risarcimento danni - danno non patrimoniale


Danno morale, biologico, esistenziale – no a duplicazioni nel risarcimento del danno non patrimoniale

17 Ottobre 2015 - Annapaola Ferri


Il danno non patrimoniale si identifica con il danno determinato dalla lesione di interessi inerenti la persona non connotati da rilevanza economica e costituisce categoria unitaria non suscettibile di suddivisione in sottocategorie. Il riferimento a determinati tipi di pregiudizio, in vario modo denominati (danno morale, danno biologico, danno da perdita del rapporto parentale), risponde ad esigenze descrittive, ma non implica il riconoscimento di distinte categorie di danno. Per evitare duplicazioni nel risarcimento del danno non patrimoniale è necessario innanzitutto individuare i confini fra danno biologico da un lato e danno morale, danno da perdita del rapporto parentale, danno alla vita da relazione, danno da perdita della sessualità, danno estetico, dall'altro. In pratica quali pregiudizi ristora il risarcimento del danno biologico. In linea generale deve essere sempre ricompreso nel danno biologico qualsiasi danno (da perdita del rapporto parentale, alla vita da relazione, da perdita della sessualità, estetico) che comporta lesioni dell'integrità [ ... leggi tutto » ]


Criteri di liquidazione del danno non patrimoniale

16 Ottobre 2015 - Genny Manfredi


Nella liquidazione del danno non patrimoniale, quando manchino criteri stabiliti dalla legge, non è consentita la liquidazione equitativa pura, che non faccia riferimento a criteri obiettivi di liquidazione del danno che tengano conto ed elaborino le differenti variabili del caso concreto, allo scopo di rendere verificabile a posteriori l'iter logico attraverso cui il giudice di merito sia pervenuto alla relativa quantificazione, e di permettere di verificare se e come abbia tenuto conto della gravità del fatto, delle condizioni soggettive della persona, dell'entità della relativa sofferenza e del turbamento del suo stato d'animo. Per garantire non solo una adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto, ma anche l'uniformità di giudizio a fronte di casi analoghi, tra i criteri in astratto adottabili deve ritenersi preferibile il riferimento al criterio di liquidazione predisposto dal Tribunale di Milano al quale la Suprema Corte riconosce la valenza, in linea generale, di parametro di conformità della [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento del danno biologico – se il danneggiato muore in corso del giudizio di liquidazione

25 Agosto 2015 - Lilla De Angelis


Ove la persona danneggiata muoia nel corso del giudizio di liquidazione del danno per causa indipendente dal fatto lesivo di cui il convenuto è chiamato a rispondere, la determinazione dei danno biologico che gli eredi del defunto richiedano per diritto di successione va effettuata non più con riferimento alla durata probabile della vita futura del soggetto, ma alla sua durata effettiva. Per tenere conto della vita effettivamente vissuta dalla vittima, il giudice di merito adotterà il criterio della proporzione, secondo cui il risarcimento che si sarebbe liquidato a persona vivente sta al numero di anni che questi aveva ancora da vivere secondo le statistiche di mortalità, come il risarcimento da liquidare a persona già defunta sta al numero di anni da questa effettivamente vissuti tra l'infortunio e la morte. Quello appena riportato è l'orientamento dei giudici di legittimità che si rileva dalla lettura della sentenza 13331/15 della Corte di cassazione. [ ... leggi tutto » ]


Responsabilità del vettore aereo – l’eventuale danno non patrimoniale derivante dalla perdita del bagaglio deve essere provato

16 Luglio 2015 - Marzia Ciunfrini


In base alla Convenzione di Montréal sul trasporto aereo internazionale, ratificata anche dalla legge nazionale, la responsabilità del vettore per i danni derivanti dalla perdita del bagaglio è limitata a 1.164 euro. La domanda che ci si pone è se il limite previsto per i danni derivanti dalla perdita del bagaglio valga per i soli danni materiali, o anche per quelli non patrimoniali (ossia lo stress ed i disagi psicologici conseguenti alla indisponibilità degli oggetti personali, ad esempio). Al quesito hanno risposto i giudici della Corte di cassazione con la sentenza 14667/15. I giudici di legittimità hanno ritenuto, innanzitutto, che i danni derivanti dalla perdita del bagaglio non possano ascriversi alla fattispecie del c.d. danno da vacanza rovinata, che riguarda il diverso aspetto della responsabilità dell'organizzatore e del venditore per le obbligazioni assunte con la vendita di un pacchetto turistico. A giudizio degli ermellini, va poi osservato che la Convenzione [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento del danno non patrimoniale – ne ha diritto anche la fidanzata non convivente della vittima

1 Luglio 2015 - Marzia Ciunfrini


Gli stretti congiunti di una persona deceduta, in conseguenza illecito perpetrato da terzi, hanno diritto al risarcimento del danno morale direttamente sofferto, inteso come intima sofferenza. Il riferimento ai "prossimi congiunti" della vittima primaria, quali soggetti danneggiati, deve essere inteso a prescindere dall'esistenza di rapporti di parentela, affinità o coniugio giuridicamente rilevanti come tali. La Corte di cassazione (sezione penale, sentenza 46351/14), ha riconosciuto, infatti, la risarcibilità in astratto dei danni patiti dalla fidanzata non convivente della vittima primaria, riconducendola non tanto alla sussistenza di rapporti di parentela, di affinità o coniugio, quanto piuttosto alla sussistenza di un rapporto, tra due soggetti, che risulti caratterizzato da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti; con la conseguenza che, in tale prospettiva non è necessariamente richiesta la ravvisabilità di un rapporto di coniugio tra due soggetti legati sul piano affettivo. Pertanto, per "convivenza", in tema di risarcibilità del danno ai [ ... leggi tutto » ]