esecuzione forzata o coattiva


Esecuzione forzata dei debiti e relativa procedura

14 Novembre 2012 - Simone di Saintjust


Come funzionano le procedure per l'esecuzione forzata dei debiti Vorrei sapere, se possibile, quali sono le procedure più utilizzate per l'esecuzione forzata dei debiti Procedure di esecuzione forzata Dipende da cosa ha in mano il creditore, se ha una fattura non pagata, allora deve prima rivolgersi al giudice per ottenere un decreto ingiuntivo. Se ha in mano una cambiale o un assegno, o una cartella esattoriale (Equitalia) - che sono titoli esecutivi, cioè in grado di dare avvio ad una esecuzione forzata senza prima passare da un giudizio che accerti l'esistenza del debito - allora basta un precetto, una comunicazione a pagare in un certo numero di giorni, passati i quali si procede al pignoramento senza ulteriori avvisi). Questo è lo schema: [ ... leggi tutto » ]


Precetto per cambiali protestate e probabile esecuzione forzata

5 Novembre 2012 - Lilla De Angelis


Cambiali protestate e precetto Sono creditore di 11 cambiali con scadenza ogni 15 del mese. Scadute senza pagamento e protestate le prime quattro, il mio avvocato ha inviato finalmente una lettera di precetto al debitore che l'ha ricevuta il 26 Agosto 2011. Sono trascorsi i dieci giorni ed il debitore continua a non pagare ed intanto sono scadute altre due cambiali. Nel caso in cui si proceda con l'esecuzione forzata perdo la somma contenuta nelle cambiali già scadute? Tale lentezza da parte del mio avvocato pregiudica il mio diritto di credito? Inoltre prima della scadenza di ogni cambiale devo notificare l'atto di precetto al debitore? Il precetto - Adempiere al titolo esecutivo entro un termine, non superiore a 10 giorni Il precetto è l'atto formale con cui il creditore intima al debitore di adempiere al titolo esecutivo entro un termine, non superiore a 10 gg. Scaduto il quale si potrà [ ... leggi tutto » ]


Esecuzione forzata contro il debitore principale ed il fideiussore

24 Ottobre 2012 - Ludmilla Karadzic


Esecuzione forzata in base a decreto ingiuntivo Esiste un decreto ingiuntivo del 1996 contro il debitore principale (dp) e il fideiussore (f) per 114 milioni di lire circa. Nel 1997 inizia l'esecuzione forzata contro il debitore principale che si finalizza con la vendita di un primo lotto a fine 2009, di un secondo lotto nel 2010 e dei restanti lotti nel 2011. A fine 2011 il tribunale emette un decreto di trasferimento verso il creditore di 103.000 euro circa a copertura delle spese e a parziale rimborso del credito coperto da privilegio (era di 94.000 euro circa, di cui 58.000 euro circa per debito originario e la differenza per interessi, e con i soldi ricavati dalla vendita vengono coperti solo 92.000 circa). Gli interessi inseriti nel credito privilegiato sono stati calcolati secondo norma di legge considerando nel primo triennio il tasso convenzionale (12.5%) e successivamente il tasso legale. La differenza [ ... leggi tutto » ]


Debiti con equitalia: esecuzione forzata per nullatenente?

20 Settembre 2012 - Andrea Ricciardi


Debiti con equitalia: esecuzione forzata per nullatenente? Sono una signora di 50 anni che ha ricevuto da equitalia intimazione di pagamento per un importo di circa 9000 euro per contributi e tasse non versate dal 2000 al 2008. Essendo stata titolare a suo tempo di una snc con mia cognata di un negozio di abbigliamento e quindi dismesso come attività nel 2007 per motivi economici. Chiaramente i debiti contratti non li ho potuti pagare perchè l'attività era a rotoli gia dall'inizio. Mio marito è tuttora disoccupato da 6 anni a questa parte (abbiamo la separazione dei beni) e ho due figli di cui uno maggiorenne con altra residenza. L'isee d'allora non supera i 3500 euro. Le cartelle mi intimano di pagare entro 5 giorni altrimenti attivano l'esecuzione forzata. Non abbiamo nessuna proprietà e nessun conto corrente. La mia domanda è in che cosa incorro? Quale conseguenza per i miei familiari? [ ... leggi tutto » ]


Conversione del pignoramento – ultima chance per il debitore

2 Novembre 2011 - Simone di Saintjust


Conversione del pignoramento - ultima "chance" concessa al debitore La conversione del pignoramento di cui all'articolo 495 del codice di procedura civile prevede la possibilità, per il debitore sottoposto ad esecuzione, di chiedere di sostituire alle cose o ai crediti pignorati una somma di denaro pari, oltre alle spese di esecuzione, all'importo dovuto al creditore pignorante e   ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese. Tale possibilità potremmo definirla un importante strumento che il legislatore ha progettato come ultima possibilità per il debitore di impedire che beni immobili o beni mobili appartenuti per una vita al debitore sottoposto ad esecuzione  vengano fagocitati dalla impietosa macchina del procedimento esecutivo; siffatto strumento è meglio noto come “conversione del pignoramento”e consente di liberare i beni mobili e immobili sottoposti a pignoramento mobiliare o immobiliare a fronte del versamento di una somma che ne prende le veci. Cosa è il pignoramento [ ... leggi tutto » ]