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Carta di credito prepagata – una soluzione percorribile per chi ha subito un protesto

16 Agosto 2013 - Chiara Nicolai


La carta prepagata è uno strumento rilasciato a fronte di un versamento anticipato di fondi effettuato all'emittente. Essa incorpora il potere d'acquisto pagato in via anticipata dal titolare della carta e viene emessa da banche, nel caso in cui la carta sia spendibile presso una molteplicità di esercenti (carta a spendibilità generalizzata), ovvero direttamente da fornitori di beni e servizi (es. pedaggi autostradali, servizi di telefonia); in questo ultimo caso, la carta può essere utilizzata esclusivamente per il pagamento di acquisti effettuati presso lo stesso emittente (carta fidelity o monouso). Per il rilascio della carta prepagata non è necessaria la titolarità di un conto corrente né viene effettuata da parte dell'emittente una valutazione di solvibilità del prenditore della carta. Sul mercato sono disponibili sia carte “anonime” sia carte “nominative”. Entrambe, per motivi di sicurezza, hanno limiti di spesa. Le prime attualmente possono avere un valore spendibile fino ad un massimo [ ... leggi tutto » ]


Cosa è il registro informatico dei protesti (r.i.p.)

24 Luglio 2013 - Ludmilla Karadzic


Il Registro Informatico dei Protesti, introdotto con legge 18 agosto 2000, numero 235, consente alle Camere di Commercio di provvedere alla pubblicazione ufficiale dell'Elenco Protesti sostituendo la pubblicazione cartacea dell'elenco già effettuata dagli stessi enti ai sensi della Legge 12 Febbraio 1955, numero 77. Il Ministero delle Attività Produttive, attualmente Ministero dello Sviluppo Economico, con il decreto ministeriale9 agosto 2000, numero 316, ha dato attuazione al Registro Informatico dei Protesti, intendendo così assicurare la completezza, l'organicità e la tempestività dell'informazione dei protesti cambiari su tutto il territorio nazionale. Nel Registro sono iscritti i dati relativi a: protesti per mancato pagamento di assegni bancari, assegni postali, cambiali, tratte accettate e vaglia cambiari. Le notizie del Registro sono conservate per cinque anni dalla data di iscrizione. Il Registro Informatico dei Protesti è accessibile al pubblico presso i terminali delle camere di Commercio o sui terminali remoti collegati al sistema informativo delle stesse. [ ... leggi tutto » ]


Assegno protestato » nessun risarcimento danni al correntista

23 Luglio 2013 - Carla Benvenuto


Nessun risarcimento danni al correntista che cita la banca per il protesto di un assegno Nessun risarcimento del danno per il correntista che emette un assegno, il quale viene successivamente protestato a causa dell'incapienza del conto corrente. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale, con la sentenza 3286/13, ha sancito che: In caso di incapienza del conto corrente, non sussiste una posizione di interesse legittimo del correntista, consistente nel legittimo affidamento dello stesso di essere avvertito della presenza dell'assegno, al fine di evitare ancora una volta la levata del protesto. In tal caso, infatti, si è in presenza di un interesse di mero fatto del correntista, per nulla assimilabile ad un interesse legittimo. A parere degli Ermellini, quindi, l'interesse del correntista non riveste né la forma di diritto soggettivo, né quella di interesse legittimo, anche perché non sussiste alcun obbligo da parte della banca di informare il proprio [ ... leggi tutto » ]


Assegno rubato firma falsa e protesto illegittimo » colpa di banca e notaio

5 Luglio 2013 - Ludmilla Karadzic


Banca e notaio rispondono in solido dei danni subiti dai correntisti per un assegno rubato con successivo protesto illegittimo » Sentenza Cassazione Assegno rubato, firma non autentica e protesto illegittimo: istituto di credito e notaio rispondono dei danni per erronea indicazione del nominativo protestato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale con la pronuncia 8787/13, ha sancito che Se all'esito dell'esame esterno della firma di traenza è evidente la non corrispondenza della conformità documentale di essa allo specimen della firma depositato presso la banca dal correntista, l'istituto di credito non può limitarsi a dichiarare che rifiuta il pagamento dell'assegno perché è stato denunciato come rubato, ma ha l'obbligo di precisare chiaramente al pubblico ufficiale incaricato del protesto che il titolare del conto corrente è un soggetto diverso da quello il cui nome figura nella sottoscrizione dell'assegno e che tra il titolare del conto ed il traente non vi [ ... leggi tutto » ]


Protesto per assegno senza provvista – la banca puo’ non avvertire

7 Marzo 2013 - Stefano Iambrenghi


Protesto di un assegno per mancanza fondi - La banca non ha l'obbligo di avvertire il correntista Non esiste nessun obbligo, da parte della banca, di avvertire il correntista prima della elevazione del protesto di un assegno emesso per mancanza di fondi. In caso di incapienza del conto corrente, infatti, non sussiste una posizione di interesse legittimo del correntista, consistente nel legittimo affidamento dello stesso di essere avvertito della presenza dell'assegno, al fine di evitare ancora una volta la levata del protesto. Infatti, si è in presenza di un interesse di mero fatto del correntista, per nulla assimilabile ad un interesse legittimo. Questo è quanto deciso dalla Corte di Cassazione, che con la sentenza numero 3286 del 12 Febbraio 2013, ha sancito che: non sussiste un obbligo, da parte della banca, di informare il correntista dell'assegno e vuoto; il protesto, quale evento dannoso, non è riferibile alla condotta dell'istituto di [ ... leggi tutto » ]