successione eredità


Il cointestatario superstite a firma disgiunta non può movimentare il libretto di risparmio se gli eredi del de cuius non pagano l’imposta di successione

27 Novembre 2014 - Giovanni Napoletano


Com'è noto, con il contratto di deposito, la banca o Poste Italiane acquisiscono la proprietà delle somme depositate e si obbligano a restituirle al cliente alla scadenza del termine convenuto (depositi a scadenza fissa) ovvero a richiesta del depositante (depositi a vista), salva l'esigenza di rispettare un eventuale termine di preavviso (depositi con preavviso). A differenza dei saldi attivi su conto corrente bancario o postale, le somme conferite a deposito vengono remunerate con interessi più alti. Il libretto a risparmio rappresenta una tipologia di deposito. Il Collegio di coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha affrontato, nella decisione 5305/13, la questione relativa all'applicabilità della normativa fiscale, in tema di successione, nel caso di una richiesta di liquidazione avanzata dai cointestatari di un libretto di deposito a risparmio a firma disgiunta, a seguito del decesso di un altro cointestatario. Sia la giurisprudenza della Corte di cassazione, che quella dell'ABF, hanno sempre affermato [ ... leggi tutto » ]


Eredità » come funziona la successione per conti correnti ed autoveicoli intestati al de cuius: il vademecum

27 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


La prassi per la successione di conti correnti ed autoveicoli intestati al de cuius In materia di eredità, vi presentiamo un piccolo vademecum legato ad alcuni aspetti riguardanti il de cuius: oggi parliamo di successione di conti correnti ed autovetture intestate al soggetto deceduto. In seguito del decesso di una persona cara, è necessario esplicare alcune pratiche al fine della successione. A causa del dolore per la morte del proprio parente, spesso non si ha la lucidità per affrontare tutte le procedure che la burocrazia richiede. Nell'articolo, quindi, vi illustreremo qual è la prassi corretta da eseguire, necessariamente, per quanto riguarda la successione di conti correnti ed autoveicoli. Quando il conto corrente è intestato al de cuius Dopo il decesso si apre la successione del conto corrente del de cuius. Con la successione, i rapporti di conto corrente sono compresi nel patrimonio relitto e sarà trasferita agli eredi, i quali [ ... leggi tutto » ]


Usucapione del bene in comunione ereditaria

22 Novembre 2014 - Piero Ciottoli


Per quanto attiene il possesso di un bene insieme ad altri soggetti, il godimento esclusivo della cosa comune da parte di uno dei possessori non è, di per sé, idoneo a far ritenere lo stato di fatto cosi determinatosi funzionale all'esercizio del diritto di usucapione. La circostanza venutasi a creare, infatti, può essere conseguenza di un atteggiamento di mera tolleranza da parte degli altri soggetti, risultando necessario, a fini della usucapione, la manifestazione del dominio esclusivo sulla cosa comune da parte dell'interessato attraverso un'attività durevole, apertamente contrastante ed inoppugnabilmente incompatibile con il possesso altrui, gravando l'onere della relativa prova su colui che invochi l'avvenuta usucapione del bene. In particolare, il coerede che dopo la morte del de cuius sia rimasto nel possesso del bene ereditario, per rivendicare il diritto all'usucapione del bene ereditato è tenuto ad estendere tale possesso in termini di esclusività, il che avviene quando il coerede goda [ ... leggi tutto » ]


Usucapione del bene ereditato » per il possesso a discapito degli altri coeredi va dimostrato l’uso esclusivo

17 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Bene ereditato tra più coeredi: un erede per averne il pieno possesso, tramite usucapione, deve manifestarne pubblicamente l'uso esclusivo. Il coerede che dopo la morte del de cuius sia rimasto nel possesso del bene ereditario, può, prima della divisione, usucapire la quota degli altri eredi, senza necessità di interversione del titolo del possesso. A tal fine, egli, che già possiede animo proprio ed a titolo di comproprietà, è tenuto ad estendere tale possesso in termini di esclusività, il che avviene quando il coerede goda del bene in modo inconciliabile con la possibilità di godimento altrui e tale da evidenziare una inequivoca volontà di possedere uti dominus e non più uti condominus, non essendo sufficiente che gli altri partecipanti si astengano dall'uso della cosa comune. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24214/14. Da ciò che si evince dalla suddetta pronuncia, il coerede può diventare esclusivo padrone [ ... leggi tutto » ]


Divisione di uno o più immobili ereditati tra più coeredi » la corte di cassazione fa chiarezza

29 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


Divisione ereditaria di beni immobili Divisione ereditaria di beni immobili: la Cassazione ne chiarisce la natura. L'art. 720 c.c., nel prevedere l'assegnazione al coerede del bene immobile oggetto di divisione, costituisce una deroga al principio della divisione in natura dei beni, applicabile solo nei casi tassativamente elencati dalla norma e riferibile esclusivamente alle ipotesi in cui singole unità immobiliari siano considerate indivisibili, non potendo invece trovare applicazione alle ipotesi in cui vi sia una pluralità di beni immobili, laddove è possibile procedere ad un progetto di divisione che consente l'assegnazione in natura di porzione di beni ereditari a ciascun condividente. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 406/14. Da ciò che si evince dalla suddetta pronuncia, vi è una disciplina differente sulla divisione ereditaria a seconda che vi sia uno solo o più immobili. Nell'ultima fattispecie, infatti, occorre valutare l'ipotesi di assegnare ad ogni coerede una [ ... leggi tutto » ]