Nuovo amministratore di srl e responsabilità patrimoniale nei confronti del fisco





Responsabilità patrimoniale dei soci e degli amministratori, responsabilità patrimoniale nelle società di persone





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Per debiti antecedenti di svariati anni tipo IVA, IRPEF, IRAP, risponde il nuovo amministratore: cioè se erano già accertati da anni e non recenti chi risponde, il nuovo amministratore? Parliamo di una SRL.

L’amministratore di una srl risponde dei debiti erariali e previdenziali (INPS), ancorché accertati negli anni precedenti il suo insediamento, se l’Agenzia delle Entrate riesce a dimostrare che, pur in presenza di disponibilità in cassa di fondi adeguati, l’amministratore non ha provveduto a rimborsare i crediti vantati dallo Stato a cui avrebbe potuto adempiere.

Insomma, la ratio è questa: un amministratore di srl, per stare tranquillo e dormire la notte, deve dare la massima priorità al pagamento dei tributi e dei contributi previdenziali, anche iscritti a ruolo e pretesi, nel passato, tramite avvisi di accertamento o di addebito immediatamente esecutivi, cartelle esattoriali, ingiunzioni fiscali eccetera, eccetera. Altrimenti ne risponde personalmente con i propri beni.

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22 Aprile 2019 · Andrea Ricciardi

Ma in caso di fallimento e se non c’era liquidità per saldare i vecchi debiti e se gli accertamenti erano vecchi di anni a nome della srl risponde con beni propri il nuovo amministratore?

Spesso cestiniamo domande come la sua, per il semplice fatto che non siamo in grado di fornire risposte certe: quando si tratta di una società di persone, i debiti erariali e non, restano in capo al socio. Nel caso di srl il socio cerca di pressare l’amministratore affichè conceda dividendi invece di pagare tributi e contributi. A volte va bene (l’amministratore conserva il mandato e il socio ingrassa il conto corrente), altre volte l’amministratore ci lascia le penne. Questione di fortuna e di circostanze astrali, più che altro.

Se così non fosse, si stabilirebbe un regime di impunità per le società a responsabilità limitata riguardo il pagamento di tributi e di contributi: mentre un creditore normale di una srl può reagire agli inadempimenti revocando fideiussioni e/o interrompendo le forniture, lo Stato resterebbe praticamente indifeso rispetto all’evasione continuata di IVA, IRPEF, IRAP, contributi dovuti all’INPS e premi assicurativi dovuti all’INAIL, a cui potrebbe opporre le solite, spesso inefficaci nel contesto di una srl, azioni esecutive tipo (pignoramento del conto corrente, pignoramento dei beni aziendali nei limiti del quinto, eccetera). Per questa ragione l’Agenzia delle Entrate cerca di responsabilizzare gli amministratori di srl: colpirne uno, per educarne cento.

Il fallimento non è una esimente: bisogna vedere come si è arrivati al fallimento. Se spulciando i bilanci storici si evince che sono stati distribuiti dividendi quando c’erano da pagare debiti erariali pregressi la questione di perseguire l’amministratore si potrebbe porre.

Qui, finisce la discussione: nessuno potrà dirle se, stante la situazione, può stare tranquilla o deve preoccuparsi: anche per i crediti prescritti bisogna sempre capire se al momento in cui lei era amministratrice poteva pagare, invece di redigere bilanci con la distribuzione di dividendi ai soci.

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22 Aprile 2019 · Ornella De Bellis

Parlo di srl unipersonale: la mia curiosità e se essendo una srl per accollare tutti i debiti antecedenti al nuovo amministratore poi fallito se serve in processo, una condanna.

A parte il reato tributario penale che si configura quando vengono superate le soglie fissate dalla legge per evasione di IRPEF e IVA e quello di bancarotta fraudolenta, la Corte di cassazione con la sentenza 39437/2014 ritiene che risponde per omesso versamento di quanto dovuto all’erario l’amministratore entrato in carica poco prima della scadenza del termine di pagamento, o di atti esecutivi, delle imposte pregresse.

Per i giudici di piazza Cavour, l’assunzione della carica di amministratore comporta, per comune esperienza, una minima verifica della contabilità, dei bilanci e delle ultime dichiarazioni dei redditi. Ove ciò non avvenga, è evidente che colui che assume la carica di amministratore si espone volontariamente a tutte le conseguenze che possono derivare da pregressi inadempimenti.

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22 Aprile 2019 · Rosaria Proietti

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