Beneficio di inventario debiti del defunto e tutele per l’erede che accetta con beneficio di inventario – Ulteriori considerazioni
Come abbiamo avuto modo di vedere, accettare l'eredità con beneficio d'inventario, determina la separazione del proprio patrimonio da quello del defunto
In merito al quesito prima esposto, vorrei precisare che i pagamenti da parte dell’erede con beneficio di inventario sono stati fatti in modo individuale. Chi prima si è presentato, prima ha riscosso. (Non si è opposto nessuno a questo metodo di pagamento)
Quindi il primo creditore che si è presentato è stato l’INPS, che è stato pagato solo 4 rate (una piccola parte del debito totale).
Poi si è presentato l’ex dipendente, dove mia madre sta aspettando la risposta del giudice per poterlo pagare.
Da quello che ho capito dalla sua risposta, mi corregga se sbaglio, una volta pagato il dipendente e quindi finendo l’attivo ereditario, devo fare un’altra istanza al giudice per dirgli che l’attivo ereditario è finito?
Allegando tutti i pagamenti e il saldo finale del conto?
Come abbiamo avuto modo di vedere, accettare l’eredità con beneficio d’inventario, determina la separazione del proprio patrimonio da quello del defunto. In questo modo, in caso di azione esecutiva avviata da uno degli eventuali creditori del defunto, gli eredi che hanno accettato con beneficio di inventario, non rischiano i propri beni, ma solo quelli che hanno ricevuto in successione.
Purtroppo, secondo quanto deciso dai giudici della Corte di cassazione con la sentenza 23961/2019, gli eredi con beneficio di inventario che intendano far valere l’esaurimento dei fondi ricavati dall’alienazione dei beni inventariati, devono, a fronte della pretesa ricevuta di soddisfazione del credito verso il de cuius, procedere con richiesta di accertamento giudiziale, producendo il conto cronologico dei pagamenti effettuati e delle liquidazioni realizzate con i beni inventariati.
[ ... visualizza i correlati » ]
7 Febbraio 2024 · Giorgio Martini