'obiettivo primario di escludere la vittima dal gruppo. In mancanza di uno dei suddetti presupposti, sia sotto il profilo oggettivo che sotto quello soggettivo, non può configurarsi la condotta persecutoria. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 19782/14. Come accennato in altri interventi, con il termine mobbing si intende una forma di terrore psicologico sul posto di lavoro, esercitata attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti, da parte di [ ... leggi tutto » ]