Raccomandate indirizzate al debitore defunto

Il creditore deve verificare periodicamente l'esistenza in vita del proprio debitore e, in caso di accertato decesso, individuarne gli eventuali eredi












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Sono circa 7 anni che mandano raccomandate a nome di mio padre deceduto 7 anni per delle bollette non pagate e quella utenza l’ho chiusa già 5 anni fa): io non ho mai ritirato quelle raccomandate. Ma inviare raccomandate ad una persona morta, ha valore la notifica o potrei chiedere la prescrizione?

Il creditore ha il dovere di effettuare una ricerca anagrafica prima di notificare una diffida ad adempiere o un atto interruttivo dei termini di prescrizione al proprio debitore, perché se è vero che chi sottoscrive un contratto di fornitura si obbliga ad aggiornare il proprio creditore circa eventuali cambi di residenza, è anche vero che il debitore potrebbe essere deceduto e quindi va verificata la sua esistenza in vita. Entro un anno dal decesso, infatti, la notifica di un atto di diffida ad adempiere (in cui il creditore diffida il debitore ad adempiere agli obblighi assunti con la sottoscrizione del contratto di fornitura) può farsi agli eredi collettivamente e impersonalmente (articolo 477 del codice di procedura civile), nell’ultimo domicilio del defunto. Decorso l’anno dal decesso, il creditore deve risalire agli eredi, magari chiedendo al Comune di ultima residenza del defunto, uno stato di famiglia storico ed inviare qualsiasi comunicazione a ciascuno degli eredi, spesso debitori solidali se non c’è stata divisione dell’eredità (dove per eredità si intendono anche eventuali passività).

Inoltre, ci viene riferito che cinque anni fa è stata chiusa l’utenza: si presume che la chiusura sia stata effettuata in qualità di erede, il che equivale a notificare al creditore l’avvenuto decesso del creditore.

Se quanto sopra corrisponde agli eventi che si sono verificati, le raccomandate indirizzate al defunto che l’erede non ha ritirato non hanno alcuna valenza.

Decorsi 5 anni dalla data di scadenza delle eventuali bollette non pagate del defunto, l’erede può sicuramente invocarne la prescrizione, anche qualora il creditore individuasse gli eredi e inviasse loro le notifiche di debenza riconducibili al genitore defunto.

Ricordiamo, tuttavia, che a fronte di un decreto ingiuntivo notificato dal creditore all’erede (o agli eredi) l’intervenuta prescrizione del debito in capo al de cuius, va eccepita in fase di opposizione a decreto ingiuntivo.

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8 Dicembre 2023 · Ludmilla Karadzic

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