Prestito che non posso più rimborsare – Cosa può fare il creditore insoddisfatto?


Vorrei il vostro aiuto riguardo un prestito che non riesco più a rimborsare con Compass: ho pagato quasi un anno e dovrei pagarne altri quattro.





Vorrei il vostro aiuto riguardo un prestito che non riesco più a rimborsare con Compass: ho pagato quasi un anno e dovrei pagarne altri quattro.

Per la prima volta questo mese non riuscirò a pagare la rata mensile e non credo che ci riuscirò nemmeno nei mesi seguenti.

Sono senza lavoro, casa in affitto, senza proprietà di nessun tipo, nemmeno auto. Vorrei sapere:

1) Possono bloccare il saldo conto per la quota eccedente 1200 euro?

2) se mi bloccano il conto come faccio per le utenze che pago tramite conto?devo pagarle con il bollettino?

3) se verso sul conto soltando i soldi di affitto ed utenze mica possono prenderli?

4) se ho liquidità sulla postepay?

5) mio figlio (residente con me) ha un libretto postale con i suoi piccoli risparmi)rischia qualcosa?

6) possono venire a casa a pignorare tv pc ecc?

con Compass ho anche una carta revolving con fido di 4 mila euro che ho utilizzato, quindi secondo debito con Compass per un totale di 25 mila euro da pagare Purtroppo ho tentato ma proprio non riesco piu a pagare niente.

Non c’è nessun garante per i miei prestiti

Il creditore può prelevare l’intero saldo di conto corrente (compresi i fondi accreditati per poter far fronte ad eventuali addebiti periodici di pigioni e forniture domestiche di gas, luce, telefono o quant’altro), a meno che al debitore non venga accreditato, su quel conto corrente, lo stipendio o la pensione, nel qual caso (e, solo in quel caso) le somme accreditate possono essere pignorate, esclusivamente per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale (in altre parole devono essere lasciati sul conto corrente circa 1360 euro, secondo l’attuale importo dell’assegno sociale).

Dunque, se lei non lavora e non percepisce uno stipendio accreditato in banca o in posta, potrà esserle pignorato l’intero saldo di conto corrente.

Il conto corrente non viene bloccato (a meno che non sia stato sottoposto a sequestro dal giudice, ma non è il suo caso). Con il pignoramento del conto corrente, da un momento all’altro, lei vedrà assottigliarsi il saldo fino a capienza della somma a debito.

Pertanto, potrà continuare a pagare le bollette se residua l’importo necessario, oppure integrando la disponibilità di conto corrente dopo l’avvenuto prelievo.

Identico discorso vale per la liquidità disponibile nella carta di credito prepagata e ricaricabile Postepay.

Suo figlio, se non ha garantito o sottoscritto insieme a lei la richiesta di finanziamento, non corre alcun rischio.

In teoria il creditore può procedere con pignoramento presso la residenza, o il domicilio del debitore: ma deve trattarsi di azione esecutiva efficace che possa consentire il recupero del credito vantato; altrimenti tutto si riduce ad un aggravio di spesa per il creditore con nessuna possibilità di collocare proficuamente i beni pignorati (mobili o elettrodomestici e pc usati) all’asta. In pratica, di solito, il creditore agisce con pignoramento presso la residenza del debitore solo quando ha la ragionevole aspettativa di poter pignorare arredi di pregio, mobili di antiquariato, opere d’arte, gioielli, oggetti personali di lusso (ad esempio, orologi Rolex) e denaro contante.

31 Agosto 2018 · Simone di Saintjust


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