Telefonate moleste dai call center pubblicitari – Quando cambierà qualcosa?


Tutela consumatore - molestie da call center, tutela consumatore - molestie da call center e telemarketing aggressivo





Come ho avuto anche modo di leggere sul vostro blog, recentemente è entrata in vigore una normativa che tutela i consumatori dalle pressanti telefonate dei call center pubblicitari.

A mio avviso, però, non è cambiato nulla.

Sono continuamente tempestata, a tutte le ore dagli operatori, sia sul mobile che sul fisso, nonostante abbia immesso il mio numero nel registro delle opposizioni.

Ma cambierà qualcosa in futuro o si tratta della solita fuffa?

Come lei ha giustamente ricordato, il 4 febbraio 2018, è entrata in vigore la tanto aspettata, per i consumatori, normativa 5/2018 sulle chiamate indesiderate e potenziamento del registro delle opposizioni.

Bisogna notare, però, che sono necessari almeno 90 giorni affinché si concretizzino alcuni degli effetti previsti dalla disposizione legislativa.

Intanto, facciamo un excursus sulla normativa, che, anche se non del tutto completa, cerca comunque di dare un freno al telemarketing aggressivo.

In primis, c’è, e ci sarà, un potenziamento del registro delle opposizioni, grazie all’introduzione di numeri di telefonia mobile (in precedenza era possibile scrivere solo i numeri fissi) e anche quelli assenti dagli elenchi pubblici.

Una volta iscritti al registro, tutti i consensi dati in precedenza (sia online che offline) sono cancellati.

Inoltre, gli operatori dei call center devono indicare all’utente come hanno ottenuto i suoi dati personali (da elenchi pubblici o dall’acquisto di banche dati).

Comunque, uno degli aspetti del disegno di legge su cui il dibattito è stato più acceso è il cosiddetto “prefisso unico”.

Una prima versione della normativa prevedeva infatti che tutte le chiamate pubblicitarie fossero riconoscibili da un codice che sarebbe lo stesso per tutte le società di call center.

Purtroppo, però, come spesso accade, la lobby dei call center ha ottenuto un compromesso: il prefisso unico anti-scocciatori raddoppia, uno per riconoscere le chiamate commerciali ed un altro per le indagini statistiche.

Inoltre il testo consente ora agli operatori che non si adeguano al prefisso unico, la facoltà di usare una numerazione “ricaricabile” per consentire un contatto da parte del consumatore.

Entro il 5 maggio 2018, l’Agcom ha il compito di identificare i codici o prefissi indicati, mentre i call center dovranno adeguare le numerazioni telefoniche facendo richiesta di assegnazione delle relative numerazioni entro il 5 aprile.

Come detto nell’intro, alcune parti della legge richiedono i decreti attuativi per avere effetti, quindi occorre:

  1. attendere 90 gg per avere il prefisso specifico;
  2. sempre 90 gg per avere nuovo registro opposizioni;
  3. 6 mesi per cambiare le tariffe del registro.

Pertanto, bisogna armarsi di un po’ di pazienza: per un giudizio definitivo bisognerà verificare la concreta attuazione della legge, ma anche attendere l’entrata in vigore del Regolamento Europeo Privacy dal 25 maggio 2018.

21 Marzo 2018 · Gennaro Andele


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