Una persona muore e lascia come legato la casa in cui viveva ad una nipote: un altro nipote chiamato all’eredità che ha la residenza in quella casa dove il de cuius viveva è considerato nel possesso dei beni anche se la casa del de cuius è stata data come legato?
Si tratta di una disposizione tassativa del codice civile (articolo 485): il chiamato all’eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l’inventario entro tre mesi dal giorno dell’apertura della successione, ma solo quando egli intenda evitare di essere dichiarato erede puro e semplice.
E’ vero anche che il chiamato all’eredità sarebbe obbligato a redarre l’inventario solo quando sia a conoscenza dell’appartenenza del bene all’eredità e della devoluzione ereditaria in suo favore: ma per mantenere uno spiraglio di rinuncia all’eredità, è sempre meglio non correre rischi.
Ricordiamo che, in base all’articolo 456 del codice civile, la successione si apre al momento della morte: potrà anche essere formalizzata successivamente, ma solo la determinazione del momento esatto in cui avviene la morte del de cuius consente di individuare i soggetti chiamati a succedere.
19 Maggio 2019 · Simone di Saintjust
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