Pignoramento dello stipendio del dipendente debitore coinvolto nella cessione di un ramo d'azienda
Da ottobre 2020 la mia ex cooperativa ha fatto una cessione del ramo d'azienda biennale e quindi fino al settembre del 2022 siamo stati messi sotto contratto con un'altra azienda da cui adesso ricevo la retribuzione. Ora ho ricevuto un atto di pignoramento verso terzi in cui viene menzionata la vecchia società, che tra l'altro ha chiesto il concordato ed è sull'orlo del fallimento. ora mi chiedo: è valido questo atto? Io ormai ricevo la retribuzione dalla nuova azienda. ...
Cessione di ramo di azienda e cessione del contratto di affitto
Un conduttore di un immobile commerciale dopo pochi mesi dalla conclusione del contratto di locazione ha ceduto il ramo di azienda al altra società che ora lavora all'interno del locato affittato, facendosi pagare un canone doppio rispetto a quello che chiedevamo noi locatori: Per di più non ha mai comunicato tale cessione a noi locatori. Può fare tutto questo? ...
Cessione d'azienda e di ramo d'azienda - Dei debiti risponde l'acquirente o l'alienante?
La regola generale prevede che nel trasferimento dell'azienda i creditori aziendali possono contare sulla responsabilità sia dell'alienante che dell'acquirente, entrambi obbligati in solido. La previsione della solidarietà dell'acquirente dell'azienda nella obbligazione relativa al pagamento dei debiti dell'azienda ceduta è posta a tutela dei creditori, e non dell'alienante: sicché, essa non determina alcun trasferimento della posizione debitoria sostanziale, nel senso che il debitore effettivo rimane pur sempre colui cui è imputabile il fatto costitutivo del debito, e cioè il cedente, nei cui confronti può rivalersi in via di regresso l'acquirente che abbia pagato, quale coobbligato in solido, un debito pregresso dell'azienda. Per la liberazione del debitore alienante è necessario uno specifico consenso dei creditori che riguardi il trasferimento dei singoli debiti e non il generico consenso al trasferimento dell'azienda. In pratica, la giurisprudenza e la prevalente dottrina riconoscono che la responsabilità patrimoniale dell'acquirente non può essere derogata da un accordo tra ...