La compagnia che si finge ENEL e ti addebita 130 euro in conto corrente – Conoscete Switch Power?


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Qualche settimana fa sono stata contattata telefonicamente, presso la mia abitazione, da un’operatore, il quale affermava di lavorare per “Enel Energia Mercato Libero”.

Il ragazzo mi ha proposto di migliorare il mio attuale contratto di fornitura energetica, che era in scadenza, con una ottima riduzione mensile.

Inoltre, sapeva costo attuale e in che fascia rientrava il contratto che avevo stipulato con ENEL.

In più, durante la registrazione il ragazzo non ha chiesto nessun dato sensibile perchè erano già in loro possesso: questa per me ulteriore dimostrazione di essere in contatto effettivo con il mio fornitore.

Così, mi ha confermato l’invio della proposta di Enel Energia Mercato Libero via email-

Ho risposto che prima di decidere avrei atteso il ricevimento della sua email per analizzarne il contenuto.

Qualche giorno dopo, con mia grande sorpresa, ho notato sul mio conto corrente l’addebito di € 130,00 da parte di Switch Power srl, per servizi che non ho mai richiesto e che non ho mai autorizzato.

Che devo fare per riavere i soldi?

Come devo muovermi?

Se davvero, e non ho alcun motivo di dubitarne, lei non ha mai sottoscritto e trasmesso a chicchessia un modulo di autorizzazione all’addebito, allora le suggerisco di presentare un reclamo scritto (con raccomandata AR) alla banca presso la quale intrattiene il rapporto di conto corrente oggetto del prelievo in questione, intimandola a ricostituire il saldo comprensivo dei 130 euro, non avendo mai autorizzato l’addebito di tale somma e disconoscendo, fin d’ora, la firma apposta in qualsiasi documento che attestasse il contrario.

Trascorsi 30 giorni dalla data in cui le risulterà pervenuto il reclamo alla controparte, qualora i soldi illegittimamente prelevati non fossero stati riaccreditati in conto corrente, procederà con un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.

Il ricorso potrà essere trasmesso anche on line, utilizzando il form disponibile sul sito dell’Arbitro, consiste in una semplice memoria in cui vengono riepilogati i fatti (con gli allegati attestanti l’inoltro del reclamo alla controparte), prevede il solo esborso di 20 euro per i diritti di segreteria (che saranno restituiti in caso di accoglimento della domanda di risarcimento), non necessita di supporto legale.

Ulteriori info sulla procedura da seguire può trovarle qui.

17 Marzo 2018 · Giovanni Napoletano


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