Per motivi economici nel 2013 ho smesso di pagare una carta revolving con fido di 5000 euro e rimborso rateale di 250 euro mensili e dopo varie sollecitazioni da parte della finanziaria, mi è arrivata una raccomandata di una società di recupero crediti che dice che hanno comprato il debito e che devo pagare entro 20 giorni la somma di 7000 euro, altrimenti daranno il via alle iniziative volte al recupero; ma che nel frattempo sono disponibili ad un contatto per venire incontro alle mie difficoltà. Per varie modalità di pagamento, a questo punto ho richiesto alla società di recupero crediti con raccomandata di mandarmi: lettera di cessione del credito, contratto originario di finanziamento, (che non ho mai avuto) estratto conto cronologico; dichiarando fin d'ora la mia piena disponibilità ad onorare tutte le eventuali obbligazioni assunte, tutto a mie spese. Non ho mai ricevuto nulla. Dopo alcuni mesi mi arriva ...
Recupero crediti Italian Credit altre opzioni
Sono un ragazzo di 22 anni che ha commesso un ingenuità : con la carta di credito unicredit mi sono trovato un addebito di 850 euro improvvisi a fine vacanze di natale; il motivo è che nei mesi precedenti non avevo tenuto il conto delle spese e morale della favola l'addebito è stato effettuato in un unico colpo. Io ho restituito una parte della cifra ogni mese ma non comparendomene altre ero tranquillo. Bene, io non lavoro, ho la possibilità di versare al massimo 120 al mese che, sinceramente data la cifra in questione mi sembrava un rientro ragionevole. Il plafond della mia carta risulta ripristinato e attivo (anche se ovviamente non la userò fino a debito estinto). Oggi ricevo un messaggio dalla Italian Credit che mi chiede di richiamarli e, nel tentativo di allungare i tempi li richiamo.. La signorina subito mi chiede quanto ho in mente di mettere per ...
In tema di recupero dei crediti di lavoro per differenze retributive, è legittimo il pignoramento attivato dal lavoratore per ottenere l'importo delle ritenute già versate all'erario prima della notifica dell'atto. Per giurisprudenza consolidata, infatti, l'accertamento e la liquidazione del credito spettante al lavoratore per differenze retributive devono essere effettuati al lordo sia delle ritenute fiscali, sia di quella parte delle ritenute previdenziali gravanti sui lavoratore. In particolare, al datore di lavoro è consentito procedere alle ritenute previdenziali a carico del lavoratore solo nel caso di tempestivo pagamento del relativo contributo. Per quanto concerne, invece, le ritenute fiscali, esse non possono essere detratte dal debito per differenze retributive, giacché la determinazione di esse attiene non al rapporto civilistico tra datore e lavoratore, ma a quello tributario tra contribuente ed erario, e dovranno essere pagate dal lavoratore soltanto dopo che questi abbia effettivamente percepito il pagamento delle differenze retributive dovutegli. Questo l'orientamento ...