ISEE coniugi non residenti di cui uno ha figli da altro matrimonio





Per inciso, è da un pezzo che non esiste l'obbligo di convivenza anagrafica per i coniugi.





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La mia situazione è questa, ero divorziata con figlia (avuta dal precedente matrimonio) a carico e secondo figlio avuto con il mio attuale marito (matrimonio contratto a nov. 2011).

Ieri mio marito è andato al mio comune di residenza per chiedere la residenza con me (non risultiamo conviventi) e al comune si è sentito rispondere che non c’è più l’obbligo di residenza per i coniugi, quindi si è fermato e ha lasciato la residenza al suo precedente indirizzo.

Ora mi chiedo per l’ISEE quali redditi devo indicare (il mio più il suo o solo il mio) e poi il nuocle familiare da quali persone è composto? Perchè per il primo figlio dovrebbe essere nucleo monogenitoriale con 2 figli a carico (visto che sono divorziata dal padre) mentre per il secondo figlio i genitori risultano coniugai ma non conviventi (se puesto è legalmente possibile).

Per inciso, è da un pezzo che non esiste l’obbligo di convivenza anagrafica per i coniugi.

Comunque, la questione da lei posta è assai semplice.

Due coniugi possono avere residenze anagrafiche distinte, e quindi appartenere a famiglie anagrafiche diverse. Ed hanno anche un altro vantaggio: quello di potersi scegliere, come gli pare, la residenza coniugale senza cooptare nel nucleo familiare comune entrambe le due famiglie anagrafiche di appartenenza.

Le faccio un esempio. Supponiamo che un marito abbia residenza con fratello e genitori. Mentre la moglie vive altrove con due figli (che uno sia a carico fiscale della moglie e l’altro del marito è ininfluente).

Se i due coniugi scelgono come residenza coniugale quella della moglie, il nucleo familiare ISEE sarà formato da marito, moglie e due figli.

Se invece si propende per individuare la residenza coniugale del nucleo in quella del marito, il nucleo familiare ISEE avrà come componenti marito, moglie, i due figli, fratello del marito e genitori del marito.

Il resto viene da sé, dal memento che nella DSU ISEE vanno denunciati redditi e patrimoni di tutti i componenti il nucleo familiare.

La scelta della residenza coniugale non si effettua in anagrafe (anche se potrebbe essere “annotata” dall’ufficiale di anagrafe). Viene definita con la dichiarazione ISEE. L’importante è che non esistano, nello stesso periodo di validità, due dichiarazioni incongruenti e contraddittorie.

Per capirci, l’incongruenza potrebbe verificarsi se, in riferimento al precedente esempio, il marito dichiarasse un nucleo familiare costituito da egli stesso, moglie e due figli, e contemporaneamente il fratello lo includesse nel proprio nucleo familiare insieme ai genitori.

STOPPISH

11 Gennaio 2012 · Ornella De Bellis

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