Prescrizione IMU – data di affidamento al vettore dell’avviso di accertamento, data di invio dell’avviso di accertamento e data di consegna al destinatario

L’IMU è un tributo locale che si prescrive entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in il tributo avrebbe dovuto essere versato: la data che deve essere presa in considerazione per la verifica dell’eventuale intervenuta prescrizione è quella di affidamento della comunicazione al vettore autorizzato (nella fattispecie Poste Italiane) da parte del Comune per la notifica al destinatario. Quindi, non la data di invio della raccomandata, né quella di consegna dell’avviso di accertamento al contribuente.

In caso di dubbi, può essere richiesta agli uffici comunali preposti alla gestione dei tributi locali, copia della relata di notifica dell’avviso di accertamento da cui si evince la data in cui il Comune ha consegnato a Poste Italiane l’avviso di accertamento per la notifica al debitore. In pratica, la data di affidamento del plico a Poste Italiane dovrebbe essere riportata sulla ricevuta della raccomandata.

Nell’eventualità in cui tale data risultasse successiva al 31 dicembre 2023, indipendentemente dalla data di invio o dalla data di consegna dell’avviso di accertamento al debitore, potrà essere eccepita l’intervenuta prescrizione dell’avviso di accertamento.

Dovrà essere allora presentato un ricorso amministrativo al Comune creditore entro 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento, con il quale si richiede il riconoscimento dell’intervenuta prescrizione della pretesa tributaria e lo sgravio del debito iscritto a ruolo.

Qualora entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso di accertamento il Comune non procedesse ufficialmente allo sgravio, occorrerà presentare ricorso giudiziale/reclamo alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado (ex Commissione Tributaria Provinciale – CTP).

8 Marzo 2024 · Giorgio Valli